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adeguamento liturgico
Rovello Porro
Milano
chiesa
sussidiaria
Beata Vergine del Carmine
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo
Struttura
presbiterio - intervento strutturale (1995)
1925 - 1928(costruzione intero bene); 1928 - 1945(decorazione interno); 1995 - 1995(decorazione interno)
Chiesa della Beata Vergine del Carmine
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Beata Vergine del Carmine <Rovello Porro>
Altre denominazioni Santuario della Beata Vergine del Carmine
Santuario della Beata Vergine della Lura
Autore (ruolo)
Zanchetta, Ugo (progetto)
Galletti Giorgio (portali in bronzo)
Rossi, Vanni (decorazione ad affresco)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

1925 - 1928 (costruzione intero bene)

Il Santuario della Beata Vergine del Carmine è stato costruito tra il 1925 ed il 1928, su progetto dell’architetto Ugo Zanchetta di Milano. Già nel Medioevo era documentata l’esistenza, presso il corso del fiume Lura, di una chiesa dedicata alla Vergine. Dal 1519 l’edificio fu affidato ai Carmelitani fino al 1652. Dal 1677 la chiesa divenne patronato della famiglia Pagani e dal 1701 passò in eredità alla famiglia Porro; fu ampliata nel XIX sec.. e poi ricostruita nelle forme attuali.

1928 - 1945 (decorazione interno)

La decorazione pittorica interna fu completata in diverse fasi, tra il 1928 e il 1945, dal pittore Vanni Rossi.

1995  (decorazione interno)

In occasione della consacrazione del tempio, avvenuta il 15 luglio 1995, è stato rifatto l'altare in marmo, abbellito da mosaici, e sono state allestite vetrate policrome alle finestre della chiesa, raffiguranti scene dal Cantico delle creature di S. Francesco.
Descrizione

Il Santuario della Beata Vergine del Carmine è stato costruito tra il 1925 ed il 1928, su progetto dell’architetto Ugo Zanchetta di Milano. L’edificio sorge in un luogo sacro documentato dal medioevo: presso il corso del fiume Lura si trovava dal XIV sec. una chiesa dedicata alla Vergine, poi affidata nel 1519 ai Carmelitani milanesi fino al 1652. Dal 1677 la chiesa divenne patronato della famiglia Pagani e dal 1701 passò in eredità ai Porro; fu ampliata nel XIX sec.. e poi ricostruita nelle forme attuali. L'edificio è impostato su schema che richiama la croce latina, ispirato a modelli rinascimentali, caratterizzato all’esterno dalla bicromia tra mattone a vista e intonaco chiaro. La facciata in stile neo rinascimentale è a due ordini con lesene binate, notevole il tiburio ottagonale con lanterna centrale conclusa da alta cuspide. A lato si trova la Cappella Porro. L’interno è a tre navate, concluse da presbiterio rialzato e coperte da un sistema di volte suddivise in campate da archi a tutto sesto, sia nella navata centrale, sia nelle navate laterali che sono di altezza inferiore, a cupola su tamburo all’incrocio tra navate e transetto, poggianti su colonne e pilastri. Il presbiterio ospita l’altare maggiore, rinnovato nel 1995, con la statua della Madonna del Carmine (1677), a lato si trova il pulpito ligneo, nel capocroce sinistro e destro del transetto vi sono i due altari laterali. La decorazione pittorica interna è stata completata in più fasi, tra il 1928 e il 1945, dal pittore Vanni Rossi con un pregevole ciclo di affreschi, raffiguranti, tra gli altri, i Misteri del Rosario, le Virtù, il Coro angelico, la Madonna del Carmine.
Struttura
Edificio in muratura con pianta a croce latina, a tre navate, coperto mediante un sistema di volte suddivise in campate da archi a tutto sesto, sia nella navata centrale, sia nelle navate laterali più basse, a cupola su tamburo all’incrocio tra navate e transetto, poggianti su colonne e pilastri.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1995)
In occasione della consacrazione del tempio, avvenuta il 15 luglio 1995, è stato rinnovato l'altare in marmo, ed è stata posta una nuova mensa rivolta verso i fedeli.
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