chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Fosse Sant'Anna d'Alfaedo Verona chiesa parrocchiale Sant'Antonio di Padova Parrocchia di Sant'Antonio di Padova Pianta; Facciata; Preesistenze; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile presbiterio - intervento strutturale (1960-1964) Ante 1512 - Post 1512(origini e costruzione intero bene); 1661 - post 1661(costruzione e ampliamento intero bene); 1908 - 1908(costruzione volta a botte); 1931/02/26 - 1931/02/26(erezione in Parrocchia carattere generale); 1960 - 1964(costruzione intero bene); 1964/06/13 - 1964/06/13(consacrazione carattere generale); 1995 - 1995(controsoffittatura navata)
Chiesa di Sant'Antonio di Padova
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Sant'Antonio di Padova <Fosse, Sant'Anna d'Alfaedo>
Ambito culturale (ruolo)
neogotico (origini e costruzione)
rinascimentale (costruzione e ampliamento)
architettura contemporanea (volta a botte, costruzione)
Ante 1512 - Post 1512 (origini e costruzione intero bene)
Una prima cappella doveva esistere in contrada Boschetti, nelle vicinanze di Fosse, già nel Cinquecento. Ciò è ipotizzabile sulla base del ritrovamento di un'iscrizione (Bastianus) in caratteri cinquecenteschi e di una data, 1512, incise rispettivamente sulla porta minore e su una pietra angolare della chiesa seicentesca. Si trattava di un edificio di culto forse dedicato a S. Sebastiano, tanto modesto da non richiamare l'attenzione delle visite pastorali che pure furono frequenti nel corso del Cinquecento.
1661 - post 1661 (costruzione e ampliamento intero bene)
Nel 1661 gli abitanti della contrada Boschetti edificarono una nuova chiesa o ampliarono notevolmente l'edificio preesistente (orientamento est-ovest); di dimensioni modeste, era a navata unica con unico altare e tetto a capriate. Da questo momento comincia a ricoprire il ruolo di chiesa sussidiaria della Parrocchia di S. Anna d'Alfaedo.
1908 (costruzione volta a botte)
Nel 1908 venne costruita ed affrescata la volta a botte a copertura della navata.
1931/02/26 (erezione in Parrocchia carattere generale)
In data 26 febbraio 1931 la cappella di S. Antonio di Padova viene smembrata da S. Anna d'Alfaedo ed eretta in Parrocchia autonoma intitolata a S. Antonio di Padova.
1960 - 1964 (costruzione intero bene)
La chiesa attuale fu costruita tra il 1960 ed il 1964, leggermente più avanzata rispetto a quella seicentesca e con orientamento nord-sud. Ne risultò un edificio a navata unica con due cappelle laterali situate in prossimità del presbiterio, dedicate alla Madonna Addolorata e a S. Antonio di Padova.
1964/06/13 (consacrazione carattere generale)
In data 13 giugno 1964 il vescovo di Verona mons. Giuseppe Carraro (1958-1978) benedì solennemente il nuovo tempio.
1995 (controsoffittatura navata)
Nel 1995 venne realizzata la controsoffittatura a copertura dell'aula.
Descrizione
Pare che una chiesetta in contrada Boschetti, nel territorio della parrocchiale di S. Anna d'Alfaedo, esistesse già nel Cinquecento. Nella seconda metà del Seicento (1661) la chiesa primitiva venne ampliata e dedicata a S. Antonio di Padova. Eretta in Parrocchia nel 1931, intitolata a S. Antonio di Padova, venne completamente riedificata tra il 1960 ed il 1964, e fu solennemente consacrata il 13 giugno dello stesso anno dal vescovo Giuseppe Carraro.
Esternamente si presenta con facciata a capanna realizzata in pietra della Lessinia. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare rialzato di quattro gradini; lungo i fianchi della navata si aprono due cappelle laterali in cui trovano sede l’altare della Madonna Addolorata, a sinistra, e l’altare di S. Antonio di Padova sul lato opposto. I prospetti interni, intonacati e tinteggiati, presentano semplici decorazioni geometriche a tempera ed una zoccolatura inferiore in lastre di breccia rosata; una teoria di monofore si apre nella porzione sommitale delle pareti dell'aula; il presbiterio, inquadrato da un ampio arco trionfale, è illuminato da coppie di monofore. L'aula è coperta da una controsoffittatura lignea a profilo mistilineo sorretta da un sistema di incavallature; il presbiterio è sovrastato da una volta a botte a sesto ribassato. Copertura a due falde in latero-cemento e manto in lastre di pietra della Lessinia. La pavimentazione dell’aula è realizzata con piastrelle di marmo chiaro di Botticino; il presbiterio, pavimentato con lastre di marmo Trani, presenta tre campiture rettangolari in marmi policromi bordate con un listello in marmo verde Alpi.
Pianta
Impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, preceduta da un atrio coperto esterno compreso nel perimetro dell’edificio, di ampiezza ridotta rispetto alla navata, ed a cui si affiancano a destra un vestibolo di ingresso e, sul lato opposto, un ambiente che ospitava originariamente il battistero. Il presbiterio, a pianta quadrangolare e di ampiezza ridotta, è rialzato di quattro gradini. Lungo i fianchi della navata si aprono due cappelle laterali emergenti, ospitanti rispettivamente l’altare dedicato alla Madonna Addolorata, a sinistra, e l’altare di S. Antonio di Padova sul lato opposto. Gli ingressi minori si aprono lungo entrambi i lati della navata. Sul lato destro del presbiterio avviene il collegamento con l’ambiente della sacrestia, contenuta in un volume edilizio addossato al fianco orientale della chiesa, e da cui è possibile raggiungere gli ambienti che completano il complesso parrocchiale.
Facciata
Facciata a capanna, rivolta a meridione, scandita in due registri. Quello inferiore, edificato in pietra della lessinia bocciardata, presenta un nartece centrale a tre fornici a tutto sesto, tramite il quale si giunge al portale d'ingresso, rettangolare. Il registro superiore è contraddistinto da una differente tessitura muraria con blocchetti di pietra della Lessinia di dimensioni minori. In esso si apre una teoria di sei strette finestrelle a tutto sesto. Sul vertice dello spiovente campeggia una croce marmorea.
Preesistenze
L’attuale chiesa è stata eretta, a partire dalla zona absidale, in continguità ad un preesistente luogo di culto. L’Oratorio cinquecentesco, i cui caratteri originali sono ancora oggi in buona parte leggibili nonostante gli interventi di ampliamento che nel tempo ne hanno alterato la configurazione spaziale-volumetrica, presentava una pianta ad aula rettangolare con sviluppo longitudinale ortogonale all’asse maggiore della chiesa novecentesca. Si conserva, oltre al portale d'ingresso con contorni in pietra sul fronte occidentale, il campaniletto cuspidato ed il portale in pietra dell’ingresso laterale che si apriva sul fianco meridionale, ora in comunicazione con un ambiente di servizio adiacente alla sacrestia.
Strutture di elevazione
Le strutture portanti di elevazione sono realizzate in conci squadrati di pietra della Lessinia, a partire da una fondazione continua in cemento armato che si eleva oltre il piano di campagna per una altezza massima di circa 80 cm, al fine di regolarizzare il dislivello del suolo. Probabile presenza di elementi strutturali in cemento armato (pilastri).
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’ampia navata interna è coperta da una controsoffittatura in tavolato ligneo sostenuta da dieci incavallature. Tale struttura presenta una doppia configurazione geometrica: la prima, corrispondente alla zona dell’aula che precede le cappelle laterali, è caratterizzata da un profilo a doppio spiovente centrale e due tratti orizzontali laterali che si raccordano alle murature perimetrali, il tutto sostenuto da sei capriate, poggianti lateralmente su mensole in pietra; la porzione della struttura prossima al presbiterio è caratterizzata da un tratto centrale piano e due ali laterali inclinate, sostenuta da una struttura lignea che ne segue il profilo. Il presbiterio è sovrastato da una struttura volata a botte a sesto ribassato; anche gli ambienti delle cappelle laterali sono coperti da semplici volte a botte.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da travetti in cemento e sovrapposti tavelloni in laterizio; manto di copertura in lastre di pietra calcarea della Lessinia.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata con piastrelle rettangolari di marmo chiaro di Botticino; il piano rialzato delle cappelle laterali è pavimentato con piastrelle di breccia rosata. Il presbiterio, pavimentato con piastrelle di marmo Trani, presenta tre campiture rettangolari in marmi policromi bordate con un listello in marmo verde alpi: la prima in posizione centrale, in corrispondenza dell’altare, la altre due ai lati della sede del celebrante.
Prospetti interni
L’impianto spaziale interno si presenta ampio e luminoso, caratterizzato da una composizione architettonica semplice e lineare. I prospetti longitudinali dell’aula sono interessati dall’arcone a tutto sesto che introduce le semi-cappelle laterali; una teoria di monofore si apre nella porzione sommitale delle pareti. Il presbiterio, inquadrato da un ampio arco trionfale, è illuminato da coppie di monofore presenti su entrambi i lati. La parete di controfacciata si articola nel registro inferiore con il volume che ospita il nartece esterno. In generale i prospetti interni presentano un trattamento cromatico uniforme, con semplici decorazioni a motivi geometrici che sottolineano il profilo delle finestrature, l’intradosso delle archeggiature e le superfici voltate del presbiterio e delle semi-cappelle laterali; le pareti sono interessate da una zoccolatura in lastre di breccia rosata.
Prospetti esterni
I prospetti esterni dell’edificio si presentano intonacati e tinteggiati, caratterizzati lungo i fianchi longitudinali dalle emergenze dei volumi che ospitano le cappelle laterali e da una teoria di monofore con semplici profili in pietra; la zoccolatura inferiore è rivestita con lastre di pietra della Lessinia, mentre una sottile cornice lapidea sottogronda conclude le pareti.
Campanile
Il campanile utilizzato dalla chiesa parrocchiale di Fosse appartiene all'antico edificio di culto seicentesco. Esso risulta infatti distaccato di qualche metro dal corpo di fabbrica della chiesa. Molto esile, presenta pianta a base quadrata, fusto lineare interamente intonacato, e cella campanaria realizzata in mattoni di laterizio con quattro aperture a tutto sesto. Copertura piramidale culminante con due sfere sovrapposte sulle quali si innesta una sottile croce in ferro.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1960-1964)
Edificio post-conciliare realizzato secondo le prescrizioni dell'adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II.