chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Cazzano di Tramigna
Verona
chiesa
sussidiaria
S. Pietro Apostolo
Parrocchia di San Giorgio Martire
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
nessuno
XII sec. - 1421(origini e costruzione intero bene); XVI sec. - XVI sec.(soprelevazione ed ampliamento intero bene); 1930 - 1933(restauro copertura); 1990 - 1990(restauro intero bene); 2002 - 2002(restauro affreschi esterni)
Chiesa di San Pietro Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Pietro Apostolo <Cazzano di Tramigna>
Altre denominazioni Chiesa di San Pietro in Briano
S. Pietro Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
architettura romanica (origini e costruzione)
architettura rinascimentale (soprelevazione ed ampliamento )
arte contemporanea (copertura, restauro)
architettura contemporanea (intero bene, restauro)
arte contemporanea (affreschi esterni, restauro)
Notizie Storiche

XII sec. - 1421 (origini e costruzione intero bene)

Nonostante la prima attestazione inerente la chiesa di S. Pietro in Briano sia del 1421, è accertato che l'edificio risalga almeno a due secoli prima, come lasciano intendere gli affreschi che decorano le sue pareti interne, dagli studiosi attribuiti al XII ed al XIII sec. (del Maestro Cicogna i primi, di un artista anonimo di scuola giottesca i secondi).

XVI sec.  (soprelevazione ed ampliamento intero bene)

Risalgono alla metà del XVI sec. alcuni interventi sull’edificio. L’originaria struttura a capriate lignee in questi anni venne eliminata e sostituita con una volta a padiglione, la cui struttura perimetrale, in seguito agli interventi di rifacimento novecenteschi, è tutt’ora visibile, e che ebbe come conseguenza una soprelevazione dell’edificio e della facciata, nella quale furono aperte due finestre strombate ed un oculo.

1930 - 1933 (restauro copertura)

In un momento imprecisato tra il 1930 ed il 1933 venne restaurato il tetto della chiesa con la demolizione della volta a padiglione cinquecentesca e la ricostruzione della struttura a capriate lignee a vista, come in origine, ma ad una quota più alta, l’attuale.

1990  (restauro intero bene)

Risale al 1990 l’intervento di restauro condotto dalla Soprintendenza sugli affreschi interni del XII e XIII sec, ed esterni, del XIII sec.

2002  (restauro affreschi esterni)

Del 2002 è l’intervento di restauro degli affreschi esterni lungo la parete meridionale (raffiguranti un grande S. Cristoforo, in verticale, i SS. Apollonia, Caterina, Margherita, Sebastiano, Bartolomeo, il profeta Giona e S. Pietro, datati al XIII sec.).
Descrizione

Nonostante la prima attestazione inerente la chiesa di S. Pietro in Briano sia del 1421, è accertato che l'edificio risalga almeno a due secoli prima, come lasciano intendere i numerosi affreschi che decorano le sue pareti interne, dagli studiosi attribuiti al XII ed al XIII sec. L’edificio, per tre secoli sede della Confraternita dei Disciplinati (dal XVI sec. agli inizi del XIX sec.), venne soprelevato e modificato nel corso del XVI sec. Frequenti i restauri e gli interventi conservativi attuati nel corso del XX sec., ma anche più recenti (2002), atti prevalentemente a preservare e valorizzare le decorazioni ad affresco esterne ed interne. L’edificio si presenta con facciata a capanna rivolta ad occidente. Campanile a vela posto al di sopra della falda di copertura meridionale. Impianto planimetrico ad unica aula di modeste dimensioni, con presbiterio rialzato di un gradino concluso con absidiola emergente semicircolare. Lo spazio interno è coperto dalla sovrapposta struttura di copertura a capanna con capriate lignee a vista e manto in coppi di laterizio; l’abside è chiusa da una semicalotta sferica in muratura. Lungo le pareti interne ed esterne si conservano pregevoli affreschi recentemente recuperati, collocabili tra la prima e la seconda metà del Trecento, tra cui notevole è il Ciclo della Passione, sulla parete meridionale, e la teoria dei Dodici Apostoli in controfacciata. La pavimentazione è realizzata in pianelle di cotto.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare di modeste dimensioni, con asse maggiore longitudinale concluso da un’absidiola emergente a sviluppo semicircolare e rialzata di un gradino. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata; è presente un’entrata laterale sul fianco meridionale dell’aula.
Facciata
Facciata a capanna molto semplice. Orientamento ad occidente. Al centro si apre il portale d’ingresso di forma rettangolare, inquadrato da due finestre strombate a sesto ribassato. Più in alto un oculo illumina l’interno dell’edificio.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante costituita da conci di pietra calcarea e puntuali elementi in cotto legati con malta di calce. Le ammorsature tra le pareti murarie sono rinforzate mediante staffature metalliche.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
La navata è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura a capanna con travature e capriate lignee a vista. Il vano absidale è chiuso da una semicalotta sferica in muratura, semplicemente intonacata e tinteggiata verso l’intradosso.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita da tre capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale; orditura secondaria composta da arcarecci e correntini con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è realizzata in pianelle di cotto posate a “spina di pesce”; al centro un sigillo tombale in pietra bianca. Il piano del presbiterio, rialzato con un gradino in pietra calcarea bianca, è pavimentato con mattoni in cotto a corsi paralleli.
Prospetti interni
Il modesto e raccolto spazio interno della chiesa, dalle linee sobrie ed equilibrate caratteristiche del romanico minore, presenta le pareti decorate con affreschi collocabili tra la prima e la seconda metà del Trecento, tra cui notevole è il Ciclo della Passione, sulla parete sud, e la teoria dei Dodici Apostoli che si svolge sulla controfacciata; una cornice modanata in stucco cinge in sommità l’invaso dell’aula segnando l’imposta di una preesistente struttura voltata. Un semplice arco trionfale a sesto lievemente ribassato inquadra l’absidiola con l’altare.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, semplici e lineari, presentano un rivestimento a rinzaffo che lascia in parte a vista la sottostante tessitura muraria in pietra; sul fianco meridionale, interamente intonacato, si conserva un ampio lacerto d’affresco articolato in un doppio registro in cui sono raffiguranti alcuni Santi.
Campanile
Campanile a vela edificato in mattoncini di laterizio, posto al di sopra della falda di copertura meridionale, all’altezza del presbiterio.
Adeguamento liturgico

nessuno
Contatta la diocesi