chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Vimercate Milano chiesa parrocchiale S. Stefano Parrocchia di Santo Stefano Campanile; Pianta; Altare maggiore; Elementi decorativi; Preesistenze; Impianto strutturale; Coperture; Soffitto; Pavimenti e pavimentazioni altare - intervento strutturale (1985) VIII sec. - VIII sec.(prima edificazione chiesa); IX sec. - X sec.(ristrutturazione chiesa); XI sec. - XI sec.(ampliamento chiesa); 1150 - 1200(rifacimento e costruzione navate e campanile); XIV sec. - XV sec.(modifiche strutturali chiesa); 1550 - 1600(rifacimenti chiesa); 1805 - 1805(interventi strutturali chiesa); 1824 - 1824(ricostruzione campanile); 1839 - 1841(restauro generale chiesa); 1870 - 1880(sopralzo copertura); 1985 - 2004(restauro e consolidamento chiesa)
Chiesa di Santo Stefano
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santo Stefano <Vimercate>
Altre denominazioni
S. Stefano
Autore (ruolo)
Pollack, Leopoldo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
VIII sec. (prima edificazione chiesa)
La prima testimonianza che attesta l'esistenza della chiesa si ritrova nel testamento di un aristocratico longobardo che nel 745 lascia un appezzamento di terreno alla chiesa dedicata al promartire Santo Stefano in Vimercate. Il documento attesta chiaramente l'esistenza di una chiesa battesimale con funzione di capo-pieve. Attualmente nella zona absidale è murato un frammento marmoreo databile tra la fine dell'VIII e il IX secolo.
IX sec. - X sec. (ristrutturazione chiesa)
Tra il IX e il X secolo la chiesa di Santo Stefano subì una ristrutturazione edilizia che le conferì la struttura monumentale e architettonica che pur con le varie trasformazione subite nel corso dei secoli, si è tramandata fino ad oggi.
XI sec. (ampliamento chiesa)
Venne aggiunta una nuova zona orientale con tre absidi, un presbiterio sopraelevato e una cripta ispirata al modello della basilica milanese di Sant'Ambrogio.
1150 - 1200 (rifacimento e costruzione navate e campanile)
Nella seconda metà del XII secolo vennero realizzati lavori per il parziale rifacimento delle navate laterali, e nella facciata originaria venne inserito il possente campanile romanico.
XIV sec. - XV sec. (modifiche strutturali chiesa)
La chiesa venne trasformata tra il XIV e il XV secolo in una struttura fortificata mediante il rialzo della parte superiore, e tramite la costruzione di una sorta di "fortino" sulla navatella nord.
1550 - 1600 (rifacimenti chiesa)
Nella seconda metà del '500 vennero realizzati lavori per il rifacimento della facciata e del catino absidale. Inoltre l'abside maggiore venne affrescata dal pittore Lattanzio Gambara. La facciata in origine si presentava con struttura in ciottoli di fiume e seguiva il profilo delle navate interne. L'intervento realizzato nel 1586 ha conferito alla facciata la forma classicheggiante che si è tramandata fino ai giorni nostri.
1805 (interventi strutturali chiesa)
Dal 1805 sotto la supervisione dell'architetto Leopold Pollack si svolsero vari interventi all'interno della chiesa, tra cui il consolidamento delle strutture murarie e la realizzazione del nuovo altare maggiore e del pulpito.
1824 (ricostruzione campanile)
Nel 1824, la porzione superiore del campanile romanico venne gravemente danneggiata da un fulmine, e negli anni successivi venne ricostruita seguendo le antiche forme quattrocentesche.
1839 - 1841 (restauro generale chiesa)
Venne realizzata una nuova imbiancatura della chiesa, e nuovi affreschi affidati al pittore Giovanni Chiarini. Vennero anche restaurati e verniciati l'organo e la cantoria, terminato il pulpito ed infine realizzato un nuovo altare per la cappella di San Carlo.
1870 - 1880 (sopralzo copertura)
Nel 1870 vennero fatte opere per il sopralzo della copertura nella navata centrale con la costruzione di pilastrini in mattoni a sostegno delle nuove capriate impostate ad una quota più alta.
1985 - 2004 (restauro e consolidamento chiesa)
Dal 1985 al 2004 furono realizzati interventi di restauro dell'intero complesso con opere di restauro che interessarono il tetto, gli affreschi presenti nell'abside, la sagrestia, e il paramento murario esterno dell'abside e dei propsetti laterali. Venne realizzato il consolidamento del campanile, e della prima campata di copertura della navata centrale. Venne restaurata la facciata ripristinando la finitura ad intonaco, e proponendo una nuova lettura centrata sugli elementi riconducibili alle fasi cinquecentesche. La parte corrispondente alla navata sinistra fu invece lasciata priva di intonaco, in maniera tale da rendere visibili le varie fasi costruttive. L'intervento è stato realizzato anche nella cripta e sulla pavimentazione della piazzetta adiacente.
Descrizione
La chiesa di Santo Stefano sorge in Piazza Santo Stefano in pieno centro storico. Secondo i documenti ritrovati risalirebbe all'VIII secolo, e venne ampliata e sistemata più volte durante i secoli. La chiesa di Santo Stefano rappresenta uno dei più importanti esempi di edilizia pre-romanica del territorio nord-milanese. Presenta una pianta basilicale composta da tre navate, suddivisa in cinque campate intervallate da pilastri. Nella navata sinistra in prossimità dell'ingresso è posto l'antico fonte battesimale marmoreo. Le navate si concludono con tre absidi. L'abside maggiore presenta una partizione in cinque specchi suddivisa da cinque lesene coronate da tre grandi archetti. Le absidi minori sono state rimaneggiate più volte durante i secoli, quella a sinistra dell'altare ospita la Cappella di San Carlo, mentre nell'abside a destra dell'altare è stata ricavata la sagrestia. Il presbiterio è rialzato rispetto al piano della chiesa, e vi si accede da una scala frontale. Lo spazio è delimitato da due balaustre marmoree. Sotto il presbiterio, e delle stesse dimensioni è presente la cripta raggiungibile tramite sue scale laterali realizzate negli ultimi decenni del Cinquecento. La cripta è suddivisa in tre navate con due file di colonne di rimpiego, che sostengono volte a crociera. La facciata si presenta con le forme classicheggianti conferite durante i lavori di rifacimento realizzati nel XVI secolo. La parte centrale presenta un portale d'accesso architravato, mentre nella parte superiore è presente una grande apertura a serliana che conserva una delle monofore originarie della chiesa. Sulla sommità della facciata entro una nicchia è collocato un gruppo scultoreo trecentesco raffigurante la Vergine con il Bambino tra i Santi Stefano e Damiano. Il possente campanile romanico a pianta quadrata si posiziona a destra dell'ingresso principale.
Campanile
Il campanile romanico a pianta quadrata presenta quattro prospetti con doppie specchiature disegnate da piccole lesene, ogni porzione è coronata da cinque archetti pensili. La parte superiore del campanile presenta dodici fornici ed una cuspide terminale. Sul lato in facciata è inserita una protome umana del XII secolo che ha la funzione di proteggere l'edificio sacro.
Pianta
La chiesa presenta tre navate, una principale e due laterali suddivise in cinque campate ciascuna. Le tre navate si concludono con tre catini absidali.
Altare maggiore
Nel 1807 su disegno dell'architetto Leopold Pollack venne realizzato l'altare maggiore. L'elegante tempietto è costituito da otto colonne in marmo bianco che sostengono un architrave dal quale si dipartono costoloni che salgono a sostentere la base del cupolino sulla cui sommità è posta la statua del Redentore. L'altare è caratterizzato dall'armoniosità delle dimensioni, dalla leggerezza e dalla sobria eleganza tipica dello stile neoclassico.
Elementi decorativi
Sull'ampio catino absidale è presente un grande affresco rappresentante le Storie della Passione di Santo Stefano realizzate nel 1566 dal pittore Lattanzio Gambara. Nell'abside a destra dell'altare maggiore, adibito attualmente a sagrestia, sono stati rinvenuti dopo i lavori del 1988 affreschi risalenti alla prima metà del XIV secolo. Nelle volte della navata centrale sono presenti affreschi che rappresentano i dieci episodi dei Martiti degli Apostoli eseguiti da Giovanni Chiarini nel 1841 entro cornici neoclassiche.
Preesistenze
Sulla parete dell'abside settentrionale è stato ritrovato murato un frammento decorativo marmoreo di piccole dimensioni databile all'VIII secolo.
Impianto strutturale
La chiesa allo stato attuale mantiene il medesimo impianto della costruzione originaria. Venne realizzata con murature in ciottoli successivamente integrate con porzioni in mattoni pieni. La base del campanile è stata realizzata con pietra squadrata. Durante i rilievi eseguiti per i vari restauri si è risaliti al fatto che tutta la chiesa abbia subito un parziale interramento di circa un metro e mezzo durante i vari secoli. In orgine la cripta prendeva luce da piccole finestre strombate ora scomparse sotto il livello della strada. Anche la base del campanile risulterebbe molto al di sotto dell'attuale livello stradale.
Coperture
La struttura della copertura è stata realizzata con capriate in legno. La navata centrale presenta un tetto a due falde, mentre le navate laterali hanno un tetto con una falda inclinata.
Soffitto
La navata centrale presenta una volta a botte unica mentre le navate laterali hanno soffitti voltati a crociera con decorazioni e affreschi. Anche le volte della cripta sono a crociera.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento dell'abside principale è realizzato in marmo a scacchi quadrati bianchi e meri. L'altare maggiore è rialzato rispetto al livello del presbiterio e presenta una pavimentazione in marmo.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1985)
A seguito degli interventi di restauro effettuati a partire dal 1985, è stato realizzato il nuovo altare all'interno dell'area del presbiterio storico (dietro le balaustre).