chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Gavorrano
Grosseto
chiesa
parrocchiale
Sant'Egidio
Parrocchia di Sant' Egidio
Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta; Campanile; Fondazioni; Struttura; Impianto strutturale; Elementi decorativi; Preesistenze
altare - intervento strutturale (1990); ambone - intervento strutturale (1990); presbiterio - intervento strutturale (1990)
1288 - 1288(menzione intero bene ); XV - XVII(menzione intero bene); 1860 - 1860(riedificazione intero bene); 1936 - 1936(restauro intero bene); 1949 - 1949(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Egidio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Egidio <Gavorrano>
Altre denominazioni Chiesa dei Santi Giusto ed Egidio
Ambito culturale (ruolo)
romanico (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1288  (menzione intero bene )

La chiesa di Sant'Egidio è probabilmente da identificare con quella che appare intitolata a S.Gilio in un atto del 1288.

XV - XVII (menzione intero bene)

Appare più volte nominata negli inventari senesi del XV secolo che ci aiutano a collocarla presso la porta omonima di Sant'Egidio.

1860  (riedificazione intero bene)

Edificazione del quarto arco ogivale probabilmente contestualmente ai lavori che avanzarono di 4.50 metri la facciata.

1936  (restauro intero bene)

Durante i lavori di restauro dell'inizio del Novecento furono demoliti gli altari in stucco, tinteggiate a fasce policrome le arcate, realizzate alcune finestre e scrostato l'intonaco del muro esterno.

1949  (restauro intero bene)

Nel dopoguerra venne ricostruita la facciata in laterizio con un restauro in stile, la precedente facciata risaliva al XVII secolo con loggia per orchestra e portale con carattere timidamente barocco.
Descrizione

La chiesa di Sant'Egidio è probabilmente da identificare con quella che appare intitolata a S.Gilio in un atto del 1288. Appare più volte nominata negli inventari senesi del XV secolo che ci aiutano a collocarla presso la porta omonima di Sant'Egidio. La chiesa ottenne la dignità plebana nel 1676 in conseguenza del degrado della pieve di San Giusto come attesta la Visita di Bartolomeo Gherardini. L’attuale chiesa, in stile romanico con l’aggiunta successiva di elementi barocchi è una struttura ad aula con abside retto, tetto a capanna in laterizio sorretto da capriate a vista e archi a sesto acuto ribassati. Sul lato destro dell’edificio si individuano cinque monofore strombate, delle quali solo le centrali sono originarie, le altre furono realizzate durante i lavori del 1936, oltre ad una piccola porta ad arco tondo tamponata: probabilmente resto dell’antica pieve San Giusto databile al XV secolo realizzata in conci di alberese e pietra arenaria. Sulla parte sinistra nella seconda e terza campata sono presenti invece delle merlature ad oggi intonacate. Nel 1860 è stato edificato il quarto arco ogivale probabilmente contestualmente ai lavori che avanzarono di 4.50 metri la facciata. Nel corso del tempo la chiesa è stata oggetto di interventi di restauro che hanno comportato la demolizione degli altari in stucco, la riapertura delle monofore strombate e la tinteggiatura delle arcate con fasce policrome. Durante il dopoguerra, nel 1949, è stata ricostruita la facciata in laterizio con archetti pensili di coronamento e bifora attraverso un restauro in stile, la precedente risaliva al XVII secolo ed era costituita da una loggia per orchestra e portale con carattere timidamente barocco.
Coperture
Tetto a doppio spiovente con tavelle tinteggiate, orditura primaria e secondaria in legno tinteggiato, il tutto sorretto da capriate a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mezzane di cotto con inserimento di fasce in travertino.
Pianta
La chiesa ha un impianto semplice ad aula unica concluso da abside retta coperta a volta. La navata è suddivisa in cinque campate da archi ribassati a sesto acuto.
Campanile
La torre campanaria in mattoni, risalente al XV secolo, sovrasta l'antica porta del paese. In sommità alla cella, inquadrata da quattro monofore, si individuano alcune cornici in cotto e archetti pensili mentre le merlature sono di epoca successiva.
Fondazioni
Fondazioni in muratura continua.
Struttura
Strutture portanti verticali in muratura faccia vista, mentre la copertura in travi e travetti con mezzane è sorretta da capriate lignee e archi a sesto acuto ribassati.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è in muratura continua che sorregge il tetto a due falde con capriate e la volta dell'abside.
Elementi decorativi
L'interno della chiesa si presenta semplice con pareti intonacate sulle quali trovano posto, in prossimità del presbiterio, due altari tardobarocchi in stucco e gesso. Esternamente sul fronte principale si individua, al di sopra del portale di accesso, una bifora con vetrate decorate.
Preesistenze
Sul lato destro dell'edificio si individuano cinque monofore strombate, si cui solo le centrali sono originali, e una piccola porta ad arco tondo tamponata, probabilmente resto dell'antica pieve di San Giusto databile al XV secolo realizzata in conci di alberese e pietra arenaria.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1990)
L'altare è stato realizzato con mensa in travertino su quattro colonnine dello stesso materiale e posto in posizione più avanzata verso l'aula, mantenendo il dossale nella posizione originaria.
ambone - intervento strutturale (1990)
L'ambone in travertino, realizzato con materiali di riuso, è posto sopra la balaustra ricollocata in posizione più avanzata a delimitare l'area presbiterale.
presbiterio - intervento strutturale (1990)
Intervento strutturale sul presbiterio con modifica dei livelli originari e avanzamento verso l'aula per la collocazione dell'altare adeguato.
Contatta la diocesi