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Siderno
Locri - Gerace
chiesa
parrocchiale
S. Maria dell'Arco
Parrocchia di Santa Maria dell'Arco
Facciata; Scale; Esterno; Pianta; Interni; Impianto planivolumetrico; Coperture; Campanile; Arredi
altare - aggiunta arredo (2021); ambone - aggiunta arredo (2021)
XVII - XIX(storia intero bene); 1786 - XIX(storia carattere generale); 1908 - XX(costruzione intero bene); 1908 - 1932(costruzuione intero bene); 1932 - 1932(apertura al culto intero bene); 1996 - 1997(rifacimento prospetti e campanile); 2009 - 2009(riparazione navata laterale); 2016 - 2017(restauro facciata); 2018 - 2021(restauro e rifacimento intero bene)
Chiesa di Santa Maria dell'Arco
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria dell'Arco <Siderno>
Altre denominazioni S. Maria dell'Arco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione)
Notizie Storiche

XVII - XIX (storia intero bene)

La chiesa parrocchiale di “Santa Maria dell’Arco” in Siderno Marina fonda la propria origine nella più antica chiesa omonima di Siderno Superiore realizzata alla fine del XVI secolo, voluta e dotata dall'Ecc.ma Principessa Spinelli di Gerace, ed eretta a parrocchia nel 1600 dal Vescovo Mattei.

1786 - XIX (storia carattere generale)

Successivamente al 1783, anno in cui un terribile terremoto colpì la Calabria, i cittadini di Siderno Superiore, circondati dalla distruzione delle loro case e vista l’impossibilità e la pericolosità di ricostruire ciò che l’evento sismico aveva devastato, decisero di stabilirsi nella Marina. Visto il notevole aumento della popolazione ed i crescenti bisogno, per volere di Padre Samuele e del Sacerdote e filosofo Paolo Romeo da Siderno su progetto dell’architetto Angelo Paonessa nel 1858, nel rione Santa Caterina fu costruita una chiesa a cui fu dato il titolo di Santa Maria del Carmine.

1908 - XX (costruzione intero bene)

Nel 1908 un altro grave terremoto batté la Calabria così per volontà del Vescovo di Gerace Del Rio con bolla del 26/27 febbraio 1909 il beneficio parrocchiale della chiesa di Santa Maria dell’Arco di Siderno Superiore venne trasferito alla chiesa di Santa Maria del Carmine a Siderno Marina che divenne così la nuova parrocchia di Santa Maria dell’Arco della Marina di Siderno; probabilmente la vecchia chiesa della Madonna del Carmine aveva subito gravi danni con il terremoto del 1908 e così la nuova parrocchia fu collocata nell’attuale chiesa di Santa Maria dell’Arco che , inizialmente funzionò post terremoto 1908, in un padiglione in legno, installato dove oggi sorge l’attuale chiesa, messo a disposizione da Papa Pio X.

1908 - 1932 (costruzuione intero bene)

La costruzione della nuova chiesa fu avviata subito dopo il 1908, l’edificio dotato di una struttura in cemento armato, fu completato tra il 1932.

1932  (apertura al culto intero bene)

Il 28 ottobre 1932 la chiesa di Santa Maria dell'Arco di Siderno marina, fu aperta la culto.

1996 - 1997 (rifacimento prospetti e campanile)

La chiesa è stata sottoposta ad un intervento di manutenzione straordinaria eseguito tra il 1996 e il 1997 anno in cui sono stati ultimati i lavori di rifacimento dei prospetti e del campanile come da progetto esecutivo redatto in data 6 ottobre 1995 dal geom. Domenico Fedele, e autorizzato dall’ Ufficio Tecnico del Comune di Siderno.

2009  (riparazione navata laterale)

Nell’ottobre del 2009 è stato eseguito l’intervento di riparazione della copertura della navata laterale destra.

2016 - 2017 (restauro facciata)

Dal 2016 al 2017 a chiesa di Santa Maria dell’Arco è stata sottoposta ad un intervento di restauro conservativo che ha riguardato esclusivamente la facciata principale. L’intervento approvato dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Calabria, ha previsto un complesso progetto di restauro conservativo che ha è consistito nel restauro degli elementi decorativi della facciata (cornici marcapiani, mostre di finestre, timpano, è stata prevista anche la riproduzione con la tecnica del calco diretto dell’elemento decorativo floreale collocato sulla facciata) con bonifica delle parti ammalorate ed integrazione plastica di parti mancanti del modellato; nel rifacimento dell’intonaco esterno con malta a base di calce idraulica naturale per composizione granulometrica e colorazione similare all’intonaco originario esistente.

2018 - 2021 (restauro e rifacimento intero bene)

Dal 2018 al 2021 è stato effettuato un complesso intervento di restauro e risanamento conservativo dell’intero edificio di culto. Nello specifico sono stati effettuati il restaurarti i prospetti esterni della chiesa, il rifacimento del manto di copertura, la sostituzione del controsoffitto esistente in cartongesso, il risanamento di pilastri e murature interne mediante rimozione della zoccolatura in marmo. Il progetto conservativo porta la firma dell’Architetto Lucia Saccà.
Descrizione

L’attuale chiesa di Santa Maria dell’Arco sorge al centro dell’agglomerato urbano di Siderno Marina denominato rione Santa Caterina affacciandosi con il prospetto principale su Corso V. Emanuele (Strada Statale 106) angolo via Pola. La chiesa prende anche il nome di Chiesa di Santa Caterina, dal nome del rione in cui sorge. Progettata con ossatura in cemento armato secondo le vigenti norme tecniche, non presenta l’abside in quanto la collocazione all’epoca di costruzione impose l’addossamento della chiesa alle case esistenti. Lateralmente a sinistra è collocata una sacrestia con l’ufficio del parroco. L’architettura dell’edificio si è ispirata a un primo rinascimento la cui semplicità ben si concilia con i criteri di parsimonia e di economia imposti dalle disposizioni governative dell’epoca.
Facciata
La chiesa presenta una pianta rettangolare con tre navate, una maggiore centrale e due minori laterali; ripartite ciascuna in quattro campate da sei pilastri a base quadrata. Il presbiterio è sopraelevato rispetto alla navata con un’altezza pari a due gradini.
Scale
Esternamente, in corrispondenza dell’ingresso principale, vi è una rampa di scale costituita da otto alzate e nove gradini in graniglia di cemento. A lato dei gradini, è collocata una rampa per disabili realizzata per coprire un dislivello complessivo di circa 1,20 m
Esterno
Sul prospetto laterale, prospiciente via Pola si legge chiaramente la composizione dei tre diversi corpi di fabbrica: la chiesa, il corpo scala - campanile e la sacrestia - ufficio del parroco. I prospetti presentano tinteggiatura color ocra per le parti aggettanti e tonalità sul giallo chiaro per le superficie rimanenti.
Pianta
La chiesa presenta una pianta rettangolare con tre navate, una maggiore centrale e due minori laterali; ripartite ciascuna in quattro campate da sei pilastri a base quadrata. Il presbiterio è sopraelevato rispetto alla navata con un’altezza pari a due gradini.
Interni
Dietro la tavola santa, la parete si presenta liscia scarna di decorazioni in rilievo, mentre un mosaico raffigurante la Madonna con l’arcobaleno domina la visione prospettica dell’interno della chiesa. Sopra la zona d’ingresso invece, in controfacciata, al di sopra del bussolone in legno che introduce alla chiesa, si trova, ad una quota di sei metri, un apposito spazio sopraelevato, la cantoria, con relativo parapetto con colonnine. Alla cantoria si giunge dall’unico collegamento verticale interno presente, una scala interna alla torre campanaria, che permette l’accesso attraverso un piccolo terrazzino scoperto, che dal campanile porta all’interno della chiesa.
Impianto planivolumetrico
L’interno della chiesa si presenta sobrio e lineare, scandito semplicemente dalla sequenza regolare di archi e solidi pilastri quadrati che sostengono le spinte laterali degli archi a tutto sesto e separano la navata centrale dalle due laterali. Le navate laterali con soffitto piano presentano sulla parete esterna delle finestre monofore ad arco a tutto sesto, in corrispondenza di ogni campata strombate all’esterno. Anche la navata centrale con soffitto piano presenta sulla parete esterna un secondo ordine di monofore strombate sia all’interno che all’esterno. L’analisi delle strutture murarie perimetrali, portano a concludere che l’impianto originario corrisponde a quello attuale e che non vi siano stati interventi di ampliamento in pianta dell’edificio. Le strutture verticali presenti sono costituite principalmente da elementi portanti puntuali in cemento armato e murature in mattoni pieni per la tamponatura perimetrali dell’edificio mista a ciottoli con giunti in malta di calce e cemento.
Coperture
La navata principale ha una copertura a due falde sostenuta da una struttura in cemento armato. Il manto di copertura è in coppi di laterizio.
Campanile
Il prospetto principale è affiancato poi, sulla sinistra, da un campanile con una copertura a quattro falde a padiglione con pianta quadrata, le murature perimetrali della torre campanaria non si differenziano dalla chiesa sia dal punto di vista dei materiali utilizzati sia della tecnica costruttiva, presenta ai fini strutturali quattro pilastri di forma quadrata posti agli angoli della pianta rastremati alla quota di circa 4 metri fino all’imposta delle ampie monofore (quota circa m 10,00) collocate una su ogni lato.
Arredi
All'interno si trova conservata anche un importante statua lignea della Madonna Regina Pacis, opera in legno di noce e di varia essenza giuntato, intagliato a tutto tondo e figura intera, oro in foglia, con h. cm 170 realizzata dallo scultore sidernese Giuseppe Correale risalente al 1944. Importanti anche il quadro raffigurante la Madonna dell'Arco, datato 1910 e la statua della Madonna di Lourdes.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2021)
Nell’ambito dell’ultimo intervento conservativo (2021) dell’edificio è stata riorganizzata anche l'area presbiterale. La ditta Fuda Marmi di Siderno (RC) su progetto dell’Architetto Lucia Saccà ha realizzato una nuova mensa d'altare in marmo; stilisticamente la struttura prevede quattro colonnine a doppia pancia posanti su basamenti marmorei che sostengono la mensa.
ambone - aggiunta arredo (2021)
L’ambone marmoreo è stato realizzato insieme alla mensa nel anno 2021, stilisticamente uguali, quattro colonnine a doppia pancia, poggianti su basamenti in marmo, sostengono il leggio.
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