chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Varapodio Oppido Mamertina - Palmi chiesa parrocchiale S. Stefano Parrocchia di Santo Stefano Facciata; Pianta; Strutture verticali; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture altare - aggiunta arredo (2009); cattedra - aggiunta arredo (1965 -1995) XVI - XX(preesistenze intero bene); 1926 - 1956(progettazione intero bene); 1957 - 1959(costruzione intero bene); 1959 - 1959(consacrazione carattere generale); 1991 - 1991(riparazione intero bene); 2003 - 2003(ristrutturazione tetto)
Chiesa di Santo Stefano
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santo Stefano <Varapodio>
Altre denominazioni
S. Stefano
Autore (ruolo)
Santelia, Giuseppe (progettazione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
XVI - XX (preesistenze intero bene)
La chiesa di S. Stefano, esistente già nel XVI secolo, divenne parrocchiale arcipretale nel 1613. Distrutta dal terremoto del 1783, fu ricostruita nel 1793. Nuovamente danneggiata dal terremoto del 1908, in attesa della costruzione dell'attuale edificio, nel 1911 fu edificata una chiesa-baracca, che rimase in funzione fino agli anni Cinquanta.
1926 - 1956 (progettazione intero bene)
Negli anni Venti del secolo scorso, furono redatti due progetti di ricostruzione della chiesa, uno a firma dell'ing. Ettore Baldanzi in data 28 maggio 1926, l'altro dell'ing. Carlo Bonetti dell'ufficio tecnico dell'Opera interdiocesana per la ricostruzione delle chiese in Calabria, datato 20 giugno 1929. Il primo venne abbandonato per l'opposizione del parroco protempore, don Pisani, a causa delle dimensioni della chiesa, giudicate troppo esigue, mentre il secondo, in stile barocco, non fu eseguito per mancanza di finanziamenti.
Finalmente, nel 1956, su interessamento del sacerdote, don Antonino De Masi, fu redatto e approvato un terzo progetto, quello definitivo, ad opera dall'arch. Giuseppe Santelia.
1957 - 1959 (costruzione intero bene)
Il 13 gennaio 1957, alla presenza delle Autorità civili e religiose, avvenne la posa della prima pietra, con cui si avviarono i lavori per la costruzione del nuovo edificio, i quali si conclusero due anni più tardi.
1959 (consacrazione carattere generale)
La chiesa fu aperta al culto il 16 luglio 1959, con solenne consacrazione di mons. Raspini, che già il 28 giugno aveva benedetto le campane, ricavate dalla fusione di quelle antiche.
1991 (riparazione intero bene)
Durante gli interventi di riparazione del 1991, sono stati rifatti gli intonaci interni ed esterni della chiesa e sono state impermeabilizzate le grondaie.
2003 (ristrutturazione tetto)
Le parti ammalorate del tetto sono state ristrutturate con un intervento specifico nel 2003.
Descrizione
La chiesa di Santo Stefano è un moderno edificio in cemento armato. Preceduta da un'ampia scalinata che conduce nel sagrato sopraelevato, la facciata si caratterizza, in basso, per l'atrio tripartito, mentre nella parte superiore, più stretta e arretrata, mostra un rosone. In pianta, la chiesa si sviluppa a tre navate di diversa altezza, transetto immisso e abside poligonale.
Facciata
La facciata presenta uno stile lineare ed è divisa in due parti. In quella inferiore si apre un atrio tripartito, attraverso cui si accede alla chiesa. La parte superiore, in posizione arretrata e di larghezza ridotta, ha come unico elemento decorativo un rosone.
Pianta
La chiesa ha pianta a croce latina con tre navate separate da pilastri. Un transetto immisso introduce all'area presbiterale sopraelevata su cinque gradini, la quale conserva le originali balaustre e ha un'abside poligonale.
Strutture verticali
Due file di pilastri rivestiti di marmo dividono le navate, di cui quelle laterali più basse, e reggono la muratura soprastante, nella quale si aprono alte finestre a tutto sesto, fonte di luce per la navata centrale. Nel transetto si erge il tiburio a base quadrata, interamente svuotato dalla successione di aperture a tutto sesto, mentre la zona absidale, più bassa, è delimitata da lesene, che ne rimarcano la struttura poligonale.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in marmo grigio, con camminamento centrale in marmo bianco arabescato delimitato da rifasci in marmo giallo.
Coperture
La chiesa è coperta da solai piani posti ad altezze diverse; nella navata centrale la copertura poggia su una doppia orditura di travi in calcestruzzo.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (2009)
E' stato aggiunto al centro del presbiterio un nuovo altare a mensa marmoreo, coerentemente con le direttive conciliari, senza che il vecchio altare sia stato rimosso.
cattedra - aggiunta arredo (1965 -1995)
La cattedra lignea, mobile, è posta sopraelevata dietro la mensa.