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Gravina di Catania
Catania
chiesa
parrocchiale
S. PAOLO
Parrocchia di San Paolo
Pianta; Coperture; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Campanile
fonte battesimale - intervento strutturale (1997); ambone - intervento strutturale (1997); altare - intervento strutturale (1997)
XX - XX(costruzione campanile); 1970 - 1970(erezione canonica carattere generale); 1978 - 1989(costruzione intero bene); 1997 - 1997(completamento presbiterio)
Chiesa di San Paolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Paolo <Gravina di Catania>
Altre denominazioni S. PAOLO
Autore (ruolo)
Biondi, Pietro (progettista)
Lacagnina, Calogero (progettista)
Messina, Natale (progettista del campanile)
Mutu, Vasile (autore delle vetrate)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche

XX  (costruzione campanile)

Nell'ultimo decennio del secolo scorso, parroco di don Alfio Longhitano, venne abbattuto il pristino campanile, sorto pressoché contestualmente alla chiesa su progetto dell'ingegner Natale Messina, e riedificato nella forma attuale, che modifica l'originale progetto senza l'apporto dell'autore, soprattutto nel dimensionamento verticale e nella soluzione conclusiva.

1970  (erezione canonica carattere generale)

L'erezione canonica della parrocchia risale al 20.02.1970

1978 - 1989 (costruzione intero bene)

Eretta la parrocchia il 20 febbraio 1970 in un'area di forte urbanizzazione, la chiesa fu edificata su progetto degli ingegneri Pietro Biondi e Calogero Lacagnina, che ne diressero i lavori, a partire dal 1978, quando il 19 febbraio fu posta la prima pietra; la solenne inaugurazione avvenne il 17 febbraio 1989.

1997  (completamento presbiterio)

Alla sistemazione del non ancora adeguatamente arredato presbiterio provvide nel 1997 il parroco don Angelo Pietro Lello con un progetto, da lui stesso ideato unitamente al signor Alfio Cristaudo (parrocchiano) ed approvato dal competente organismo diocesano; l'intervento comprendeva la mensa, il tabernacolo, il coro e il pulpito nonché il fonte battesimale. Furono contestualmente eseguite le vetrate dal rumeno Vasile Mutu.
Descrizione

Facciata piana contenuta in larghezza ma caratterizzata da un accentuato verticalismo, cui fanno da organico pendent i due contigui lati della fabbrica, che si percepiscono come sua simmetrica dilatazione ed entro i quali si aprono specularmente gli ingressi. Spazio costruito a sensibile sviluppo longitudinale. Volumetria prismatica esagonale. Discosto dalla fabbrica e alla sua destra si erge nell¿antistante piazza il campanile.
Pianta
Schema planimetrico ad aula unica in forma di esagono irregolare e presbiterio rialzato.
Coperture
Un parabolide iperbolico in cemento solo coibentato si gonfia in guisa di rombo sullo spazio chiesastico, impennandosi verso l'alto nei due vertici attestati sulla diagonale maggiore (più alto quello presbiteriale) ed inarcandosi verso il basso nei due vertici restanti.
Scale
Due gradini di accesso al sagrato e quattro di accesso ai portali d'ingresso laterali in lastre di pietra lavica.
Pavimenti e pavimentazioni
Lastre di marmo: grigio chiaro venato nell'aula, con due interposte fasce di marmo grigio scuro a segnalazione della corsia centrale; grigio scuro venato nell'area presbiteriale. Lastre di pietra lavica sul sagrato.
Impianto strutturale
In cemento armato.
Campanile
Struttura in ferro a base triangolare, articolata in guisa di alto traliccio con copertura a scudo esagonale immediatamente al di sopra della campana più alta.
Adeguamento liturgico

fonte battesimale - intervento strutturale (1997)
Due setti incrociati di travertino bianco, che si ingrossano progressivamente alle estremità, accolgono il semisferico catino battesimale in pietra lavica.
ambone - intervento strutturale (1997)
Tre pannelli sorreggono il leggio: quello frontale, in pietra lavica, presenta un angelo in bassorilievo; i laterali sono in travertino bianco ed a quello di sinistra se ne accostano altri due aggettanti, della medesima materia ma di misure regolarmente ridotte.
altare - intervento strutturale (1997)
Due prismi in travertino bianco a base pentagonale si contrappongono in concomitanza dei lati più brevi a sorreggere una mensa di pietra lavica. Il tabernacolo bronzeo è inserito entro una teca quadrangolare in pietra lavica e cotto, posta al centro di una composizione di pennelli rettangolari di travertino bianco, che convergono (obliquamente rispetto alla parete sinistra del presbiterio, cui si accostano) i tre di sinistra aggettando con misure regolarmente ridotte e i due di destra sovrapposti non assialmente. Fa da pendent un'analoga soluzione decorativa sulla parete destra del presbiterio, con al centro una croce in pietra lavica e cotto.
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