chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Desenzano del Garda Verona chiesa parrocchiale S. Maria Maddalena Parrocchia di Santa Maria Maddalena Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975); altare - aggiunta arredo (1965-1975) 1145 ante - 1145(origine e costruzione intero bene); 1585 - 1585(costruzione intero bene); 1611/12/06 - 1611/12/06(consacrazione intero bene); 1738 - 1881(costruzione cappelle del SS. Sacramento e di S. Angela Merici); 2008 - 2014(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria Maddalena
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Maddalena <Desenzano del Garda>
Altre denominazioni
S. Maria Maddalena
Autore (ruolo)
Rizzi, Gualtiero (restauro )
Ambito culturale (ruolo)
arte romanica (origini e costruzione)
architettura rinascimentale (costruzione )
architettura barocca (cappelle laterali, costruzione )
architettura contemporanea (restauro )
Notizie Storiche
1145 ante - 1145 (origine e costruzione intero bene)
L’esistenza della pieve di Desenzano è attestata sin dal 1145 (bolla di Papa Eugenio III: “curtem Disinciani cum castro et omnibus pertinenciis suis”).
1585 (costruzione intero bene)
Nel 1585 cominciarono i lavori di demolizione dell’antica pieve (fu mantenuta solo la torre campanaria) e di costruzione dell’attuale chiesa parrocchiale.
1611/12/06 (consacrazione intero bene)
Il nuovo edificio, appena completato, fu consacrato in data 6 dicembre 1611 dal vescovo di Verona Alberto Valier (1606-1630).
1738 - 1881 (costruzione cappelle del SS. Sacramento e di S. Angela Merici)
Le cappelle dedicate al SS. Sacramento e a S. Angela Merici (co-patrona del paese di Desenzano), furono aperte sul fianco settentrionale della chiesa rispettivamente nel 1738 e nel 1881.
2008 - 2014 (restauro intero bene)
Tra il 2008 ed il 2014 si registrano sostanziali interventi di carattere conservativo: restauro delle facciate, del campanile e del portale d’ingresso (2008-2009), restauro delle pareti interne e della volta del presbiterio (2010-2011) e restauro dell’organo e della cassa lignea di rivestimento (2011-2014). Progetti a firma dell’arch. Gualtiero Rizzi.
Descrizione
L’esistenza della pieve di Desenzano è attestata sin dal 1145 (bolla di Papa Eugenio III: “curtem Disinciani cum castro et omnibus pertinenciis suis”). La chiesa attuale fu edificata tra il 1585 ed il 1611.
Esternamente l’edificio si presenta con facciata di gusto barocco. Orientamento ad occidente. Torre campanaria addossata al fianco meridionale della chiesa. Impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate; la navata maggiore si prolunga con un profondo presbiterio a pianta rettangolare rialzato di tre gradini; lungo le pareti d’ambito delle navate laterali, a campate alterne, sono disposti l’altare di S. Nicola da Tolentino, l’altare della Madonna del Rosario e l’altare dei SS. Vincenzo, Benigno ed Atanasio sul lato settentrionale (navata sinistra) e, sul lato opposto, l’altare della Pace, l’altare di S. Antonio e l’altare di S. Giuseppe; alle cappelle della navata sinistra si interpongono gli ingressi alle cappelle maggiori di S. Angela Merici e del Santissimo. La navata centrale, coronata da un’alta trabeazione modanata con cornice decorata a metope e triglifi, è separata dalle navate minori da archeggiature a tutto sesto su pilastri dorici composti da rocchi in pietra; le navate minori sono ritmate da lesene poste in asse coi pilastri centrali; al centro della parete absidale è posta la pala d’altare raffigurante la santa patrona, opera del pittore veneziano Andrea Celesti (1637-1712). Lungo la navata maggiore si sviluppa una profonda volta a botte; le navate laterali sono coperte da una teoria di volte a crociera; il presbiterio è sovrastato da una volta a botte. Copertura a due falde, ad unica falda lungo le navate laterali, con travature lignee portanti e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata in quadrotte alternate in marmo rosso Verona e pietra bianca a corsi diagonali, con riquadrature in lastre di nembro rosato in corrispondenza delle navate minori.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico di tipo basilicale a tre navate con asse maggiore longitudinale, separate tra loro da due file di sei colonne; la navata maggiore si prolunga con un profondo presbiterio a pianta rettangolare, rialzato di tre gradini e con fondale piatto; le navate minori sono articolate in sette campate. Lungo le pareti d’ambito delle navate laterali, a campate alterne, sono disposti l’altare di S. Nicola da Tolentino, l’altare della Madonna del Rosario e l’altare dei SS. Vincenzo, Benigno ed Atanasio sul lato settentrionale (navata sinistra) e, sul lato opposto, l’altare della Pace, l’altare di S. Antonio e l’altare di S. Giuseppe; alle cappelle della navata sinistra si interpongono gli ingressi alle cappelle maggiori di S. Angela Merici e del Santissimo, ambienti caratterizzati da una propria autonomia spaziale ed architettonica. Sul fianco settentrionale della chiesa, in corrispondenza dell’ultima campata della navata sinistra, si colloca il locale della sacrestia. La torre campanaria si eleva addossata al fianco meridionale del presbiterio. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata; sono presenti due entrate laterali in corrispondenza di entrambe le navate minori. Lungo il fianco settentrionale della chiesa si sviluppa il complesso edilizio della casa canonica con le opere parrocchiali.
Facciata
Facciata in stile barocco rivolta ad occidente. Schema a due ordini raccordati da due volute laterali. Il registro inferiore, più ampio, è caratterizzato dalla presenza dell’elaborato portale realizzato nel 1699. Nel registro superiore due nicchie inquadrano centralmente una finestra di forma rettangolare. Chiude il prospetto il timpano leggermente aggettante.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante in pietrame misto legato con malta di calce, composte presumibilmente da conci di pietra calcarea locale, ciottoli e mattoni pieni in laterizio. Le strutture voltate e la sovrapposta copertura sono sostenute all’interno dell’aula dalle dodici colonne in pietra che separano le navate. Le strutture voltate sono controventate da tiranti metallici. I paramenti murari esterni ed interni si presentano intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
Lungo la navata maggiore si sviluppa una profonda volta a botte; le navate laterali sono coperte da una teoria di volte a crociera scandite da costolonature lisce; il presbiterio è sovrastato da un’ampia volta a botte. Le strutture voltate, con struttura in muratura, sono intonacate e tinteggiate verso l’intradosso e controventate da tiranti metallici.
Coperture
Copertura a due falde in corrispondenza della navata centrale e del presbiterio (con testata orientale a padiglione), con struttura portante composta da capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale e saette di controventatura; coperto ad unica falda lungo le navate minori sostenuto da falsi puntoni lignei in pendenza; orditura secondaria costituita da arcarecci e travetti con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula e del presbiterio è realizzata in quadrotte alternate in marmo rosso Verona e pietra bianca posate a corsi diagonali; la composizione geometrica delle campate che ritmano le navate minori è individuata a pavimento da riquadrature in lastre di nembro rosato; il piano del presbiterio è rialzato con tre gradini in pietra bianca.
Prospetti interni
L’ampio spazio interno della chiesa, articolato in tre navate, si caratterizza per un’armonica ed equilibrata composizione architettonica ed un sobrio apparato decorativo. La navata maggiore, il cui invaso è coronato da un’alta trabeazione modanata con cornice decorata a metope e triglifi che si sviluppa prolungandosi anche lungo le pareti del presbiterio, è separata dalle navate minori da ampie archeggiature a tutto sesto su massicci pilastri dorici composti da rocchi in pietra; le navate minori sono ritmate da lesene poste in asse coi pilastri centrali, che inquadrano le archeggiature in cui sono alloggiati gli altari minori; lungo le pareti della chiesa sono disposte pregevoli opere pittoriche; al centro della parete absidale è posta la pala d’altare raffigurante la santa patrona, opera del pittore veneziano Andrea Celesti (1637-1712). Lo spazio interno è pervaso da una soffusa illuminazione naturale. Le pareti sono intonacate e tinteggiate.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati, sono articolati lungo i fianchi longitudinali in due registri architettonici corrispondenti alla suddivisione interna delle navate: il settore inferiore, coronato da una cornice a metope e triglifi, è caratterizzato dai volumi emergenti delle cappelle laterali, con fronte a capanna compreso tra due lesene e concluso da un frontone sommitale; il settore superiore, con cornice sottogronda modanata a mensoline, è ritmato lungo il prospetto meridionale da lesene con capitello corinzio.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco meridionale della chiesa e parzialmente inglobata in essa. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto rivestito da un’intonacatura di colore beige chiaro. Cella campanaria tipicamente romanica, caratterizzata dall’apertura di una semplice monofora archiacuta per ciascuno dei quattro lati. Copertura a quattro falde in coppi di laterizio.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre e l’introduzione di un altare mobile rivolto verso l’assemblea; a lato dell’altare sono posti il pulpito ligneo, avanzato verso la navata, e la sede, di poco arretrata. Si conserva l’altare maggiore pre-conciliare con il tabernacolo.
altare - aggiunta arredo (1965-1975)
Altare mobile in legno intagliato e decorato rivolto verso l’assemblea, collocato sul piano del presbiterio in posizione avanzata verso la navata.