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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Picedo
Polpenazze del Garda
Verona
chiesa
sussidiaria
S. Antonio Abate
Parrocchia di San Pietro Apostolo
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1965-1975); altare - intervento strutturale (1965-1975); ambone - intervento strutturale (1965-1975)
XVsec.ante - XV sec.(origini e costruzione interno bene); 1532 ante - 1532(visite pastorali del vescovo Giberti carattere generale)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio Abate <Picedo, Polpenazze del Garda>
Altre denominazioni Chiesa di Sant'Antonio Abate al Picedo
S. Antonio Abate
Ambito culturale (ruolo)
architettura gotica (origini e costruzione)
Notizie Storiche

XVsec.ante - XV sec. (origini e costruzione interno bene)

Ignote le origini della chiesa di S. Antonio di Picedo. Il rinvenimento di alcuni affreschi raffiguranti una “Madonna con Bambino” e una “Natività con S. Francesco ed altro santo”, databili alla seconda metà del XV sec., permette di affermare con certezza che l’edificio in tale data era già esistente.

1532 ante - 1532 (visite pastorali del vescovo Giberti carattere generale)

Il vescovo Giberti, nel corso del suo episcopato (1524-1543) visitò più volte la chiesa di S. Antonio in Picedo. Dal verbale della visita del 1532 si evince che l’edificio era stato recentemente riedificato o rinnovato in esecuzione delle disposizioni testamentarie di tale “Bernardus Borgogninus de Polepenatiis”.
Descrizione

Ignote le origini della chiesa di S. Antonio di Picedo. Il rinvenimento di alcuni affreschi databili alla seconda metà del XV sec. permette di affermare con certezza che l’edificio in tale data era già esistente. La chiesa venne riedificata o rinnovata nelle forme attuali prima del 1532. Esternamente l’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta ad oriente. Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio quadrangolare a fondale piatto rialzato di un gradino; lungo la parete meridionale dell’aula si apre una cappellina emergente in cui trova sede l’altare della Madonna del Carmine. L’interno della chiesa è modulato nel suo sviluppo longitudinale da due arcate a tutto sesto; lungo la parete meridionale della navata si conservano due affreschi quattrocenteschi raffiguranti la “Madonna con Gesù Bambino” e la “Natività di Gesù con S. Francesco ed un santo frate”; alla parete di fondo del presbiterio si addossa l’altare maggiore in marmi policromi, con pala del sec. XVII raffigurante la “Madonna con Gesù Bambino in gloria, S. Rocco, S. Sebastiano e S. Antonio Abate”. L’aula è coperta dalla sovrapposta copertura a capanna con travature lignee e manto in tavelle di cotto a vista; il vano del presbiterio è sovrastato da una volta a botte ornata con decorazioni a tempera e rilievi in stucco. La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte di cemento con scaglie di marmi policromi; il piano del presbiterio è pavimentato con piastrelle di cemento decorate con un disegno geometrico policromo.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, con presbiterio quadrangolare a fondale piatto rialzato di un gradino. Lungo la parete meridionale dell’aula, in prossimità del presbiterio, si apre una cappellina emergente in cui trova sede l’altare della Madonna del Carmine. Sul fianco meridionale del presbiterio si addossa la torre campanaria; sul lato opposto si colloca un modesto locale adibito a sacrestia. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata; è presente un’entrata laterale lungo il fianco meridionale dell’aula.
Facciata
Facciata a capanna rivolta ad oriente con rivestimento ad intonaco. Due coppie di paraste di ordine tuscanico inquadrano centralmente il semplice portale d’ingresso di forma rettangolare. Più in alto un’ampia finestra di forma semicircolare illumina l’interno dell’edificio.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, costituita da conci di pietra calcarea locale, tufo, ciottoli e mattoni pieni in cotto; due arconi trasversali in muratura controventati da catene metalliche sostengono la struttura di copertura dell’aula. I paramenti murari esterni presentano un rivestimento ad intonaco, ad eccezione del fianco meridionale dell’aula con tessitura a vista; le pareti interne sono intonacate e tinteggiate.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta dalla sovrapposta copertura a capanna con travature lignee e manto in tavelle in cotto a vista. Il vano del presbiterio è sovrastato da una struttura in muratura voltata a botte, intonacata e tinteggiata verso l’intradosso, decorata al centro con un dipinto raffigurante la “Colomba dello Spirito Santo con angeli”, inserito in una cornice con rilievi in stucco.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da una trave di colmo centrale e terzere longitudinali sostenute, in corrispondenza dell’aula, da due arconi trasversali in muratura; orditura secondaria composta da travetti in pendenza con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte di cemento con scaglie di marmi policromi; la corsia centrale dell’aula è sottolineata da due fasce longitudinali con piastrelle a scaglie di marmi beige e gialli; al centro della pavimentazione è posta una lastre di pietra bianca di Botticino con simboli mariani incisi. Il piano del presbiterio, rialzato con un gradino in pietra chiara, è pavimento con piastrelle di cemento decorate con un disegno geometrico policromo.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, dalle linee sobrie ed equilibrate, si presenta modulato nel suo sviluppo longitudinale da due arcate a tutto sesto poggianti su semi-pilastri con capitelli modanati; lungo la parete meridionale della navata si conservano due affreschi quattrocenteschi raffiguranti la “Madonna con Gesù Bambino” e la “Natività di Gesù con S. Francesco ed un santo frate”; il presbiterio è introdotto da un arco trionfale modanato, ornato lateralmente con elementi scultorei e rilievi in stucco; alla parete di fondo si addossa l’altare maggiore in marmi policromi, con pala del sec. XVII raffigurante la “Madonna con Gesù Bambino in gloria, S. Rocco, S. Sebastiano e S. Antonio Abate”; tre ampie finestrature semicircolari illuminano diffusamente lo spazio dell’aula; due finestrelle si aprono ai lati del presbiterio; le pareti sono intonacate e tinteggiate.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati (ad accezione del fronte meridionale, con tessitura a vista), presentano uno sviluppo sobrio e regolare; lungo il fianco settentrionale dell’aula, coronato da una cornice modanata, si apre, in posizione centrale, l’ingresso laterale con contorni in pietra chiara, sovrastato da un’ampia finestra semicircolare (analoga finestratura è presente sulla parete apposta); lungo la stessa parete si conserva un lacerto di affresco ormai quasi illeggibile.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco settentrionale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto slanciato, edificato in muratura mista a vista. Cella campanaria ad edicola con rivestimento ad intonaco. Copertura a quattro falde in coppi di laterizio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1965-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l’introduzione di un altare in pietra bianca rivolto verso l’assemblea. Si conservano l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo e le balaustre.
altare - intervento strutturale (1965-1975)
Nuovo altare fisso in marmo chiaro scolpito, rivolto verso l’assemblea e collocato al centro del presbiterio.
ambone - intervento strutturale (1965-1975)
Leggio in marmo chiaro scolpito, posizionato a lato dell’altare.
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