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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Cellore
Illasi
Verona
chiesa
parrocchiale
S. Zeno Vescovo
Parrocchia di San Zeno Vescovo
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975); altare - aggiunta arredo (1965-1975); sede - aggiunta arredo (1965-1975); ambone - aggiunta arredo (1965-1975)
1850 - 1850(erezione in Parrocchia carattere generale); 1878 - 1880 (costruzione intero bene); 1883 - 1883(benedizione carattere generale); 1914 - 1914(collocazione altare maggiore); 1920 - 1930(decorazione arco trionfale); 1992/09/06 - 1992/09/06(consacrazione carattere generale); 2002 - 2002(restauro conservativo e manutenzione straordinaria facciata e copertura)
Chiesa di San Zeno Vescovo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Zeno Vescovo <Cellore, Illasi>
Altre denominazioni S. Zeno Vescovo
Autore (ruolo)
Cecconato, Denis (facciata e copertura, restauro e manutenzione)
Ambito culturale (ruolo)
neoromanico (costruzione)
barocco (altare maggiore, collocazione)
arte contemporanea (arco trionfale, decorazione)
architettura contemporanea (facciata e copertura, restauro e manutenzione)
Notizie Storiche

1850  (erezione in Parrocchia carattere generale)

Cellore divenne Parrocchia autonoma svincolandosi da quella di Cazzano di Tramigna nel 1850. Al tempo dell'erezione in Parrocchia a Cellore non esistevano ancora due chiese, bensì una sola, la chiesetta di S. Zeno, ora oratorio parrocchiale, dalle origini molto antiche e dipendente almeno dal 1163 dal cenobio cittadino di S. Zeno.

1878 - 1880  (costruzione intero bene)

L'attuale chiesa parrocchiale venne edificata tra il 1878 ed il 1880, su disegno del sacerdote veronese don Angelo Gottardi. Risultò un edificio con prospetto esterno caratterizzato da una slanciata verticalità, tipica dell'architettura neoromanica, interno ad aula unica movimentata da quattro cappelle laterali e abside semicircolare.

1883  (benedizione carattere generale)

La nuova chiesa venne benedetta nel 1883 dal vescovo di Verona Card. Luigi di Canossa (1861-1900).

1914  (collocazione altare maggiore)

Nel 1914 venne acquistato e collocato in situ l'altare maggiore in stile barocco, proveniente della chiesa cittadina di S. Sebastiano.

1920 - 1930 (decorazione arco trionfale)

Nel periodo compreso tra il 1920 ed il 1930 venne decorato l'arco trionfale dell'altar maggiore con "la Cena di Emmaus e Mosè che promette agli Ebrei la manna", opera del pittore Aligi Miolato.

1992/09/06  (consacrazione carattere generale)

La chiesa venne consacrata dal Card. Ugo Poletti, vicario del Papa per la Diocesi di Roma, il giorno 6 settembre 1992.

2002  (restauro conservativo e manutenzione straordinaria facciata e copertura)

Del 2002 è l'intervento di restauro conservativo della facciata e manutenzione straordinaria della copertura. Progetto a cura dell'arch. Denis Cecconato.
Descrizione

L'attuale chiesa parrocchiale di Cellore di Illasi venne edificata tra il 1878 ed il 1880, su progetto di don Angelo Gottardi. L'altar maggiore venne acquistato nel 1914 dalla chiesa cittadina di S. Sebastiano. Il risultato fu un edificio in stile "neoromanico", caratterizzato da una marcata verticalità, accentuata dall'utilizzo di guglie e pinnacoli. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, presbiterio a pianta quadrangolare rialzato di due gradini, concluso con abside semicircolare; lungo i fianchi della navata quattro cappelle laterali accolgono gli altari di S. Giuseppe e di S. Zeno, sul lato occidentale, gli altari delle Anime e della Madonna di Lourdes (o Maria Regina) sul lato opposto. L'interno della chiesa presenta elementi lessicali e stilistici di derivazione neo-romanica; i prospetti dell’aula sono interessati da due archeggiature a tutto sesto che introducono le cappelle laterali arricchite con altari barocchi in marmi policromi; a queste si alternato cornici ad archetti che fungono da elemento di imposta per le volte; il presbiterio si connota per l’apparato monumentale dell’altare maggiore; su entrambi i fianchi si aprono tre archeggiature con loggia balaustrata superiore; la decorazione dell'arco trionfale, raffigurante la "Cena di Emmaus e Mosè che promette agli Ebrei la manna", è opera novecentesca del pittore Aligi Miolato. L’aula è coperta da una volta definita dall'alternarsi di volte a crociera decorate con motivi vegetali e strette porzioni di volte a botte, scandite da sottili costolonature trasversali; il presbiterio è chiuso da una volta a crociera con le vele decorate con quattro tondi in cui sono raffigurati gli Evangelisti. Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata in quadrotte di nembro rosato e marmo rosso Verona.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica ampia aula rettangolare; il presbiterio, a pianta rettangolare e rialzato di due gradini, che si prolunga verso la navata con il piano a profilo curvilineo e protetto da balaustre, è fiancheggiato da due navatelle laterali con sovrapposte loggette; conclude l’asse maggiore longitudinale l’abside emergente a sviluppo semicircolare. Lungo i fianchi della navata si aprono quattro cappelle laterali, due per lato, a pianta rettangolare ad asse maggiore trasversale con absidiole laterali, in cui trovano sede gli altari di S. Giuseppe e di S. Zeno, sul lato occidentale, gli altari delle Anime e della Madonna di Lourdes (o Maria Regina) sul lato opposto. A questi ambienti si alterano ulteriori vani, di cui quelli prossimi al presbiterio corrispondono ai vestiboli di ingresso delle entrate laterali; al centro del prospetto orientale si apre la cappellina con l’altare del Gruppo del Calvario. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata ed è preceduto all’esterno da un’ampia scalinata; lungo i fianchi della navata si aprono gli ingressi laterali. Sul lato orientale del presbiterio si colloca la sacrestia; sul lato opposto si addossa il corpo edilizio che ospita la casa canonica. La torre campanaria si eleva addossata al fianco settentrionale dell’adiacente Oratorio di S. Zeno Vescovo.
Facciata
Facciata a capanna, neoromanica, rivolta a sud-est. Al centro del prospetto si apre il portale rettangolare inscritto in un arco strombato a tutto sesto, sormontato da una bifora, a tutto sesto anch'essa, e protetto da un protiro i cui piediritti e l'arco sono decorati con motivi a tralci d'ispirazione altomedievale e romanica. Tre pinnacoli collocati sul vertice sommitale e su quelli laterali del protiro aumentano la verticalità del portale ai cui lati, in posizione più elevata, sono aperte due grandi bifore a tutto sesto. Subito sopra, in posizione centrale, è collocato un rosone a dodici petali. Il sottogronda è decorato con archetti pensili, di derivazione romanica. Sul vertice sommitale degli spioventi, infissa su un supporto litico, campeggia una croce in ferro, mentre su quelli laterali sono collocati due pinnacoli di forma conica poggianti sulle due possenti lesene angolari.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto, con prevalenza di conci di pietra calcarea legati con malta di calce, e con la presenza puntuale di elementi in cotto. Le strutture angolari sono rinforzate con blocchi di pietra squadrata a tessitura regolare. I paramenti esterni sono intonacati e tinteggiati, ad eccezione del fronte occidentale che presenta una semplice scialbatura a base di calce.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta da un’ampia controsoffittatura voltata scandita in cinque campate: le due campate maggiori con volte a crociera decorate con motivi vegetali si alternano a strette porzioni di volte a botte a tutto sesto comprese tra sottili costolonature trasversali a stucco in lieve aggetto. Il presbiterio è chiuso da una volta a crociera con le vele riquadrate da sottili costolonature dipinte e decorate con quattro tondi in cui sono raffigurati gli Evangelisti. Una semicalotta sferica semplicemente intonacata copre il vano absidale. La struttura voltata è realizzata in canniccio intonacato, collegato ad un sistema di centinature lignee portanti.
Coperture
La struttura portante della copertura a due falde sovrapposta all’aula è realizzata con un sistema di capriate lignee a schema statico composito a tre monaci, che poggiano su mensoloni in legno in corrispondenza degli incastri nelle murature d’ambito; l’orditura secondaria è costituita da arcarecci e correntini lignei su cui è posato il manto sottocoppo in tavelle di cotto; manto di copertura in coppi di laterizio. Il presbiterio è chiuso da una copertura a due falde in coppi con presunta struttura portante a capriate lignee e orditura secondaria di tipo tradizionale; l’abside presenta una copertura a padiglione con manto in coppi su struttura lignea portante.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e nembro rosato, posate a corsi obliqui e con una bordatura perimetrale in lastre rettangolari di marmo rosso. Il piano del presbiterio (articolato su due livelli separati da un gradino in marmo rosso Verona), delle navatelle ad esso laterali e del vano absidale sono pavimentati in lastre di nembro rosato della Lessinia.
Prospetti interni
L’ambiente interno della chiesa presenta un ampio impianto spaziale, caratterizzato da una complessiva armoniosità compositiva e decorativa d’insieme, arricchita con elementi lessicali di richiamo neo-romanico. Entrambi i prospetti longitudinali dell’aula sono interessati da due archeggiature a tutto sesto che introducono le cappelle laterali arricchite con altari barocchi in marmi policromi; a queste si alternato cornici ad archetti pensili alternati a lesene pensili, che fungono da elemento di imposta per le volte. Il presbiterio, inquadrato da un arco trionfale a tutto sesto, si connota per l’apparato monumentale dell’altare maggiore; su entrambi i fianchi si apre con tre archeggiature e con una loggia balaustrata superiore. La pareti interne sono intonacate e finite con una tinteggiatura a base di calce in tinte pastello; una lieve differenziazione cromatica sottolinea gli elementi modanati in aggetto.
Prospetti esterni
I prospetti longitudinali esterni, dalla geometria semplice e regolare, sono caratterizzati dalle emergenze dei volumi che ospitano gli ambienti minori annessi alla chiesa (cappelle, sacrestia), e dalle trifore ad archetti su colonnine che si aprono nella porzione superiore dei fianchi longitudinali della navata. I prospetti sono intonacati e finiti con pittura a calce e terre naturali; il prospetto meridionale presenta una velatura a base di terre. Gli ingressi laterali sono segnati da cornici in tufo modanate.
Campanile
La torre campanaria si eleva addossata al fianco settentrionale dell’adiacente Oratorio di S. Zeno Vescovo. Pianta a base quadrata, fusto massiccio, cella campanaria ad edicola. Un possente tamburo regge la copertura a cipolla in rame.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
L'intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto l'introduzione del nuovo altare rivolto verso l’aula; si conservano le originali balaustrate in marmi policromi (che delimitano il presbiterio sia frontalmente che lateralmente) e l'altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1965-1975)
Altare mobile rivolto verso l’aula in ferro battuto e con pannello frontale in bronzo fuso decorato con bassorilievo raffigurante L’Ultima Cena.
sede - aggiunta arredo (1965-1975)
Sedili mobili con intelaiatura lignea collocati su una pedana in legno che prolunga il primo gradino della predella dell’altare maggiore pre-conciliare.
ambone - aggiunta arredo (1965-1975)
Leggio mobile in ferro battuto collocato sul piano del presbiterio in posizione avanzata verso l'aula, a lato dell'altare.
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