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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Alcenago
Grezzana
Verona
chiesa
parrocchiale
S. Clemente
Parrocchia di San Clemente
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970); coro e organo - aggiunta arredo (1990)
1043 - 1043(origini e costruzione intero bene); 1460 - 1460(erezione in Parrocchia carattere generale); 1460 - 1482(ampliamento e consacrazione intero bene); XVI sec. - XVI sec.(ampliamento ed erezione chiesa e campanile); XIX sec. - XIX sec.(rifacimento facciata); 1824 - 1824(ampliamento intero bene); 2002 - 2002(restauro copertura); 2004 - 2004(restauro facciata); 2017 - 2018(restauro e consolidamento statico intero bene); 2018 - 2018(restauro presbiterio e abside
pitture murali)
Chiesa di San Clemente
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Clemente <Alcenago, Grezzana>
Altre denominazioni S. Clemente
Autore (ruolo)
Facincani, Roberto (intero bene, restauro e consolidamento statico)
Ambito culturale (ruolo)
romanico (origini e costruzione)
gotico (ampliamento e consacrazione)
architettura rinascimentale (ampliamento chiesa ed erezione campanile)
neoclassico (ampliamento)
architettura contemporanea (facciata, rifacimento)
architettura contemporanea (copertura, restauro)
architettura contemporanea (facciata, restauro)
architettura contemporanea (intero bene, restauro e consolidamento statico)
arte contemporanea (pitture murali presbiterio e abside, restauro)
Notizie Storiche

1043  (origini e costruzione intero bene)

La chiesa di S. Clemente in Alcenago venne edificata nel 1043 come cappella soggetta alla pieve di Grezzana durante l’episcopato del vescovo teutonico Walterio ((1037-1055). Ricorda l’evento una lapide (murata sopra il portale d’ingresso laterale) il cui testo recita: “CAPPELLA S. CLEMENTIS DE ALCENACO COSTRUI JUS SIT S.V.B. VULTEREU EP. VER PONT. ANNO MXLIII CAPITULI GRIZZANAE (…)”.

1460  (erezione in Parrocchia carattere generale)

Quando nel 1460 giunse ad Alcenago in visita il vescovo suffraganeo Matteo Canato, vescovo titolare di Tripoli, la chiesa di S. Clemente era ancora semplice cappella soggetta alla Pieve di Grezzana. In tale occasioni i fedeli gli chiesero di “concedere baptismum” svincolandoli così dalla pieve matrice. Il vescovo acconsentì a patto che edificassero un luogo adatto a custodire il sacramento.

1460 - 1482 (ampliamento e consacrazione intero bene)

Tra il 1460 ed il 1482 l’edificio venne ampliato, dotato di fonte battesimale e quindi eretto in Parrocchia. Il nuovo edificio e l’altar maggiore vennero consacrati nel 1482 da mons. Michele Cattaneo, arcivescovo di Durazzo e suffraganeo del card. Giovanni Michiel (1471-1503), vescovo di Verona.

XVI sec.  (ampliamento ed erezione chiesa e campanile)

Nel corso del XVI sec. la chiesa di Alcenago venne ulteriormente ampliata e venne innalzata la torre campanaria.

XIX sec.  (rifacimento facciata)

L’attuale facciata venne edificata nell’ultimo ventennio del XIX sec.

1824  (ampliamento intero bene)

Nel 1824 l’edificio venne ampliato con la costruzione di un nuovo coro, più ampio. L’evento è ricordato da una lapide murata all’esterno dell’abside.

2002  (restauro copertura)

Risale al 2002 l’intervento di restauro della copertura.

2004  (restauro facciata)

Del 2004 è l'intervento di restauro della facciata.

2017 - 2018 (restauro e consolidamento statico intero bene)

Tra il 2017 ed il 2018 la chiesa è stata interessata da un intervento di restauro e consolidamento statico delle strutture murarie. Progetto a cura dell'arch. Roberto Facincani.

2018  (restauro presbiterio e abside, pitture murali)

Nel 2018 le pitture murali del catino absidale e della zona presbiteriale, opera del pittore P. Negrini (1933), sono state oggetto di un intervento di restauro conservativo realizzato dalle restauratrici Francesca Mariotto e Adele Trazzi.
Descrizione

La chiesa di S. Clemente in Alcenago sorse nel 1043 come cappella dipendente dalla Pieve di Grezzana. Eretta in Parrocchia tra il 1460 ed il 1682, la chiesa, nel corso dei secoli, subì numerosi interventi che la portarono alle forme attuali. L’edificio si presenta con facciata neoclassica rivolta ad occidente. Torre campanaria situata sul fianco nord della chiesa, all’altezza del presbiterio, con il quale è comunicante. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con quattro semi-cappelle laterali, presbiterio a pianta quadrangolare, rialzato di tre gradini e concluso con abside semicircolare. L’aula è coperta da una volta a botte in canniccio intonacato con unghie laterali, con decorazione pittorica che ritma la volta con finte costolonature trasversali; il presbiterio è sovrastato da una cupola lignea su pennacchi sferici; il vano absidale è chiuso da una semicalotta sferica; le volte sono arricchite con decorazioni a tempera opera del pittore Pietro Negrini (realizzate tra il 1933 ed il 1937). La pavimentazione della navata è realizzata con lastroni rettangolari di pietra calcarea bianco-rosata; il piano del presbiterio è pavimentato con piastrelle quadrate di cemento decorate con un disegno geometrico policromo. I prospetti interni sono ritmati da lesene composite su cui si imposta un’alta trabeazione modanata con fregio iscritto che si sviluppa cingendo l’intero perimetro; cornici in stucco, dipinti e decorazioni che simulano l’utilizzo di marmi pregiati completano la decorazione delle pareti. Nella parete absidale è conservata la pala raffigurante la “Madonna con Bambino e i Santi Clemente e Martino”, opera cinquecentesca del pittore Felice Brusasorzi (1539-1605). Copertura a due falde con struttura lignea portante e manto in coppi di laterizio.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare a marcato sviluppo longitudinale, presbiterio a pianta quadrangolare, rialzato di tre gradini e di ampiezza di poco ridotta rispetto la navata, concluso con abside emergente a sviluppo semicircolare. Lungo i fianchi dell’aula si aprono quattro semi-cappelle emergenti, due su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui sono collocati gli altari laterali: l’altare del Crocifisso e l’altare della Madonna, sul lato settentrionale, l’altare dell’Addolorata e l’altare del S. Cuore, sul lato opposto; a queste si interpongono centralmente i vestiboli degli ingressi laterali. Sul fianco settentrionale della navata, in prossimità dell’ingresso, un’apertura consente l’accesso alla piccola cappellina del battistero. Sul lato meridionale del presbiterio si collocano la cappella feriale e la sacrestia. La torre campanaria si eleva addossata alla parete settentrionale del presbiterio. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduto da una breve scalinata esterna; su entrambi i fianchi della navata è presente un’entrata laterale, di cui quella meridionale accessibile da un corridoio coperto che si collega al complesso edilizio dell’adiacente casa canonica.
Facciata
Facciata a capanna, in stile neoclassico. Orientamento ad occidente. Due coppie di lesene di ordine tuscanico, reggenti la trabeazione (con fregio a triglifi) e poggianti su alte zoccolature, incorniciano il portale d’ingresso di forma rettangolare, sovrastato da un frontoncino e preceduto da una scalinata. Chiude il prospetto il timpano, al centro del quale è inserito un oculo decorato con un fiore a otto petali. Sul vertice sommitale campeggia una elaborata croce in ferro, su quelli laterali due urne acroteriali.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto, con prevalenza di conci di pietra calcarea della Lessinia legati con malta di calce. I paramenti esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’aula è coperta da una controsoffittatura voltata a botte con quattro unghie laterali (due su ciascun lato), caratterizzata da una decorazione pittorica che ritma la volta in campate con finte costolonature trasversali. Il presbiterio è sovrastato da una cupola su pennacchi sferici decorata con la raffigurazione della volta celeste, con una teoria di angeli rivolti verso l’Agnello centrale. Il vano absidale è chiuso da una semicalotta sferica decorata e tripartita da due fasce verticali. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio collegato ad un sistema di centinature lignee portanti, intonacate e tinteggiate verso l’intradosso, ed arricchite con decorazioni a tempera opera del pittore Pietro Negrini (realizzate tra il 1933 ed il 1937).
Coperture
La copertura a due falde sovrapposta all’aula presenta una struttura portante costituita da capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale; anche il settore del presbiterio è coperto da un tetto a doppia falda con semplici travature lignee portanti posate longitudinalmente; orditura secondaria di tipo tradizionale (arcarecci e travetti) con sovrapposto manto in tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio. L’abside presenta una copertura a padiglione con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata e del vano absidale è realizzata da lastroni rettangolari di pietra calcarea bianco-rosata, posati a corsi diagonali in corrispondenza della fascia centrale longitudinale dell’aula. Il piano del presbiterio, rialzato di tre gradini in marmo rosso Verona, è pavimentato con piastrelle quadrate di cemento decorate con un disegno geometrico policromo (bianco, rosso e nero), contornato da una cornice perimetrale.
Prospetti interni
L’ambiente interno della chiesa, il cui impianto spaziale si connota per un accentuato sviluppo longitudinale, è caratterizzato nell’insieme da un’articolata ed elegante composizione architettonica e decorativa. I prospetti sono ritmati nella loro scansione geometrica da lesene composite su cui si imposta un’alta trabeazione modanata con fregio iscritto che si sviluppa cingendo l’intero perimetro interno; le cappelle laterali sono introdotte da archi a tutto sesto modanati inquadrati dall’ordine. Lo spazio del presbiterio è definito nelle angolate da quattro semipilastri compositi polistili che sostengono la cupola sommitale. Cornici in stucco, dipinti e decorazioni che simulano l’utilizzo di marmi pregiati completano la decorazione delle pareti.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, dalle linee sobrie e regolari, sono caratterizzati nel settore inferiore dei fianchi longitudinali della navata dai volumi emergenti che contengono gli ambienti annessi al corpo edilizio principale (cappelle, battistero, ingresso) e dalle ampie finestrature rettangolari che si aprono nel settore superiore; il presbiterio è illuminato da un’apertura semicircolare presente sul prospetto meridionale; due finestre rettangolari si aprono nella parete absidale. I prospetti sono intonacati e tinteggiati, conclusi da una cornice sottogronda modanata a guscia semplice.
Campanile
Torre campanaria adiacente al fianco settentrionale del presbiterio. Pianta quadrangolare, fusto in pietre a vista di dimensioni irregolari. Sul lato ovest, all’interno di una specchiatura di forma quadrangolare, è inserito un orologio. Cella campanaria caratterizzata da un'apertura a tutto sesto per ciascun lato. Copertura metallica a cipolla.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle antiche balaustre e l’inserimento di un nuovo altare rivolto verso l’assemblea. Si conserva l'altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
coro e organo - aggiunta arredo (1990)
Realizzazione di una pedana lignea ai lati dell’altare maggiore pre-conciliare.
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