chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Varedo Milano chiesa parrocchiale Maria Regina Parrocchia di Maria Regina Impianto strutturale; Coperture; Campanile; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Opere d'arte; Opere d'arte; Opere d'arte chiesa - intervento strutturale (1995) 1958 - 1959(preesistenze intero bene ); 1970 - 1974(notizie storiche intero bene); 1995 - 2000(costruzione intero bene); 2008 - 2010(modifiche interno); 2012 - 2013(rifacimento copertura)
Chiesa di Maria Regina
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Maria Regina <Varedo>
Autore (ruolo)
Contini, Marco (costruzione)
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (costruzione)
Notizie Storiche
1958 - 1959 (preesistenze intero bene )
Negli anni ’50 del 1900 il quartiere di Valera si espanse con la costruzione di nuovi edifici residenziali arrivando a circa 200 abitanti. Si rese quindi necessaria la realizzazione all’interno del quartiere di una chiesa provvisoria per ospitare la comunità di Valera. Costruito nel 1958, il salone a pianta rettangolare in mattoni fu inaugurato l’anno seguente in occasione della festività di San Giuseppe.
1970 - 1974 (notizie storiche intero bene)
Il 21 maggio 1970 l’arcivescovo Giovanni Colombo istituì la parrocchia di Maria Regina con territorio smembrato dalla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, in un primo tempo compresa nel decanato di Desio, poi attribuita nel 1974 al decanato di Paderno Dugnano. Come primo parroco venne nominato don Enrico Grassi, già coadiutore presso la parrocchia di Varedo e che da qualche tempo fungeva da cappellano nella chiesa provvisoria.
1995 - 2000 (costruzione intero bene)
Alla fine degli anni ’80 il quartiere periferico Valera aveva conosciuto un rapido sviluppo e necessitava di un nuovo edificio di culto che ospitasse la parrocchia di Maria Regina. Per la costruzione della chiesa il parroco acquistò un’area che in origine era composta da due lotti separati da via Friuli ma, grazie ad accordi con l’amministrazione comunale, si poterono concentrare tutti gli edifici nell’area più grande, mentre nell’area più piccola fu realizzata una piazza pedonale alberata. La chiesa venne realizzata su progetto dell’architetto Marco Contini, in collaborazione con gli architetti Claudio Bernardi e Raffaele Ghillani, progetto vincitore nel 1990 del concorso “Tre chiese per il 2000”, indetto dalla Curia Arcivescovile di Milano e inserito nel più grande “Piano Montini” per 25 nuovi complessi parrocchiali. I lavori iniziarono nel 1995 e il 5 ottobre 1997 fu celebrata l’inaugurazione della chiesa. Tre anni dopo, il 15 ottobre 2000, ci fu la dedicazione.
2008 - 2010 (modifiche interno)
A seguito del confronto con la comunità parrocchiale è stato deciso, nel 2008, di aggiungere all’interno dell’aula liturgica un organo a canne e, due anni dopo, una statua lignea della Madonna con il Bambino.
2012 - 2013 (rifacimento copertura)
Nel 2012 è stata completamente rifatta la copertura della chiesa, sostituendo il tetto piano esistente con una nuova copertura a quattro falde inclinate, realizzata in pannelli di alluminio preverniciato.
Descrizione
La chiesa, correttamente orientata, sorge nella frazione Valera all’interno del complesso parrocchiale, progettato dall’architetto Marco Contini, che occupa l’intero isolato integrandosi con il tessuto urbano circostante con un susseguirsi di edifici bassi disposti con andamento lineare lungo via Friuli che ospitano la casa parrocchiale e l’oratorio. Unico elemento verticale nel complesso è il campanile, collocato accanto all’ingresso nel recinto murario che perimetra tutta l’area del sagrato configurandosi come elemento “filtro” tra la città e lo spazio liturgico. Dal sagrato si passa al portico sorretto da alti pilastri circolari in acciaio che scandiscono a tutta altezza il basso volume della facciata principale creando uno spazio di accoglienza. La facciata è caratterizzata dall’utilizzo dei mattoni a vista - con fughe in malta dello stesso colore rosso - che rivestono le spalle del portico e la fascia bassa della parete di fondo fino all’architrave del portone di ingresso in legno, il cui profilo metallico prosegue lungo la facciata a segnare la cesura con la parte alta della parete intonacata e tinteggiata di bianco. Il soffitto del portico è caratterizzato dalle nervature della struttura metallica a vista del solaio. La percezione dell’articolazione dei volumi della chiesa si ha dalla strada: il volume a pianta quadrata cha accoglie l’aula assembleare è sottolineato dalla finestratura perimetrale di coronamento; tale volume è affiancato a ovest dal volume del portico di ingresso, a est dal volume che accoglie a piano terra la cappella eucaristica e la sacrestia, al primo piano alcune sale. La superficie continua in mattoni a vista che caratterizza tutti gli esterni è scandita sul lato nord dai tagli verticali delle finestre-feritoie e dalla finestra a croce che illumina il battistero, un volume cilindrico accostato al parallelepipedo della chiesa. Una bussola di ingresso fa da filtro tra il portico e l’interno a pianta quadrata in cui è iscritto un altro quadrato, formato dal recinto ligneo sospeso che accoglie al suo interno l’aula assembleare. I pannelli di legno che definiscono il perimetro delle pareti sospese caratterizzano anche il controsoffitto, creando un effetto scatolare in cui i protagonisti sono il colore caldo e avvolgente del legno e la luce: lame di luce che filtrano tra i profili dei pannelli leggermente discostati tra loro, luce radente dal lucernario perimetrale e luce diffusa proveniente dalle finestrature a nastro del volume esterno e amplificata dal colore bianco delle pareti perimetrali. Esternamente all’aula e in continuità con essa corre un deambulatorio; solo sul lato est la permeabilità tra interno ed esterno è interrotta dal tavolato che funge da quinta all’altare, che lascia comunque filtrare la luce in quanto si arresta ad una quota inferiore rispetto al recinto sospeso. Lo spazio dedicato alla celebrazione è in posizione centrale sul lato est, sopraelevato di due gradini rispetto all’aula, delimitato lateralmente da bassi muretti e illuminato zenitalmente da un lucernario. Al centro la mensa, sulla sinistra l’ambone e appoggiati alla quinta retrostante una serie di elementi di seduta a panca. Sia l’altare e l’ambone che le panche dell’aula sono progettati su disegno degli architetti con l’apporto dell’artista Carlo Mattioli e sono caratterizzati da una semplice struttura metallica che sorregge nel caso dei primi due un piano in marmo, nel caso delle panche la seduta in legno. I pilastri strutturali lungo le pareti laterali sono inglobati in sporgenze della muratura che creano piccoli spazi o cappelle laterali illuminate da feritoie; ai quattro angoli del perimetro sono presenti i confessionali. Sul lato nord un piccolo corridoio vetrato collega l’aula al volume cilindrico del battistero, in cui l’elemento curvo è richiamato anche dal controsoffitto e dal lucernario circolari e dal fonte con vasca in marmo e basamento in lastre metalliche curvate.
Impianto strutturale
Struttura portante in pilastri e travi in acciaio con tamponamenti murari in mattoni pieni lasciati a vista sul lato esterno, intonacati sul lato interno.
Coperture
Il volume a pianta quadrata della chiesa è coperto da quattro falde inclinate, realizzate in pannelli di alluminio preverniciato colore grigio, in cui si aprono quattro lucernari lineari in corrispondenza del perimetro del recinto ligneo interno e un lucernario rettangolare che illumina l’altare con luce zenitale. Il battistero ha copertura piana con lucernario circolare lungo tutto il bordo, così come è piana la copertura del portico di ingresso.
Campanile
Il campanile è collocato in posizione distaccata rispetto alla chiesa, in corrispondenza della recinzione del sagrato sul lato nord. Completamente realizzato in mattoni a vista, è costituito da due setti murari distanziati tra loro, concepiti come due lame che si stagliano nel cielo che in sommità sostengono la cella campanaria con campane in bronzo.
Pianta
La chiesa è a pianta quadrata; sul lato nord è accostato il battistero a pianta circolare.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione di tutta la chiesa in piastrelle quadrate 40x40 cm in ardesia.
Opere d'arte
Aula liturgica, a sinistra del presbiterio: statua in legno policromo della Madonna con il Bambino, entrambi incoronati. Opera di Vincenzo Demetz figlio – Ortisei, presumibilmente ascrivibile agli anni ’60 del 1900.
Opere d'arte
Parete sospesa dietro all’altare: crocifisso, autore Daniele Morini. Croce con struttura metallica su cui è dipinto con colori smaltati Gesù crocefisso.
Opere d'arte
Cappella centrale sul lato destro: bassorilievi di Sant’Antonio da Padova e Santa Rita da Cascia, opere di Valentin Popescu-Vali.
Adeguamento liturgico
chiesa - intervento strutturale (1995)
La chiesa è stata realizzata secondo le prescrizioni dell’adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II.