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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Puegnago sul Garda
Verona
chiesa
sussidiaria
S. Giuseppe
Parrocchia di San Michele Arcangelo
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1980); altare - aggiunta arredo (1980)
1583 ante - 1583(visite pastorali del XVI sec. carattere generale); 1696 - 1697(costruzione altare di S. Antonio da Padova); 1959 - 1959(restauro intero bene); 1966 - 1966(sostituzione pavimentazione); 1980 - 1980(restauro intero bene); 2010 - 2010(restauro intero bene)
Chiesa di San Giuseppe
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Giuseppe <Puegnago del Garda>
Altre denominazioni S. Giuseppe
Ambito culturale (ruolo)
arte barocca (altare di S. Antonio da Padova, costruzione)
architettura contemporanea (restauro)
architettura contemporanea (pavimentazione, sostituzione)
architettura contemporanea (intero bene, restauro)
architettura contemporanea (intero bene, restauro)
Notizie Storiche

1583 ante - 1583 (visite pastorali del XVI sec. carattere generale)

La prima citazione diretta della chiesa di S. Giuseppe risale al 1583, anno della visita pastorale del vescovo di Verona Agostino Valier (1565-1605). Tuttavia, in base all’analisi degli elementi architettonici si ipotizza che le sue origini siano da collocare almeno al XIV sec.

1696 - 1697 (costruzione altare di S. Antonio da Padova)

Risale al biennio 1696-1697 la costruzione dell’altare laterale di S. Antonio da Padova.

1959  (restauro intero bene)

Nel 1959 la chiesa fu restaurata internamente ed esternamente.

1966  (sostituzione pavimentazione)

Nel 1966 il pavimento in cotto fu sostituito dall’attuale pavimentazione in lastre di marmi policromi.

1980  (restauro intero bene)

Nel 1980, per iniziativa degli Alpini e con il concorso della popolazione, furono restaurati chiesa e campanile. L’evento è ricordato da un'epigrafe posta sul fianco della chiesa.

2010  (restauro intero bene)

Risale al 2010 un organico intervento di restauro dell’edificio.
Descrizione

La prima citazione diretta della chiesa di S. Giuseppe risale al 1583, anno della visita pastorale del vescovo di Verona Agostino Valier (1565-1605). Tuttavia, in base all’analisi degli elementi architettonici, si ipotizza che le sue origini siano da collocare almeno al XIV sec. Frequenti i restauri all’edificio nel corso del XX sec. Esternamente la chiesetta si presenta con semplice facciata a capanna in stile gotico. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare rialzato di due gradini; lungo la parete meridionale dell’aula si apre una cappellina con l’altare della Madonna del Carmine (già di S. Antonio di Padova). L’interno della chiesa è modulato nel suo sviluppo longitudinale da due arcate ad ogiva poggianti su semi-pilastri con capitelli modanati; il presbiterio è introdotto da un ampio arco trionfale a sesto acuto; al centro della parete di fondo del presbiterio si addossa l’altare maggiore in marmi policromi, con la pala raffigurante l’”Adorazione dei pastori con S. Simone”, opera di fine Cinquecento del pittore G. Cossali. L’aula è coperta dalla sovrapposta copertura a capanna con travature lignee ed assito a vista; il vano del presbiterio è sovrastato da una volta a crociera ribassata. Copertura a due falde con manto in coppi di laterizio. La pavimentazione dell’aula è realizzata in piastrelle rettangolari in pietra chiara di Botticino, marmo rosso Verona e marmo grigio-beige venato; il piano del presbiterio è pavimentato in lastre rettangolare di marmo di Botticino.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare rialzato di due gradini; lungo la parete meridionale dell’aula, a circa metà del suo sviluppo, si apre una cappellina emergente con l’altare della Madonna del Carmine (già di S. Antonio di Padova); un’apertura sul lato sinistro del presbiterio consente l’accesso al locale della sacrestia; la torre campanaria si eleva addossata al fianco sud dell’aula, in aderenza al volume edilizio che accoglie la sacrestia. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata; è presente un’entrata laterale sul fianco settentrionale dell’aula.
Facciata
Semplice facciata a capanna in stile gotico. Al centro si apre l’ampio portale d’ingresso sormontato da un ampio oculo oggi murato e sostituito da una moderna finestra di forma rettangolare. Lungo il sottogronda corre una cornice in cotto decorata a denti di sega.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, costituita presumibilmente da conci di pietra calcarea locale, ciottoli e mattoni pieni in cotto; due arconi trasversali in muratura controventati da catene metalliche sostengono la struttura di copertura dell’aula; è presente un tirante metallico in corrispondenza dell’arco trionfale; i paramenti murari esterni ed interni si presentano intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta dalla sovrapposta copertura a capanna con travature lignee ed assito a vista. Il vano del presbiterio è sovrastato da una volta a crociera ribassata, con struttura in pietra, intonacata e tinteggiata verso l’intradosso.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante composta da travature lignee longitudinali sostenute, in corrispondenza dell’aula, da due arconi trasversali in muratura; orditura secondaria composta da travetti in pendenza con sovrapposto assito ligneo; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in piastrelle rettangolari alternate in pietra chiara di Botticino, marmo rosso Verona e marmo grigio-beige venato, posate a corsi longitudinali. Il piano del presbiterio, rialzato con due gradini in pietra di Rezzato, è pavimentato in lastre rettangolare di marmo di Botticino.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, dalle linee sobrie ed equilibrate, si presenta modulato nel suo sviluppo longitudinale da due arcate ad ogiva poggianti su semi-pilastri con capitelli modanati; il presbiterio è introdotto da un ampio arco trionfale a sesto acuto fortemente ribassato; al centro della parete di fondo del presbiterio si addossa l’altare maggiore in marmi policromi, con la pala raffigurante l’”Adorazione dei pastori con S. Simone”, opera di fine Cinquecento del pittore G. Cossali; l’aula è illuminata dall’ampia finestratura sovrapposta all’ingresso; una finestra con imbotte strombato si apre sul lato destro del presbiterio; le pareti si presentano intonacate e tinteggiate.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati, sono coronati da una cornice in mattoni pieni di laterizio con modanatura a dentelli; il fianco settentrionale (unico lato visibile esternamente, oltre alla facciata), è scandito da due semplici lesene; sullo stesso lato si aprono il portale dell’ingresso laterale, con contorni in pietra calcarea bianco-rosata, e la finestra che illumina il presbiterio.
Campanile
La torre campanaria presenta un basamento a pianta quadrangolare. Fusto edificato in pietrame misto. Cella campanaria molto semplice, caratterizzata dall’apertura di una monofora a tutto sesto per ciascuno dei quattro lati. Copertura a quattro falde in coppi di laterizio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1980)
L’adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l’introduzione di un altare mobile rivolto verso l’assemblea. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare.
altare - aggiunta arredo (1980)
Altare mobile con struttura in ferro, rivolto verso l’assemblea e posto al centro del presbiterio.
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