chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Boccheggiano Montieri Grosseto chiesa parrocchiale S. Bartolomeo Ap. Parrocchia di San Bartolomeo apostolo Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Campanile; Pianta; Struttura; Fondazioni; Impianto strutturale; Elementi decorativi; Preesistenze altare - intervento strutturale (1990); ambone - intervento strutturale (1990); cattedra - aggiunta arredo (1990); presbiterio - intervento strutturale (1990) XI - XII(costruzione intero bene ); 1586 - 1586(demolizione intero bene); XIX - XIX(realizzazione coro); 1827 - 1835(restauro intero bene); 1864 - 1864(restauro intero bene); 1984 - 1985(restauro intero bene); 1990 - 1990(ricostruzione campanile)
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo <Boccheggiano, Montieri>
Altre denominazioni
S. Bartolomeo Ap.
Ambito culturale (ruolo)
architettura medievale (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
XI - XII (costruzione intero bene )
Il primitivo impianto di una chiesa pievana è databile tra la fine dell’ XI ed il pieno XII secolo. La chiesa che dovette nascere col castello offre oggi pochi elementi del romanico originario.
1586 (demolizione intero bene)
Nel 1586 un fulmine cadde sul campanile provocando ingenti danni. Fu necessario un importante intervento di restauro che durò a lungo.
XIX (realizzazione coro)
In prossimità dell’ingresso è stato realizzato nel XIX secolo il coro ligneo di
bottega toscana.
1827 - 1835 (restauro intero bene)
Nel 1827 vengono sostenute spese di restauro eseguite alla porta e alle finestre, nel 1828 e 1829 vengono eseguiti restauri al campanile, nell'anno successivo restauri alla porta e al tetto della sacristia. Ancora una volta, nel 1834, vengono accomodati i vetri delle finestre e infine nel 1835 vengono eseguiti restauri alla chiesa.
1864 (restauro intero bene)
Nel 1864 sappiamo che la chiesa fu restaurata dall'ingegner Sebastiano Benini il
quale realizzò anche il campanile.
1984 - 1985 (restauro intero bene)
Il 18 marzo del 1984 un fulmine durante la notte si abbatté sul campanile,
distruggendolo e travolgendo anche la copertura della chiesa.
I lavori di restauro consistettero nello sgombro delle macerie, nella demolizione
del tetto danneggiato, nella spicconatura di intonaci e demolizione del tetto
danneggiato, nella ricostruzione del tetto limitatamente alla zona dell’abside e
nella revisione generale del tetto della canonica.
Ulteriori interventi hanno interessato l'edificio quali la realizzazione del cordolo armato in calcestruzzo lungo tutto il perimetro sommitale, scavo a sezione obbligata per rifacimento di pavimento in cotto, intonaci interni tirati alla mestola, impianto elettrico e predisposizione per impianto termico.
I lavori terminarono il 10 settembre 1985.
1990 (ricostruzione campanile)
Nel 1990 fu ricostruito il campanile, distrutto da un fulmine, introducendo un rinforzo strutturale in c.a. rivestito in muratura intonacata in una tonalità grigio calda.
Descrizione
La chiesa, che dovette nascere col castello, offre oggi pochi elementi del romanico originario. Il primitivo impianto di una chiesa pievana è databile tra la fine dell’ XI ed il
pieno XII secolo. La chiesa oggi dedicata a San Bartolomeo apostolo, è ubicata nella parte più alta dell’incastellamento e fu realizzata probabilmente utilizzando ed inglobando parti preesistenti del castello. La varietà dei paramenti murari, visibili sulle murature esterne, testimoniano i successivi rimaneggiamenti avvenuti in seguito a crolli ed anche ad ampliamenti che si sono succeduti nel tempo. Nel 1864 sappiamo che la chiesa fu restaurata dall'ingegner Sebastiano Benini il quale realizzò anche il campanile.
La costruzione si presenta con una modesta facciata intonacata sulla quale si colloca un portale in legno a due ante decorate con motivi geometrici.
L’ingresso, posto sul lato nord all'inizio del vicolo Agostini, è filtrato da una bussola in legno di recente realizzazione. Di fronte a questo si trova una piccola “abside” ricavata all'interno di una antica torre che faceva parte del sistema fortificato del borgo quattrocentesco.
Dall'ingresso si accede lateralmente alla navata. La costruzione è composta da un’unica volumetria con tetto a due falde e il volume della sacristia più basso aggiunto negli anni Trenta e campanile.
L’interno, a navata unica, oggi ha copertura a vista con orditura principale e secondaria in legno e mezzane in cotto ed è completamente intonacata senza alcun elemento di ornato. Alla metà della navata si trovano due altari laterali. In prossimità dell’ingresso è stata realizzata, nel XVII secolo, l’acquasantiera in marmo bianco mentre nel XIX secolo il coro ligneo di bottega toscana.
Nel 1990 l’architetto Stefano Santini riceve l’incarico di completare il restauro della
chiesa con la progettazione dei poli liturgici. Vengono così realizzati un nuovo altare un nuovo ambone e una nuova sede.
Coperture
Il tetto è a due falde con manto di copertura realizzato in coppi ed embrici, sorretto da un’orditura principale in legno di castagno (capriate e travi), da un’orditura secondaria in travetti anch'essi in legno di castagno, e da mezzane in laterizio.
Il tetto è stato completamente rifatto, per la parte strutturale, nel 1984 in seguito al crollo del campanile sulla chiesa.
Pavimenti e pavimentazioni
All'interno la pavimentazione dell’aula e dell’area presbiterale è in piastrelle di cotto formato quadrato posato in diagonale, e realizzato nel 1985.
Campanile
La torre campanaria è stata ricostruita nel 1990 a seguito di un fulmine.
La struttura fu realizzata riproducendo le linee architettoniche del campanile distrutto introducendo un rinforzo strutturale in c.a. rivestito in muratura intonacata in una tonalità grigio calda.
Pianta
La chiesa è a navata unica alla metà della quale si trovano due altari laterali.
In prossimità dell’ingresso è stato realizzato nel XIX secolo il coro ligneo di bottega toscana. L’ingresso è filtrato da una bussola in legno di colore chiaro e di recente
realizzazione. Di fronte all'ingresso si trova una piccola “abside” ricavata all'interno di una antica torre che faceva parte del sistema fortificato del borgo quattrocentesco.
Struttura
Le strutture portanti verticali sono in muratura di pietra mista a mattoni in laterizio: completamente intonacate sia all'interno della chiesa che all'esterno sulla facciata principale e nell'area adiacente al campanile. Il solaio di copertura è a due falde realizzato con orditura principale, capriate e travi, in legno di castagno e con un'orditura secondaria in travetti anch'essi di castagno e con mezzane in laterizio.
Fondazioni
Fondazioni in muratura continua.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è in muratura continua che sorregge il tetto a due falde con capriate e la volta a botte dell'abside.
Elementi decorativi
All'interno sono presenti recenti decorazioni parietali effettuate da mano inesperta e di scarso
valore artistico.
Preesistenze
La chiesa fu realizzata probabilmente utilizzando ed inglobando parti preesistenti del castello, come testimoniano due strutture, una circolare e l’altra più regolare poste sul lato orientale della chiesa.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1990)
Il nuovo altare viene realizzato, su progetto dell'architetto Stefano Santini, recuperando la mensa del vecchio altare e collocandola su due supporti costituiti da struttura muraria in travertino recuperato, squadrato e sabbiato.
ambone - intervento strutturale (1990)
L’ambone viene realizzato, su progetto dell'architetto Stefano Santini, in pietra e con leggio in legno.
cattedra - aggiunta arredo (1990)
La nuova sede è realizzata, su progetto dell'architetto Stefano Santini, in legno e cuoio.
presbiterio - intervento strutturale (1990)
il presbiterio viene ampliato su progetto dell'architetto Stefano Santini per ospitare i nuovi poli liturgici.