chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Cinquefrondi Oppido Mamertina - Palmi chiesa sussidiaria Maria Santissima del Carmine Parrocchia di San Michele Arcangelo Facciata; Pianta; Strutture verticali; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Coperture altare - aggiunta arredo (1970-1975) XIX - XIX(ampliamento intero bene); 1843 - 1843(citazione carattere generale); 1908 - 1938 circa(danneggiamento e riparazione intero bene ); 1960 ante - 1960(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di Maria Santissima del Carmine
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Maria Santissima del Carmine <Cinquefrondi>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione)
Notizie Storiche
XIX (ampliamento intero bene)
La chiesa, originariamente nata come cappella di San Sebastiano, nel XIX secolo fu ampliata e dedicata alla Madonna dal canonico Michele Panetta.
1843 (citazione carattere generale)
La chiesa viene citata per la prima volta sotto il titolo di Maria SS. del Carmine nei verbali della visita del canonico B. Bruzzese, effettuata il primo luglio 1843.
1908 - 1938 circa (danneggiamento e riparazione intero bene )
Danneggiato dal terrermoto del 1908 (in particolare crollarono la torre sinistra e la copertura di quella destra), l'edificio venne poi riparato, sostituendo le finestre sopra i portali della facciata con rosoni.
1960 ante - 1960 (ristrutturazione intero bene)
Nella seconda metà del XX secolo la chiesa è stata oggetto di un intervento di ristrutturazione. L'interno è stato completato con la decorazione pittorica di Domenico Mazzullo.
Descrizione
La chiesa di Maria SS. del Carmine, sede dell'omonima Confraternita fondata nel 1771, sorge sul luogo di una preesistente cappella dedicata a San Sebastiano, al quale è dedicata la tela raffigurante il martirio del Santo, posta sul soffitto della navata destra.
I tre ingressi del prospetto principale, concluso da un frontone mistilineo e decorato da rosoni e rilievi, si affacciano su via Vittorio Emanuele III. Ai lati della facciata è una coppia di campanili coperti da cupolette.
L'interno dell'edificio, a tre navate, è arricchito da decorazioni in stucco e da dipinti. Esso conserva, inoltre, un crocefisso ligneo del XVII secolo e altre opere d'arte.
Facciata
Colonne tuscaniche binate, poggianti su un alto basamento, sostengono un frontone mistilineo spezzato e coronato da statua. Il portone centrale è inquadrato da un portale con colonne composite e frontone mistilineo con monogramma mariano, mentre quelli laterali sono ornati da rilievi. Tutte e tre sono sormontati da un rosone.
Ai lati si ergono due torri campanarie gemelle a sezione quadrata coperte da cupola con lanternino, i cui angoli, definiti da lesene composite, sono coronati da pinnacoli. Su ogni faccia, dall'andamento leggermente convesso, sono delle aperture arcuate a tutto sesto.
Pianta
Pianta a croce latina con tre navate e transetto non sporgente sopraelevato; presbiterio a pianta rettangolare, rialzato di tre gradini e separato da balaustre.
Strutture verticali
Archi a tutto sesto, poggianti su pilastri con lesene composite addossate, separano le navate e reggono la trabeazione che conclude il livello inferiore di quella principale. In quello superiore, articolato da semplici paraste, si sviluppa una fila di finestre arcuate a sesto acuto. Altre finestre, di forma circolare, si aprono nel tamburo esagonale. Addossata alla controfacciata, la cantoria poggia su due pilastri, formando, nella zona sottostante, una sorta di vestibolo tripartito.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in lastre di marmo disposte in diagonale; nella fascia di camminamento centrale lastre di colori differenti creano dei motivi a losanghe.
Elementi decorativi
Motivi vegetali e volute, in stucco e oro, ornano il fegio della trabeazione, retta da lesene composite dipinte a finto marmo, gli intradossi degli archi, le cupolette delle navate laterali e il parapetto della cantoria, dove si aggiungono simboli musicali.
I pennacchi, l'arco trionfale e il soffitto della navata centrale e del presbiterio sono decorati da dipinti, tra cui la Vergine del Carmelo e i Quattro Evangelisti, opera del pittore Domenico Mazzullo. Falsi lacunari decorano la cupola centrale.
Coperture
La navata centrale e il presbiterio hanno una copertura piana. Sulla crociera s'innalza una cupola esagonale, impostata su un tamburo, poggiante su pennacchi e archi a tutto sesto.
Le navate laterali presentano una successione di cupolette su pennacchi.
Una parte del tetto ha manto di copertura in lamiere, l'altra parte in coppi.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970-1975)
E' stato aggiunto al centro del presbiterio un nuovo altare a mensa coerentemente con le direttive conciliari, senza però rimuovere l'antico altare.