chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico San Martino Buon Albergo Verona chiesa parrocchiale S. Martino Vescovo Parrocchia di San Martino Vescovo Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile presbiterio - intervento strutturale (1971); altare - intervento strutturale (1971); sede - aggiunta arredo (1971); ambone - aggiunta arredo (1975-1980); fonte battesimale - aggiunta arredo (1975-1980); cappella feriale - intervento strutturale (1990) 1146 ante - 1146(origine e costruzione intero bene); XV sec. - XV sec.(erezione campanile); 1526 ante - 1526(erezione in Parrocchia carattere generale); 1740 - 1744(costruzione intero bene); 1747 - 1747(consacrazione carattere generale); 1890 - 1891(costruzione oratorio); 1945 - 1954(ampliamento intero bene); 2014 - 2015(consolidamento statico e restauro copertura e facciate)
Chiesa di San Martino Vescovo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Martino Vescovo <San Martino Buon Albergo>
Altre denominazioni
S. Martino Vescovo
Autore (ruolo)
Furlan, Stefano (copertura e facciate, consolidamento e restauro )
Ambito culturale (ruolo)
architettura altomedievale (origini e costruzione)
architettura romanica (campanile, erezione )
architettura neoclassica (costruzione )
architettura neoclassica (oratorio, costruzione )
architettura contemporanea (ampliamento )
architettura contemporanea (copertura e facciate, consolidamento e restauro )
Notizie Storiche
1146 ante - 1146 (origine e costruzione intero bene)
La prima attestazione diretta inerente la chiesa di S. Martino Vescovo risale al 1146, anno in cui venne assoggettata all’abazia benedettina di S. Zeno Maggiore. L’edificio, che alla data della cessione era già esistente, venne probabilmente costruito in epoca carolingia (IX-X sec.) dai dominatori Franchi, particolarmente devoti a S. Martino.
XV sec. (erezione campanile)
La torre campanaria dell’edificio originario venne soprelevata e rinnovata nelle forme attuali nel corso del XV sec.
1526 ante - 1526 (erezione in Parrocchia carattere generale)
Al momento della visita pastorale del vescovo Gian Matteo Giberti (1524-1543) la chiesa di S. Martino Vescovo era già stata eretta in Parrocchia.
1740 - 1744 (costruzione intero bene)
L’antico edificio, insufficiente alle esigenze della comunità, venne demolito e ricostruito ex novo in forme neoclassiche tra il 1740 ed il 1744.
1747 (consacrazione carattere generale)
Il nuovo edificio venne consacrato nel 1747 dal vescovo di Verona Giovanni Bragadino (1733-1758).
1890 - 1891 (costruzione oratorio)
L’oratorio adiacente alla chiesa parrocchiale, dedicato alla Vergine ed ai Santi Antonio e Luigi, venne edificato tra il 1890 ed il 1891.
1945 - 1954 (ampliamento intero bene)
Tra il 1945 ed il 1954 l’edificio venne ampliato con la costruzione del transetto absidato che andò a modificare la pianta dell’edificio, che in seguito all’intervento divenne a croce latina. Al fine di permettere tale intervento venne demolita la vecchia sagrestia (la nuova sacrestia andò ad inglobare parte della struttura del campanile) e ridotta la casa canonica.
2014 - 2015 (consolidamento statico e restauro copertura e facciate)
Del biennio 2014-2015 è l’intervento di restauro e consolidamento statico della copertura e dei paramenti murari del complesso parrocchiale. Progetto a cura dell’arch. Stefano Furlan.
Descrizione
La prima attestazione diretta inerente la chiesa di S. Martino Vescovo risale al 1146, anno in cui venne assoggettata all’abazia benedettina di S. Zeno Maggiore. L’edificio, che alla data della cessione era già esistente, venne probabilmente fondato in epoca carolingia (IX-X sec.) dai dominatori Franchi, particolarmente devoti a S. Martino. Comunque sia, la soggezione al cenobio benedettino venne confermata dall’imperatore Federico Barbarossa nel 1163 e da Papa Lucio III nel 1183. Tra il 1740 ed il 1744 la chiesa originaria venne demolita e riedificata in forme neoclassiche. Tra il 1945 ed il 1954 venne ampliata con la costruzione del transetto absidato.
L’edificio si presenta con facciata neoclassica rivolta ad occidente. Torre campanaria addossata alla parete orientale del transetto meridionale, parzialmente inglobata nel volume della sagrestia. Impianto planimetrico a croce latina, con unica navata rettangolare, transetto con bracci absidati, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini concluso con abside semicircolare. Lo spazio interno dell’aula è coperto da una volta a botte con unghie laterali ritmata da costolature lisce trasversali; il presbiterio ed i bracci del transetto sono chiusi da semplici volte a botte; il catino absidale è decorato con un dipinto raffigurante il “Buon Pastore” eseguito dal pittore Giuseppe Resi nel 1963. La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte di marmo rosso Verona e pietra bianca; in marmi policromi il piano del presbiterio. Le pareti interne sono ritmate da lesene e coronate da una trabeazione modanata. Copertura a due falde con struttura portante composta da capriate lignee e metalliche; manto in coppi di laterizio.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico a croce latina, definita da un’unica navata rettangolare a marcato sviluppo longitudinale, transetto con bracci di ridotta profondità terminanti con abside semicircolare, presbiterio a pianta quadrangolare rialzato di tre gradini concluso con un’abside semicircolare. Lungo i fianchi longitudinali dell’aula si dispongono sei altari laterali, tre su ciascun lato e fra loro prospicienti, alloggiati all’interno di modesti sfondamenti delle pareti d’ambito: gli altari di S. Antonio da Padova, S. Carlo Borromeo e dell’Addolorata, sul lato meridionale, gli altari del S. Cuore, del Transito di S. Giuseppe e della Madonna, sul lato opposto. Sul fianco settentrionale del presbiterio si colloca la cappella feriale, sul lato opposto la sacrestia e la torre campanaria. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata verso un ampio sagrato antistante; sono presenti due entrate laterali in corrispondenza del bracci del transetto. Sul lato settentrionale dell’aula insiste l’Oratorio, il cui fronte principale si pone in allineamento rispetto la facciata della chiesa parrocchiale. Sul fianco meridionale della chiesa si sviluppa parte del complesso edilizio dell’adiacente casa canonica.
Facciata
Facciata a capanna, rivolta ad occidente, scandita orizzontalmente in due registri da una cornice marcapiano aggettante e verticalmente in tre registri da quattro paraste con capitelli ionici. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare, sormontato da un timpano semicircolare spezzato. Poco sopra, all’interno di una nicchia, è inserita una statuetta raffigurante il Santo patrono. Oltre la cornice marcapiano, al centro del prospetto è aperta una finestra di forma rettangolare sormontata da un medaglione recante la data di costruzione della chiesa. Conclude verticalmente il prospetto il timpano, al centro del quale è inserito un orologio di forma circolare. Sul vertice sommitale, infissa in un supporto litico, campeggia una croce in ferro, mentre sui vertici laterali sono collocate due urne acroteriali.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di tipo misto costituita da conci di tufo, pietra calcarea e mattoni pieni di laterizio legati con malta di calce. Sono presenti tiranti metallici trasversali per il collegamento delle strutture murarie disposti lungo la sommità delle pareti longitudinali della navata. I paramenti murari esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata è coperta da una volta a botte a sezione semiellittica, scandita da costolonature lisce trasversali e con unghie laterali in corrispondenza delle campante di interasse maggiore; la crociera del transetto è sovrastata da un’ampia volta a crociera; il presbiterio ed i bracci del transetto sono coperti da una semplice volta a botte; le absidiole del transetto e l’abside del presbiterio sono chiuse da una semicalotta sferica: l’abside maggiore è interamente decorata con un dipinto a tempera raffigurante il “Buon Pastore” eseguito dal pittore Giuseppe Resi nel 1963. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature lignee portanti, semplicemente intonacato e tinteggiato verso l’intradosso.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da sei capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale e saette di controventatura, sostituite con quattro capriate reticolari metalliche nel settore corrispondente alla crociera del transetto; orditura secondaria composta da arcarecci e correntini con sovrapposto assito ligneo; manto in coppi di laterizio. Copertura a due falde in corrispondenza del presbiterio, a padiglione a chiusura dell’abside e dei bracci del transetto, con travature lignee portanti, orditura secondaria di tipo tradizionale e manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata e del transetto è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo biancone posate a corsi obliqui; nella pavimentazione sono inserite antiche lastre tombali in pietra bianca e rosso Verona. Il presbiterio, rialzato con tre gradini in marmo rosso Verona, è pavimentato con quadrotte di nembro rosato inserite in un reticolo diagonale realizzato con listelli di marmo grigio-verde e tozzetti quadrati di marmo bianco nei punti di intersezione. Il vano absidale presenta una pavimentazione in lastre di nembro rosato.
Prospetti interni
L’ambiente interno della chiesa è caratterizzato da un ampio ed arioso impianto spaziale, con una dilatazione trasversale in corrispondenza del transetto, diffusamente illuminato dalle finestrature che si aprono nel registro superiore della navata e sui fianchi delle strutture absidate. L’insieme è regolato ed unificato armoniosamente dal registro compositivo dell’ordine, che scandisce e ritma con lesene i prospetti interni, coronati dall’alta trabeazione modanata che raccorda l’intera composizione. I vani che ospitano gli altari laterali sono introdotti da archeggiatture a tutto sesto inquadrate dall’ordine. Le pareti sono intonacate e tinteggiate, percorse da una zoccolatura inferiore in lastre di marmo rosso Verona; le modanature in aggetto sono sottolineate con una differente cromia.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati, presentano uno sviluppo sobrio e lineare, sono coronati da una semplice cornice sottogronda modanata a guscia, e sono caratterizzati lungo i fianchi longitudinali della navata dagli ampi volumi emergenti dei bracci absidati del transetto; nel settore superiore si aprono le ampie finestrature rettangolari con contorni in tufo modanato che illuminano lo spazio interno.
Campanile
Torre campanaria adiacente alla parete orientale del transetto meridionale, parzialmente inglobata nel volume della sagrestia. Di essa emerge una porzione del fusto, privo di elementi architettonici di rilievo ed in continuità con la cella campanaria caratterizzata da un'apertura a bifora per ciascun lato; le stampelle delle bifore provengono probabilmente dalla torre campanaria coeva alla chiesa originaria. Copertura a cuspide in laterizio.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1971)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustrate in marmo e l’introduzione di un nuovo altare rivolto verso l’assemblea. Si conserva l'altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - intervento strutturale (1971)
Nuovo altare fisso in marmo bianco e breccia rosata rivolto verso l’assemblea.
sede - aggiunta arredo (1971)
Sedili mobili in legno intagliato con imbottitura, collocati ai piedi dell’altare maggiore pre-conciliare e rialzati su una pedana lignea.
ambone - aggiunta arredo (1975-1980)
Nuovo ambone in legno intagliato collocato in posizione avanzata e laterale (lato settentrionale) sul piano del presbiterio.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1975-1980)
Fonte battesimale in marmo rosso Verona posizionato sul lato sinistro (lato meridionale) dei gradini che introducono al presbiterio, collocato in origine nella nicchia presente sul fianco meridionale dell’aula in prossimità dell’ingresso principale.
cappella feriale - intervento strutturale (1990)
Recupero della cappellina sul lato settentrionale del presbiterio adibita a cappella feriale.