chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Rizziconi Oppido Mamertina - Palmi chiesa parrocchiale San Teodoro Martire Parrocchia di San Teodoro Martire Facciata; Pianta; Strutture verticali; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Coperture; Campanile altare - aggiunta arredo (1965-1975); ambone - aggiunta arredo (1991 ca.); cattedra - aggiunta arredo (1991 ca.) 1784 - 1784(costruzione intero bene); 1798 - 1867 (parrocchialità carattere generale); 1838 - XIX(costruzione campanile); 1859 - 1881(ampliamento navate laterali); 1889 - 1889(costruzione altare della Madonna delle Grazie); 1919 - 1919(riparazione intero bene); 2000 - 2000(restauro intero bene); 2012 - 2013(restauro navata centrale)
Chiesa di San Teodoro Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Teodoro Martire <Rizziconi>
Autore (ruolo)
Martino, Paolo (restauro)
Pietropaolo, Tommaso (restauro)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione)
Notizie Storiche
1784 (costruzione intero bene)
La chiesa venne edificata l'anno dopo il terremoto del 1783 sullo stesso sito di quella distrutta, a cura del barone Antonino Cordopatri e dell'Arc. Aversa, da maestranze fatte venire da Monteleone (oggi Vibo Valentia).
1798 - 1867 (parrocchialità carattere generale)
Nel 1798, con bolla del Vescovo di Mileto, Mons. Capece Minutolo, la chiesa divenne Ricettizia e rimase tale fino al 1867, allorquando ritornò alla forma Parrocchiale.
1838 - XIX (costruzione campanile)
Verso la metà del XIX secolo venne costruito il campanile, con un lascito del defunto arc. Anastasi e il contributo del barone Francesco P. Cordopatri. L'opera non fu mai completata con la cupola prevista.
1859 - 1881 (ampliamento navate laterali)
L'edificio, fino al 1859, era a una sola navata; fu poi allargato, dall'arc. Greco e con l'obolo dei fedeli, aggiungendo le due navate laterali. Successivamente, con l'arc. Gangemi, esse vennero completate e soprattutto consolidate dal punto di vista statico, grazie all'arch. Francesco Santoro di Palmi. I quattro altari addossati alle pareti della navata centrale, che erano stati demoliti, furono ricostruiti, in quelle laterali: a destra gli altari della Madonna del Carmelo e di San Giuseppe, a sinistra quelli del Rosario e dell'Addolorata.
1889 (costruzione altare della Madonna delle Grazie)
All'epoca dell'arcipretura di don Domenico Gangemi, fu eretto, nel transetto destro, l'altare della Madonna delle Grazie. Esso fu realizzato dal maestro N. Valentino di Arena, a cura e spese del sig. Domenico Zumpani da Cittanova.
1919 (riparazione intero bene)
L'edificio, danneggiato dal sisma del 1908, fu riparato a cura dell'arc. Catananti. Fu necessario, peraltro, demolire e ricostruire alcune murature lesionate, come quella del fronte, e la messa in opera di catene in ferro.
2000 (restauro intero bene)
L'intervento di restauro, curato dall'ing. Martino e dall'arch. Pietropaolo, ha interessato gli stucchi, gli altari, gli infissi, il soffitto, i portali, il pavimento e la cantoria.
2012 - 2013 (restauro navata centrale)
Oggetto dell'intervento di restauro, eseguito dalla dott.ssa Guarisco, sono state le pitture murali che decorano la parte alta della navata.
Descrizione
Ricostruita sullo stesso sito dopo il terremoto del 1783, la chiesa di San Teodoro Martire si affaccia col prospetto nord su Piazza Vittorio Emanuele II, a cui è collegata da una gradinata. Originariamente a navata unica, fu portata a tre nel corso del XIX secolo e in seguito abbellita con una ricca decorazione in stucchi e dipinti, realizzata tra '800 e '900.
La facciata, con tre ingressi e frontone triangolare conclusivo, conserva il portale lapideo del 1709 e mostra, in una nicchia, la statua dell'Immacolata, posta nel 1945. Una cupola su pennacchi s'innalza sopra la crociera, mentre le navate e il presbiterio sono coperte da un bel soffitto a finti cassettoni. Il campanile, a cui si accede dal braccio sinistro del transetto, custodisce campane dei secoli XVIII e XIX.
Facciata
La facciata della chiesa, a triplice scansione con tre ingressi, rispecchia la partizione interna delle navate ed è caratterizzata da un portale centrale lapideo. Questo è composto da una coppia di colonne ioniche sorreggenti un'alta trabeazione con timpano spezzato, mentre quelli laterali sono sormontati da finestroni a lunetta. In asse con il portale, è una nicchia a sesto acuto con l'Immacolata, unico ornamento dell'ordine superiore, che si sviluppa solo nella parte centrale ed è concluso da un frontone triangolare, dotato di orologio, sul cui vertice è posto un minuscolo campanile.
Pianta
L'interno, a croce latina, è diviso in tre navate da un serto murario, dove sono ricavate delle aperture di collegamento. Dal transetto, più corto rispetto alle navate laterali, si accede a destra alla sacrestia, a sinistra al campanile.
Il presbiterio ha pianta rettangolare ed è sopraelevato di tre gradini. Tra i due altari delle navate minori si aprono gli ingressi secondari.
Strutture verticali
Due archi a tutto sesto, ricavati nel muro, separano le navate, mentre lesene composite scandiscono quella centrale, sopra le quali corre una trabeazione. Nel cleristorio si aprono finestre rettangolari, così come nel presbiterio, sopra l'altare maggiore.
La cantoria lignea, addossata alla controfacciata, ha sezione mistilinea e poggia su colonne composite.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in quadri di marmo venato bianco, grigio chiaro e grigio scuro disposti a scacchiera. Nella navata principale e nel transetto, strisce di colore contrastante formano disegni romboidali.
Elementi decorativi
Dipinti di soggetto biblico e devozionale, inseriti in cornici di gesso, ornano le pareti della navata centrale; sul parapetto della cantoria sono raffigurati Angeli musici e Santa Cecilia. Una decorazione in stucco con motivi vegetali e volute, finti rilievi, testine alate, la raffigurazione degli Evangelisti (nei pennacchi) e dei SS. Pietro e Paolo, (nell'arco trionafale) interessa la chiesa, eccetto le navate laterali, dove sono decorati solo gli altari.
Coperture
Le navate presentano una copertura piana, data da un controffitto a finti cassettoni. Una cupola retta da un tamburo ottagonale impostato su pennacchi, copre la crociera. Il presbiterio e il transetto sono voltati a botte. Tetto a due falde per la navata centrale e a una per quelle laterali, con manto di copertura in coppi.
Campanile
Il campanile si trova sul lato sinistro dell'edificio, adiacente al presbiterio, e vi si accede dal transetto.
A pianta quadrata, è diviso in due ordini, di cui l’ultimo, corrispondente alla cella campanaria e coperto a tetto, presenta delle aperture centinate.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1965-1975)
Nel rispetto delle direttive conciliari, era stata aggiunta una mensa lignea mobile al centro del presbiterio, la quale nel 1991 è stata sostituita da una nuova. Nella parete di fondo si conserva l'antico altare marmoreo.
ambone - aggiunta arredo (1991 ca.)
Un ambone ligneo è sul lato sinistro del presbiterio.
cattedra - aggiunta arredo (1991 ca.)
Una cattedra lignea mobile è posta tra il vecchio altare e quello nuovo.