1530 ante - 1530 (visite pastorali del XV sec. carattere generale)
Ignote le origini della chiesa di S. Giovanni Battista. La prima attestazione proviene dalla visita pastorale del vescovo di Verona G. M. Giberti (1524-1543), in loco nel 1530. Nel verbale della visita l’edificio è definito “male tento et pene diruto”, il che se da una parte evidenzia disinteresse per la sua cura e manutenzione, dall’altra dimostra l’antichità della stessa.
1595 (ristrutturazione intero bene)
Nel 1595 la vicina della villa di Palude provvide alla ristrutturazione dell’edificio. In tale occasione si mise mano anche alla copertura, che fu restaurata o soprelevata.
1602 (rinnovamento altare maggiore)
Nel 1602, su offerta del notaio Bartolomeo Girelli, fu collocata la pietra sacra dell’altare recante scolpito il monogramma “GB”.
1709 - 1725 (rinnovamento intero bene)
Nel 1709 si registra il rifacimento del presbiterio in pietra di Rezzato, la tinteggiatura interna e la probabile soprelevazione della copertura. Nel 1725 la facciata fu rinnovata nelle forme attuali.
1780 (restauro campanile)
Risale al 1780 il restauro della torre campanaria.
2000 (restauro copertura)
Risale al 2000 l’intervento di restauro della copertura. Progetto a firma dell’arch. Sergio Leali.
Descrizione
Ignote le origini della chiesa di S. Giovanni Battista. La prima attestazione proviene dalla visita pastorale del vescovo Giberti (1524-1543), in loco nel 1530. Nel corso del XVIII sec. si registrano importanti lavori di rinnovamento interno ed esterno. Del 2000 il restauro della copertura.
Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta a settentrione. Torre campanaria addossata al fianco orientale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare rialzato di un gradino a fondale piatto. Le pareti interne, intonacate e tinteggiate, sono coronate lungo i fianchi del presbiterio da una sottile cornice modanata; un ampio arco trionfale a sesto ribassato introduce il presbiterio; al centro della parete di fondo si addossa l’altare maggiore in legno intagliato e decorato, sovrastato dalla pala seicentesca raffigurante il “Battesimo del Cristo, con la Madonna e S. Sebastianino" (opera del pittore G. Rossi), incorniciata in una pregevole soasa lignea settecentesca. L’aula è coperta dalla sovrapposta copertura a capanna con travature lignee ed assito a vista; il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera ogivale. Copertura a due falde con manto in coppi di laterizio.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, e presbiterio quadrangolare rialzato di un gradino; all’estremità destra della parete di fondo del presbiterio si apre l’accesso al modesto ambiente della sacrestia; un piccolo campanile si eleva in addossamento al fianco orientale del presbiterio. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata.
Facciata
Facciata capanna. Orientamento a nord. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare sormontato da un timpano curvilineo spezzato. Più in alto, oltre il portale, una finestrella quadrata illumina l’interno dell’edificio. Chiude il prospetto il timpano lievemente aggettante recante sul fastigio un'esile croce in ferro.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, costituita presumibilmente da conci di pietra calcarea locale, ciottoli e mattoni pieni in cotto; è presente un tirante metallico di controventatura in corrispondenza dell’arco trionfale; i paramenti murari sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta dalla sovrapposta copertura a capanna con travature lignee ed assito a vista. Il vano del presbiterio è sovrastato da una volta a crociera ogivale, con struttura in pietra, intonacata e tinteggiata verso l’intradosso.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da una trave di colmo centrale su cui si imposta un’orditura di travetti in pendenza con sovrapposto assito; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna è realizzata in quadrotte di klinker color cotto posate a corsi obliqui. Il piano del presbiterio è rialzato con un gradino in pietra calcarea bianca.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, dalle linee sobrie ed equilibrate, presenta le pareti semplicemente intonacate e tinteggiate, coronate lungo i fianchi del presbiterio da una sottile cornice modanata; un ampio arco trionfale a sesto ribassato introduce il presbiterio; al centro della parete di fondo del presbiterio si addossa l’altare maggiore in legno intagliato e decorato, sovrastato dalla pala seicentesca raffigurante il “Battesimo del Cristo, con la Madonna e S. Sebastianino" (opera del pittore G. Rossi), incorniciata in una pregevole soasa lignea settecentesca, finemente intagliata e dipinta, realizzata dalla bottega di Francesco e Giovan Battista Pialorsi (detti “Boscai”) di Levrange; ai lati di questa due tele di fine Settecento, opera del pittore B. Podavini, raffiguranti “S. Antonio di Padova con Bambino e S. Luigi Gonzaga” (a sinistra) e la “Sacra famiglia con S. Giovannino” (a destra).
Prospetti esterni
La chiesa, incastonata tra le case circostanti, che la sovrastano, presenta a vista unicamente la parete di facciata.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco orientale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto massiccio. Semplice cella campanaria, caratterizzata dall’apertura di un’ampia monofora a tutto sesto per ciascuno dei quattro lati. Copertura a quattro falde in coppi di laterizio.