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Seminara
Oppido Mamertina - Palmi
chiesa
sussidiaria
S. Antonio
Parrocchia di Immacolata Concezione
Facciata; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Campanile
altare - aggiunta arredo (1980-2000)
XV - 1783 (preesistenze intero bene); 1783 - 1783 post(costruzione intero bene); 1908 - 1908 post(danneggiamento e riparazione intero bene); 2000 - 2000(recupero e risanamento statico intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio <Seminara>
Altre denominazioni S. Antonio
Autore (ruolo)
Martino, Paolo (progetto di recupero e direzione lavori)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione)
Notizie Storiche

XV - 1783  (preesistenze intero bene)

Sul luogo dell'odierno edificio esisteva, intorno al XV secolo, una chiesa sotto il titolo di Santa Maria del Soccorso, visitata nel 1535 dall'imperatore Carlo V e da mons. del Tufo nel 1586, mentre la primitiva chiesa di Sant'Antonio sorgeva in un altro sito e nel Seicento era di giuspatronato di Francesco Maria Ruffo, conte di Sinopoli e principe di Scilla. Entrambe furono distrutte dal terremoto del 1783.

1783  - 1783 post (costruzione intero bene)

La chiesa di Sant'Antonio fu costruita nell'attuale sito dopo il terremoto del 1783, utilizzando materiale proveniente dal Convento dei Francescani Minori, anch'esso distrutto dal sisma. Da questo convento proveniva pure la statua di Sant'Antonio di Padova, che fu posta nella nuova chiesa, determinandone il titolo.

1908  - 1908 post (danneggiamento e riparazione intero bene)

L'edificio venne riparato per i danni causati dal sisma del 1908. Sulla facciata venne posto un seicentesco Padreterno in tufo verde, proveniente anch'esso dall'antico Convento francescano.

2000  (recupero e risanamento statico intero bene)

La chiesa, nel 2000, è stata oggetto di un intervento di recupero e risanamento statico progettato dall'ing. Martino. Esso ha comportato il risanamento delle murature, il rifacimento del tetto, della sovrastruttura del campanile, degli intonaci, dei pavimenti e degli impianti, la tinteggiatura, la sostituzione degli infissi e il ripristino della facciata.
Descrizione

La Chiesa di Sant'Antonio, detta dei Pignatari, sorge nell'omonimo Borgo, fuori dell'abitato di Seminara, sul luogo di un'antica chiesa distrutta dal sisma del 1783, la quale, risalente probabilmente al XV secolo, era intitolata, però, alla Madonna del Soccorso. Si tratta di una chiesa rurale ricostruita verso la fine del XVIII secolo, riparata dopo il terremoto del 1908 e restaurata, infine, nel 2000. L'edificio presenta una pianta rettangolare, comprendente un'aula unica con breve presbiterio, la cui parete di fondo è dominata dall'altare maggiore, che reimpiega elementi settecenteschi, mentre la copertura è sorretta da capriate lignee a vista. La facciata, molto semplice, ospita un altorilievo raffigurante Dio Padre benedicente e vasi in ceramica seminarese. Due lapidi, fissate ai lati del portone, ricordano il recente restauro e l'ingresso dell'imperatore Carlo V nel 1535, di cui si conserva lo stemma imperiale in marmo, affisso sulla parete sinistra dell'aula. Sul lato destro della facciata si erge la torre campanaria.
Facciata
La facciata presenta un corpo centrale a capanna, leggermente arretrato e sopraelevato, dove si articolano, in asse col portone, una finestrella circolare e un oculo, quest'ultimo contenente un antico altorilievo con la figura di Dio Padre benedicente. Le ali laterali, a terminazione piana, presentano solamente delle nicchie con vasi in ceramica seminarese.
Pianta
L'edificio si sviluppa longitudinalmente in un'unica aula di forma rettangolare, senza elementi di separazione strutturali tra presbiterio e spazio riservato all'assemblea.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in piccole piastrelle di cotto disposte in diagonale.
Coperture
La chiesa presenta una copertura a capriate e travi lignee a vista. Tetto a due falde con manto in tegole portoghesi.
Campanile
Il campanile, adiacente al lato destro della facciata, è articolato con due aperture circolari e una a tutto sesto, in corrispondenza della cella campanaria; quest'ultima è rivestita in lamiere di rame ed è coperta da un tetto a quattro falde con manto in tegole canadesi.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980-2000)
Di fronte all'antico altare è stata aggiunta una piccola mensa lignea mobile.
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