chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Oppeano Verona chiesa parrocchiale S. Maria Addolorata e S. Giovanni Battista Parrocchia di Santa Maria Addolorata e San Giovanni Battista Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970); altare - aggiunta arredo (1970); ambone - aggiunta arredo (1970); fonte battesimale - aggiunta arredo (2010) 1145 - 1145(origini carattere generale); 1460 - 1460(erezione in Parrocchia carattere generale); 1461 - post 1461(restauro intero bene); 1754 - 1754(soprelevazione copertura); 1836 - 1841/11/01(costruzione intero bene); 1914 - 1914(restauro e soprelevazione campanile); 2011 - 2012(restauro facciata e copertura)
Chiesa di Santa Maria Addolorata e San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Addolorata e San Giovanni Battista <Oppeano>
Altre denominazioni
S. Maria Addolorata e S. Giovanni Battista
Autore (ruolo)
Faustini, Luca (facciata e coperture, restauro)
Ambito culturale (ruolo)
architettura tardo-gotica (restauro)
architettura barocca (copertura, soprelevazione)
architettura neoclassica (costruzione )
architettura contemporanea (campanile, restauro e soprelevazione)
architettura contemporanea (facciata e copertura, restauro)
Notizie Storiche
1145 (origini carattere generale)
La pieve di Oppeano è citata per la prima volta in un privilegio concesso nel 1145 da Papa Eugenio III ("plebs Opedani cum capellis et decimis") al vescovo di Verona Tebaldo II (1135-1157). E' probabile che la sua fondazione risalga all'epoca longobarda. Così come in altre pievi, anche ad Oppeano esisteva, forse già dall'XI sec., un ospedale o "xenodochium" dipendente dalla Casa della Pietà di Verona.
1460 (erezione in Parrocchia carattere generale)
Divenuta Parrocchia nel 1460, Oppeano era tra le più ambite in quanto l'arciprete riceveva spesso la nomina direttamente da Roma con bolla pontificia e talvolta anche l'incarico di vicario foraneo. Perciò nel lungo periodo di dominazione veneziana su Verona la scelta del parroco cadeva spesso su ecclesiastici di origine veneziana.
1461 - post 1461 (restauro intero bene)
Nel 1461, il vescovo suffraganeo di Verona Matteo, in visita pastorale ad Oppeano, impose all'arciprete Antonio da Lodi di eseguire lavori di restauro alla chiesa, che minacciava di crollare in alcune delle sue parti.
1754 (soprelevazione copertura)
Risale al 1754 l'intervento di soprelevazione della copertura della chiesa.
1836 - 1841/11/01 (costruzione intero bene)
La chiesa di S. Giovanni fu riedificata nelle forme attuali tra il 1836 ed il 1841. A ricordo dell'evento sopra il portale d'ingresso fu murata un'epigrafe, il cui testo recita: "questa chiesa parrocchiale, quasi crollante per la sua antichità, in quattro anni fu ricostruita in nuova forma e inaugurata il I novembre 1841". L'antico ingresso, situato a nord, venne spostato ad ovest, verso il piazzale antistante. Tali modifiche, come la costruzione della casa canonica, furono possibili solo dopo aver soppresso il cimitero, che cingeva la chiesa su tre lati. Nelle nicchie della facciata vennero collocate in quella occasione le due statue dell'Addolorata e di S. Giovanni Battista, opera dello scultore Salesio Pegrassi.
1914 (restauro e soprelevazione campanile)
Nel 1914 la torre campanaria fu restaurata e soprelevata alla quota attuale.
2011 - 2012 (restauro facciata e copertura)
Risale al biennio 2011-2012 un intervento di restauro delle coperture e della facciata della chiesa. Progetto a firma dell'arch. Luca Faustini.
Descrizione
La pieve di Oppeano è citata per la prima volta in un privilegio concesso nel 1145 da Papa Eugenio III al vescovo di Verona Tebaldo II. E' però probabile che la fondazione della chiesa primitiva sia rintracciabile in epoca longobarda. Eretta in Parrocchia nel 1460, nel 1461, viste le precarie condizioni di conservazione, la chiesa venne restaurata. Tra il 1836 ed il 1841 la chiesa venne ricostruita in stile neoclassico, nelle forme attuali. In questa occasione venne modificato anche l'orientamento, con l'ingresso spostato da nord ad ovest.
L'edificio si presenta con facciata neoclassica a salienti. La torre campanaria si eleva addossata al fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico a tre navate, con transetto trasversale in corrispondenza della campata centrale dell'aula; presbiterio a pianta quadrangolare, rialzato di tre gradini e concluso con abside emergente semicircolare; nei bracci laterali del transetto trovano sede l'altare del Santissimo, a sinistra, l'altare della Madonna Addolorata, a destra. I prospetti interni, intonacati e tinteggiati, sono ritmati da lesene d'ordine ionico che inquadrano archeggiature a pieno centro che mettono in comunicazione la navata centrale con gli ambienti laterali, e su cui si imposta un'alta trabeazione modanata con fregio iscritto. L'aula è coperta da una volta a botte con unghie laterali, con crociera centrale in corrispondenza del transetto; il presbiterio è sovrastato da una volta a crociera impreziosita con decorazioni pittoriche; il catino absidale è ornato con il dipinto del "Battesimo di Gesù Cristo", opera del pittore Giuseppe Resi (1947). Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione dell'aula è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e biancone, posate a corsi diagonali; il presbiterio è pavimentato con lastre di marmo rosso Verona.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico a tre navate, con transetto trasversale in corrispondenza della campata centrale dell'aula, più ampia, definendo in tal modo uno spazio cruciforme inscritto nel rettangolo che contiene l'aula. L'asse longitudinale si prolunga con il presbiterio a pianta quadrangolare, rialzato di tre gradini e concluso con abside emergente semicircolare. La prima delle cinque campate in cui è scandita la navata centrale, e che introduce all'ambiente interno, come l'ultima che si prolunga verso il presbiterio, non trovano corrispondenza in altrettante campate delle navate laterali, essendo affiancate da ambienti chiusi da setti murari che definisco ambienti di servizio; di questi il volume che conclude la navata sinistra corrisponde alla torre campanaria; ciascuno dei quattro ambienti è posto in comunicazione diretta con l'interno dell'aula. Le campate delle navate laterali vengono a definirsi volumetricamente come quattro contrapposti baldacchini che si aprono verso la navata centrale ed il transetto. I bracci del transetto, sopraelevati di un gradino rispetto all'aula, ospitano i due altari laterali dedicati al Santissimo, a sinistra, e alla Madonna Addolorata, a destra. L'ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata. Lungo la parete di controfacciata si sviluppa il soppalco della cantoria lignea. L'ingresso laterale si apre in corrispondenza dell'ultima campata della navata destra, raggiungibile percorrendo un corridoio che fiancheggia il fianco meridionale del tempio, elemento di collegamento anche per la cappella laterale con annessa sacrestia. Fiancheggia il presbiterio, sul fianco destro, l'ambiente della sacrestia.
Facciata
Il prospetto principale della chiesa di Oppeano era un tempo orientato a nord. L'orientamento attuale, ad occidente, è il risultato della ricostruzione ottocentesca. Facciata tipicamente neoclassica, rispecchiante la planimetria interna a tre navate, con la centrale soprelevata rispetto alle due laterali. Al centro di un'alta zoccolatura si apre il portale d'ingresso rettangolare, sormontato da un piccolo frontone. Appena più sopra una lapide ricorda la ricostruzione ottocentesca del tempio. Quattro paraste in stile ionico sostengono la semplice trabeazione ed il timpano, a sua volta sormontato da un attico, culminante con una croce in ferro. Tra le paraste due nicchie ospitano le statue della Vergine Addolorata e di S. Giovanni Battista, patroni della chiesa.
Strutture di elevazione
La lettura della tessitura muraria dei prospetti nord ed est consente di individuare una prima apparecchiatura muraria, sul lato settentrionale, corrispondente alla struttura più antica, costituita da ciottoli di fiume disposti a filari piuttosto regolari, che si alternano a corsi di mattoni con funzione di orizzontamento e regolarizzazione, in corrispondenza dei quali risultano tutt'oggi visibili le buche pontaie; la muratura è legata con malta di calce, in cui sono annegati frammenti di laterizio e di pietra. Le strutture murarie che corrispondono ai successivi interventi di sopraelevazione o ampliamento (prolungamento della struttura originaria verso l'attuale facciata), presentano una muratura in laterizio pieno legato con malta di calce. La regione absidale presenta filari in ciottoli di fiume misti a frammenti in laterizio e pietrame di varia pezzatura, che si alternano a corsi regolari di mattoni, mentre la porzione sommitale è realizzata unicamente in mattoni pieni di laterizio.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata centrale è coperta da una volta a botte a sezione semi-ellittica con unghie laterali, scandita da costolonature decorate a tempera, e con crociera in corrispondenza dell'intersezione del transetto; le navate laterali presentano una volta a botte con decorazioni pittoriche nella campata centrale, e controsoffittature piane in quelle laterali. Il presbiterio è coperto da una crociera interamente decorata; il catino absidale è interessato dal dipinto raffigurante il "Battesimo di Gesù Cristo", opera del pittore Giuseppe Resi (1947). Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature lignee portanti.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita, in corrispondenza dell'aula, da un sistema di otto capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale e con saette di controventatura; orditura minore composta da arcarecci e correntini con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula e dell'abside è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e biancone, posate a corsi diagonali, con bordatura perimetrale in marmo rosso. Il piano del presbiterio è pavimentato con elementi quadrati in marmo rosso Verona a corsi obliqui, raccordati in corrispondenza degli spigoli con tasselli in marmo verde Alpi.
Prospetti interni
L'interno della chiesa presenta un impianto spaziale ampio ed arioso, accentuato dalla dilatazione trasversale in corrispondenza del transetto, che conferisce all'aula una marcata centralità. I prospetti, intonacati e tinteggiati, sono ritmati da lesene d'ordine ionico che inquadrano archeggiature a pieno centro che mettono in comunicazione la navata centrale con gli ambienti laterali; un'alta trabeazione modanata con fregio iscritto corona i prospetti della navata centrale, con il transetto e il presbiterio. Ampie finestrature si aprono nel registro sommitale delle pareti d'ambito.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, con paramento in muratura mista a vista (ad eccezione della facciata), sono coronati da una cornice sottogronda modanata in laterizio; chiaramente leggibile la composizione dei volumi in cui si articola lo spazio interno; nel registro superiore si aprono le ampie finestrature che illuminano lo spazio interno.
Campanile
Torre campanaria a pianta quadrata. Il fusto è frutto di più interventi susseguitisi nel corso dei secoli e riconoscibili chiaramente dalla differente tessitura muraria. La parte più bassa e più antica del fusto, edificata in blocchetti di pietra squadrati, appartiene alla fase romanica. La parte di fusto rimanente e la cella campanaria murata appartengono probabilmente alla fase settecentesca di sopraelevazione dell'intero edificio. L'attuale cella campanaria, con una bifora archiacuta per ciascun lato, è frutto dell'innalzamento novecentesco. Quattro pinnacoli conici sormontati da una sfera in pietra decorano i vertici sommitali della cella. Copertura conica in laterizio sormontata da un'esile croce in ferro.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
L'intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre, l'aggiunta del nuovo altare ligneo rivolto verso l'assemblea, dell'ambone e della sede del celebrante. Si conserva l'altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1970)
Nuovo altare in legno rivolto verso l'assemblea.
ambone - aggiunta arredo (1970)
Nuovo leggio in legno rivolto verso l'aula posizionato sui gradini del presbiterio.
fonte battesimale - aggiunta arredo (2010)
Precedentemente posizionato ai piedi dei gradini del presbiterio, il fonte battesimale è ubicato attualmente nell'ambiente che conclude la navata destra.