La prima chiesa di Raldon venne probabilmente edificata nel corso del XV sec. La dedicazione a S. Maria Maddalena pare essere connessa con il monastero cittadino di S. Maria Maddalena, che sin dal 1249 a Raldon era in possesso di ben seicento campi. Tale cappella ricadeva nel territorio della vicina pieve di Zevio.
1572 - 1573 (costruzione intero bene)
Tra il 1572 ed il 1573 venne edificata una nuova chiesa, più capiente, dotata di torre campanaria, cimitero e fonte battesimale.
1574/04/03 (erezione in Parrocchia carattere generale)
La chiesa di Raldon venne eretta in Parrocchia autonoma il 3 aprile 1574.
1654 (visita vescovo Pisani I carattere generale)
Dalla prima visita pastorale del vescovo Pisani I (1653-1668), a Raldon nel 1654, si evince che gli altari, oltre al maggiore, sono tre: uno dedicato alla Beata Vergine Maria, uno al S. Rosario ed uno a S. Antonio da Padova.
1830 (visita vescovo Grasser carattere generale)
Quando il vescovo Grasser (1828-1839) giunse in visita pastorale a Raldon, l’allora parroco relazionò sui confini della Parrocchia, che nel suo territorio contava tre oratori: quello del SS. Sacramento, a lato della chiesa, ed altri due distanti qualche miglio, uno di proprietà del signor Campagnola e uno del signor Cavazzocca.
1883 (restauro copertura)
Nel 1883 viene restaurata la copertura della chiesa. Come si evince da un documento conservato presso l’archivio parrocchiale di Raldon, alla spesa contribuì anche il Comune.
1886 (costruzione oratorio nuovo)
Nel 1886, sfruttando parte del cimitero adiacente alla chiesa, venne edificato il nuovo oratorio.
1886 - 1895 (ampliamento intero bene)
Tra il 1886 ed il 1895 la chiesa di Raldon fu ampliata. L’oratorio di S. Francesco venne inglobato nella chiesa divenendo una navata laterale. Venne poi aggiunta nel lato opposto un’altra navata, trasformando l'impianto della chiesa da aula unica a tre navate. In tale occasione venne anche realizzata la nuova facciata.
1960 - 1962 (costruzione intero bene)
Tra il 1960 ed il 1962 venne demolita la vecchia chiesa ed edificata l’attuale parrocchiale su progetto dell'arch. Guido Troiani, mantenendo la torre campanaria appartenente al vecchio edificio.
1962/04/14 (consacrazione carattere generale)
La consacrazione del nuovo edificio di culto avvenne il giorno 14 aprile 1962, ad opera del vescovo di Verona Giuseppe Carraro (1958-1978).
Descrizione
Una prima cappella venne edificata a Raldon nel corso del XV sec. Tra il 1572 ed il 1573 venne costruito un nuovo edificio, più capiente e dotato di campanile e cimitero. Eretta in Parrocchia nel 1574. La chiesa attuale venne edificata su quella cinquecentesca tra il 1960 ed il 1962 su progetto dell'arch. Guido Troiani.
L’edificio si presenta con facciata contemporanea rivolta ad ovest. L’interno è ad ampia aula unica rettangolare; lungo i fianchi si aprono sei semi-cappelle emergenti a pianta poligonale; presbiterio a pianta quadrata con deambulatorio perimetrale da cui risulta separato dai pilastri della struttura portante. L’aula è coperta dalla struttura della sovrastante copertura in latero-cemento a due falde, mentre l’ambiente del presbiterio è coperto da una controsoffittatura a vele. Pavimentazione in lastre rettangolari di pietra calcarea della Lessinia.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare ad asse maggiore longitudinale, presbiterio quadrangolare rialzato di tre gradini con abside poligonale a tre lati, con deambulatorio perimetrale da cui risulta separato dai pilastri della struttura portante. Lungo i fianchi longitudinali della navata si aprono sei semi-cappelle emergenti a pianta poligonale a cinque lati, tre su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui trovano sede, sul lato settentrionale, gli altari del Crocifisso, della Vergine di Lourdes e di S. Maria Maddalena, sul lato opposto gli altari del S. Cuore, di S. Giuseppe, ed il coro (già altare di S. Luigi Gonzaga). In corrispondenza delle angolate della parete di facciata si innestano due volumi emergenti a pianta quadrangolare, di cui quello sul lato settentrionale ospita il fonte battesimale, mentre in quello opposto sono contenute le scale che conducono al soppalco della cantoria. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata, verso l’ampio sagrato antistante lastricato e rialzato rispetto il livello del piano stradale; su entrambi i fianchi laterali dell’aula è presente un ingresso secondario. Ai lati del presbiterio si collocano la cappella feriale (dedicata alla Vergine del Rosario), sul fianco settentrionale, e la sacrestia, sul lato opposto; entrambi gli ambienti sono in collegamento diretto con la navata ed il deambulatorio. Il corpo edilizio che ospita la sacrestia risulta collegato all’edificio della casa canonica che completa verso sud il complesso parrocchiale.
Facciata
Facciata contemporanea rivolta ad occidente. Ampio corpo centrale a capanna definito da una struttura a telaio in cemento armato suddivisa in due registri da un massiccio architrave in cemento. Nel registro inferiore, in posizione arretrata, si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare. Il registro superiore è caratterizzato da una grande vetrata artistica.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono costituite da un’intelaiatura portante in cemento armato, con pareti di tamponamento realizzate in laterizio, ovvero con blocchetti di cemento. I prospetti interni ed esterni sono intonacati, ad eccezione della facciata e della prima campata di entrambi i prospetti esterni della navata, caratterizzati da un paramento murario in laterizio lasciato a vista.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’ampia navata interna è coperta dalla struttura della sovrastante copertura in latero-cemento a due falde, intonacata e tinteggiata verso l’intradosso, ritmata dalle travature portanti in cemento armato lasciato a vista. L’ambiente del presbiterio è coperto da una controsoffittatura a vele.
Coperture
Copertura a due falde in latero-cemento con struttura portante costituita da un’intelaiatura in cemento armato; manto di copertura in lamiera zincata preverniciata; in corrispondenza del presbiterio la copertura presenta una conformazione a padiglione a pianta ottagonale.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è realizzata in lastre rettangolari di pietra calcarea della Lessinia, perimetrata da una bordatura in marmo grigio venato. Anche il piano rialzato del presbiterio è pavimentato in lastre di pietra calcarea, con bordatura in marmo grigio venato; il settore centrale, su cui sono collocati l’altare e la sede del celebrante, presenta una pavimentazione in marmo bianco della Croazia (marmo S. Pietro).
Prospetti interni
L’ampio spazio interno della chiesa esibisce un linguaggio architettonico essenziale e lineare, fortemente caratterizzato dalla geometria dei portali in cemento armato della struttura portante che, emergente rispetto alle pareti di tamponamento, definisce al contempo il ritmo dei prospetti longitudinali dando origine ad una accentuata accelerazione prospettica verso il presbiterio. I fianchi dell’aula si aprono a campate alterne verso le cappelle laterali. Le pareti sono intonacate e tinteggiate. La navata ed il presbiterio sono illuminati naturalmente da una teoria di finestre romboidali a varia scala con vetrate decorate che si aprono lungo le pareti; sottili fasce vetrate laterali illuminano le cappelle.
Prospetti esterni
I prospetti esterni sono ritmati lungo i fianchi longitudinali dalla struttura portante in cemento armato lasciata a vista, e modulati volumetricamente dalle emergenze delle cappelle laterali; le pareti di tamponamento sono intonacate, ad eccezione della campata prossima alla parete di facciata, con paramento in laterizio a vista.
Campanile
La torre campanaria presenta una pianta quadrata, con basamento tronco-piramidale; fusto massiccio, privo di elementi architettonici di rilievo; cella campanaria ad edicola caratterizzata da quattro aperture a tutto sesto, protette da balaustre; sulla sommità della stessa sono posti quattro pinnacoletti; copertura a bulbo in rame, sul cui vertice campeggia una croce di ferro.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1965)
L’adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l’introduzione di un altare provvisorio in legno rivolto verso l’assemblea.
presbiterio - intervento strutturale (2004-2006)
Ridefinizione complessiva della nuova area presbiteriale, progettata dall’arch. Giancarlo Manni (Verona), con la realizzazione di un nuovo altare in marmo bianco rivolto verso l’assemblea, ambone in pietra in posizione avanzata e laterale (lato destro del presbiterio), tabernacolo inserito in una colonna marmorea scolpita collocata sul lato sinistro del presbiterio, sede del celebrante in pietra su basamento rialzato retrostante l’altare; alle spalle di questa, a racchiudere lo sguardo del presbiterio come una pala d’altare, è stata collocata una scultura in bronzo raffigurante il Cristo Risorto.
altare - aggiunta arredo (2004-2006)
Nuovo altare rivolto verso l’assemblea, opera dello scultore Runggaldier Hermann Josep (Ortisei), realizzato con un blocco unico di marmo bianco della Croazia (marmo San Pietro), lavorato a scalpello e decorato con bassorilievi raffiguranti una vite. Nella parte bassa dell’altare, sul lato rivolto verso il celebrante, sono poste le reliquie di S. Giovanni Calabria, S. Gaspare Bertoni, S. Daniele Comboni e dei Santi martiri veronesi Fermo e Rustico.
sede - aggiunta arredo (2004-2006)
Collocata in posizione retrostante l’altare, la nuova sede del celebrante è realizzata in marmo bianco della Croazia con inserti in legno di rovere per le sedute e lo schienale, opera dello scultore Runggaldier Hermann Josep (Ortisei).
ambone - aggiunta arredo (2004-2006)
Il nuovo ambone, realizzato anch’esso con un blocco di marmo bianco della Croazia, lavorato a scalpello e decorato con un bassorilievo che riprende il tema della vite, è collocato in posizione laterale (lato destro), inserito tra i gradini che introducono al presbiterio. L’ambone è opera dello scultore Runggaldier Hermann Josep (Ortisei).
fonte battesimale - aggiunta arredo (2004-2006)
La sistemazione del nuovo presbiterio ha comportato lo spostamento del fonte battesimale nella cappella che si colloca a sinistra dell’ingresso, progettata sin dall’origine come battistero.
Nuovo tabernacolo a colonna in marmo bianco della Croazia scolpito e decorato con un bassorilievo che rappresenta un albero stilizzato che apre i suoi rami; la celletta in bronzo della custodia eucaristica si inserisce nella porzione sommitale; alla base è posta una grossa pietra ovale. Il tabernacolo è collocato in posizione avanzata e fortemente decentrata sul piano del presbiterio. Anche il nuovo tabernacolo è stato realizzato dallo scultore Runggaldier Hermann Josep (Ortisei).
coro e organo - aggiunta arredo (2004-2006)
Nuovo coro collocato nella cappella che lungo il fianco meridionale della navata precede il presbiterio (già cappella di S. Luigi Gonzaga); l’intervento ha previsto la realizzazione di una modesta gradinata in pietra semicircolare, su cui sono state collocate delle sedute in legno di rovere.