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beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Bovolone
Verona
chiesa
sussidiaria
S. Giovanni Battista
Parrocchia di San Giuseppe
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1998-2000)
V sec. - VI sec.(origini e costruzione intero bene); XII sec. - XII sec.(costruzione intero bene); XII sec. - XII sec.(trasferimento sede plebana carattere generale); XVI sec. - XVI sec.(restauro e rinnovamento intero bene); XVII sec. - XVII sec.(passaggio di proprietà carattere generale); XVIII sec. - XX sec.(altri usi carattere generale); 1974 - 1974(restauro e consolidamento intero bene); 1999 - 2002(restauro intero bene)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Bovolone>
Altre denominazioni Chiesa di San Giovanni Battista in Campagna
Pieve di San Giovanni in Campagna
Chiesa di San Giovanni Battista (in Campagna)
S. Giovanni Battista
Autore (ruolo)
Quirinali, Giampaolo (restauro )
Ambito culturale (ruolo)
architettura paleocristiana (origini e costruzione )
architettura romanica (costruzione)
architettura rinascimentale (restauro e rinnovamento)
architettura contemporanea (restauro )
architettura contemporanea (restauro )
Notizie Storiche

V sec.  - VI sec. (origini e costruzione intero bene)

Recentemente è stato ipotizzato che la chiesa ed il vicino battistero di S. Giovanni siano da identificare con la primitiva pieve del territorio di Bovolone, successivamente sostituita in tale funzione dalla chiesa dei SS. Fermo e Rustico in località Crosare (o Prato Castello). La loro fondazione risalirebbe al V o al VI sec. La prima citazione, seppure indiretta, proviene da un documento datato 24 giugno 813, conosciuto come “Pagina Firmitatis”, con il quale il vescovo di Verona Ratoldo concedeva ai canonici della cattedrale di Verona alcune rendite tra le quali la decima “de curtis idest Roverclaria, Bodolone, Corregio”.

XII sec.  (costruzione intero bene)

L'antica pieve fu ricostruita in forme romaniche e di minori dimensioni nel corso del XII sec. (forse in seguito al violento terremoto che colpì il nord Italia nel 1117). In questa fase l’edificio acquisì pianta a T (aula unica terminante con l’abside maggiore affiancata lateralmente da due aulette terminanti con altrettante absidiole). Negli stessi anni l’interno dell'edificio (in particolare le pareti absidali) fu impreziosito da una serie di decorazioni ad affresco.

XII sec.  (trasferimento sede plebana carattere generale)

Nel corso della prima metà del XII sec. la sede plebana fu trasferita dalla chiesa di S. Giovanni alla più comoda chiesa dei SS. Fermo e Rustico, situata all’interno del “castrum” di Bovolone.

XVI sec.  (restauro e rinnovamento intero bene)

Nel XVI sec. pieve e battistero di S. Giovanni in Bovolone furono concessi ai frati francescani minori (che li amministrarono fino alla metà del Seicento), con l'obbligo del restauro e della manutenzione. In tale periodo venne rifatto il tetto della chiesa, ricostruito l'arco principale della navata e l'abside di sinistra. Contestualmente fu riedificato il campanile e creato un nuovo ingresso per il battistero, dotato di una nuova copertura.

XVII sec.  (passaggio di proprietà carattere generale)

Dopo la dipartita dei frati, a metà del XVII sec., tutto il complesso tornò a pieno titolo ed uso alla Parrocchia di Bovolone.

XVIII sec. - XX sec. (altri usi carattere generale)

Sul finire del Settecento la chiesa fu trasformata in casa colonica. Nel catasto Napoleonico del 1816 compare come “casa da massaro con campanile”. Tale situazione di semi abbandono si protrasse fino agli anni Settanta del XX sec.

1974  (restauro e consolidamento intero bene)

Nel 1974 l’edificio fu restaurato con il consolidamento delle fondazioni, la pulitura delle pareti della chiesa e del campanile, ed il restauro degli affreschi interni del XIV sec.

1999 - 2002 (restauro intero bene)

Risale al triennio 1999-2002 un organico intervento di restauro interno ed esterno. Progetto a cura dell’arch. Giampaolo Quirinali.
Descrizione

La chiesa di S. Giovanni corrisponde alla primitiva pieve di Bovolone, successivamente sostituita in tale funzione dalla chiesa dei SS. Biagio, Fermo e Rustico in località Crosare. La prima citazione, seppure indiretta, proviene da un documento datato 24 giugno 813. Nel corso del XII sec. la sede plebana fu trasferita presso la più comoda chiesa dei SS. Fermo e Rustico, situata all’interno del castrum di Bovolone. Dal XVI sec. alla metà del XVII sec. la chiesa ed il vicino battistero furono amministrati dai frati Minori, che operarono numerosi interventi di restauro e di rinnovamento dell’edificio. Sul finire del Settecento la chiesa fu trasformata in casa colonica. Nel catasto Napoleonico del 1816 compare come “casa da massaro con campanile”. Tale situazione di semi abbandono si protrasse fino agli anni Settanta del XX sec., allorché l’edificio fu recuperato e restaurato. La chiesa si presenta con semplice facciata a capanna rivolta ad occidente. Torre campanaria addossata al fianco orientale del presbiterio. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare, con presbiterio absidato semicircolare rialzato di un gradino; lungo il fianco sinistro della chiesa si svolge una navata minore, anch’essa con terminazione absidata semicircolare. Lungo le pareti interne si conservano lacerti di intonaco con tracce di decorazioni ad affresco. L’aula è coperta dalla sovrapposta struttura di copertura a capanna con travature lignee e capriate a vista; manto in coppi di laterizio. La pavimentazione è realizzata in pianelle di cotto.
Pianta
La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, e presbiterio absidato emergente a sviluppo semicircolare, rialzato di un gradino e di ampiezza ridotta. Lungo il fianco sinistro della chiesa si svolge una navata minore, anch’essa con terminazione absidata semicircolare, adibita a museo ed in cui sono lasciati a vista scavi archeologici. L’ingresso principale si apre al centro della parete di facciata; è presente un’entrata laterale lungo il fianco meridionale dell’aula.
Facciata
Facciata a capanna edificata in ciottoli di fiume, mattoni di laterizio e materiale di reimpiego. Parziale rivestimento ad intonaco di calce. Orientamento ad occidente. Al centro si apre il portale d’ingresso. Sull’architrave dello stesso corre la seguente iscrizione: “CHRISTUS HERI HODIE ET SEMPER”. Più in alto un’ampia finestratura illumina l’interno dell’edificio.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto legato con malta di calce, composto da corsi in mattoni pieni di laterizio e ciottoli listati a “spina di pesce”; sono presenti conci in pietra calcarea e tufo; la parete absidale è interamente realizzata in mattoni di cotto a tessitura regolare. I paramenti murari esterni ed interni conservano lacerti d’intonaco.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’ambiente interno è coperto dalla sovrapposta struttura lignea di copertura con travature lignee, capriate e manto in tavelle di cotto a vista.
Coperture
Copertura a due falde con struttura portante costituita lungo la navata da capriate lignee a schema statico semplice con monaco centrale e saette di controventatura; copertura a padiglione a sviluppo semicircolare a chiusura del presbiterio, con travature portanti disposte radialmente; orditura secondaria composta da arcarecci e travetti con sovrapposte tavelle in cotto; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula e del presbiterio è realizzata in pianelle di cotto; il piano del presbiterio è rialzato con un gradino in pietra bianca.
Prospetti interni
L’interno della chiesa, sobrio ed equilibrato nelle linee e nelle proporzioni, con tessitura muraria a vista, conserva lungo le pareti interne lacerti di intonaco con tracce di decorazioni ad affresco; lungo la parete meridionale si aprono quattro finestrature, articolate su due registri; il presbiterio è illuminato da tre strette monofore.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, con paramento murario in buona parte a vista, presentano uno sviluppo geometrico semplice e regolare, e sono coronati da una sottile cornice in cotto; lungo la parete meridionale si aprono le finestrature che illuminano lo spazio interno, e l’entrata laterale; il fronte orientale è caratterizzato dal volume emergente dell’abside, a cui si affiancano la torre campanaria e l’absidiola minore della navata laterale.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco orientale della chiesa, incastonata tra l’abside maggiore ed un'absidiola laterale. Basamento a pianta quadrangolare. Fusto edificato in ciottoli di fiume, mattoni di laterizio e pietrame misto a vista. Cella campanaria caratterizzata dall’apertura di un’ampia monofora a tutto sesto per ciascuno dei quattro lati. Copertura a cuspide in laterizio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1998-2000)
Contestualmente all’intervento di restauro conservativo che ha interessato il complesso edilizio, si è introdotto un nuovo altare rivolto verso l’assemblea, secondo le prescrizioni dell’adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II.
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