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Ronco Briantino
Milano
chiesa
parrocchiale
S. Ambrogio
Parrocchia di Sant'Ambrogio
Lapidi e iscrizioni; Presbiterio; Portone; Campanile; Lapidi e iscrizioni; Altare maggiore; affresco; affresco; vetrate; affresco; affresco; affresco; Altare; Altare; affresco; affresco; Impianto strutturale; Soffitto; Statue; Organo; Elementi decorativi; Cappelle laterali; Fonte; Statue; Statue; Statue; Statue; Opere d'arte; Pavimenti e pavimentazioni; sagrato
presbiterio - intervento strutturale (1974)
1837 - 1837(chiesa sconsacrata di sant'Ambrogio ad Nemus intero bene); 1924 - 1934(costruzione intero bene); 1934 - 1934(affrescatura interno); 1934 - 1934(pavimentazione interno)
Chiesa di Sant'Ambrogio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Ambrogio <Ronco Briantino>
Altre denominazioni S. Ambrogio
Autore (ruolo)
Barboglio Giovanni (costruzione edificio )
Marigliani Umberto (affrescatura)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

1837  (chiesa sconsacrata di sant'Ambrogio ad Nemus intero bene)

L'antica chiesa parrocchiale di Ronco Briantino, fu ampliata nel 1837. La chiesa, dopo anni vissuti in decadenza, è stata ristrutturata recentemente.

1924 - 1934 (costruzione intero bene)

La costruzione dell'intero bene cominciò nel 1924 grazie anche alla collaborazione della popolazione di Ronco Briantino. La costruzione della chiesa, pensata e voluta da don Biagio Rossetti, iniziò l'11 ottobre con la posa della prima pietra benedetta da monsignor Luigi Marelli, vescovo di Bergamo. La chiesa fu consacrata il 5 aprile 1934 dal cardinal Schuster. La prima messa fu celebrata il 4 novembre 1928 da don Filippo Capra.

1934  (affrescatura interno)

Alla fine di febbraio Umberto Marigliani comincia ad affrescare l'abside e la volta del presbiterio.

1934  (pavimentazione interno)

L'ultima settimana di marzo, poche settimane prima della consacrazione, si inizia a posare i pavimenti.
Descrizione

Edificio in stile romanico rinascimentale lungo 46 metri e che raggiunge l'altezza massima di 28 metri. Il tamburo centrale che sovrasta l'intero corpo di fabbrica rende quasi trascurabile la mancanza del campanile. Il tamponamento perimetrale è costituito da una serie di fasce in mattoni a vista, alternate a calcestruzzo, pietre e ceppo, conglomerato comune nelle cave della zona. Internamente l'edificio appare molto semplice e lineare. La parte dedicata al culto ha pianta a croce latina con ampia abside che chiude il presbiterio. Sulla navata si affacciano quattro cappelle: la prima a destra è dedicata alla Madonna del Rosario, la prima a sinistra ospita il Fonte battesimale mentre le altre due sono attrezzate con confessionali.
Lapidi e iscrizioni
Sulla parete di fondo della chiesa, sulla sinistra è presente una lapide che recita: "PAROECIALE TEMPLVM S. AMBROSIO DOCT. DICATVM NONIS APRILIS MCMXXXIV VNA CVM PRINCIPE ARA SVB QVA EXVVIAS SANCTORVM M. RVM HYPPOLITI HADRIAE PAVLINAE MARIAE ET NEONIS EX VRBE TRANSLATAS PIE RECONDIDIT A. HILDEPHONSVS CARD. SCHVSTER ARCHIEPISCOPVS RITV SOLEMNI IN ALBIS PASCHAL CONSECRAVIT" ovvero: "Tempio parrocchiale dedicato a sant'Ambrogio, dottore della chiesa, il 5 aprile 1934 insieme con l'altare maggiore, sotto il quale le spoglie dei santi martiri, Ippolito, Adria, Paolina, Maria e Neone, trasportate dall'urbe, devotamente ripose l'arcivescovo cardinale A. Ildefonso Schuster, consacrò nel rito solenne nell'ottava pasquale "in albis"".
Presbiterio
Il presbiterio è chiuso da un'abside delimitata da cinque archi a tutto sesto con colonne dipinte. Il matroneo superiore è chiuso da cinque bifore poste in simmetria sugli archi sottostanti. Sul lato destro del presbiterio vi è la sacrestia mentre sul lato sinistro la penitenzieria, oggi però usata come deposito dei paramenti e degli arredi.
Portone
La chiesa è accessibile solo dal lato del sagrato attraverso due porte laterali e il portone centrale, tutte attrezzate con bussola. Le bussole furono realizzate nel 1942 su disegno dell'architetto Barboglio dalla pregiata ditta Terrazzi di Sovico.
Campanile
Il campanile è assente: era presente nel progetto ma a causa delle spese elevate dell'intero bene è solo presente un basamento visibile sulla parte destra. Viene quindi usato come campanile quello della chiesa sconsacrata di sant'Ambrogio ad Nemus, non molto lontana dalla parrocchiale.
Lapidi e iscrizioni
Sulla parete di fondo della chiesa, sulla destra è presente una lapide che recita: "TEMPLVM HOC A MCMXXIV INCEPTVM RONCENSIS POPVLVS MIRO CONSTANTIQVE OMNIVM NIXV ARCHITECTO JO E BARBOGLIO A MCMXXXIV DIVINO APERVIT CVLTVI PICTVRIS TECTORIIS DVABVS ARIS MARMORIBVS MVLTIS EXORNAVIT ET PERFECIT A MCMXLI BLASII ROSSETTI XXV PAROCHIATVS TANTVM OPVS AVSOS DEVS JVVIT ET JVVABIT" ovvero: "Questo tempio iniziato nel 1924, il popolo di Ronco, con l'impegno ammirevole e costante di tutti, supportato dall'architetto G. Barboglio aprì al culto divino nel 1934, abbellì con affreschi, con due altari laterali, con molti marmi e portò a compimento nel 1941, essendo parroco da 25 anni don Biagio Rossetti. Dio aiutò ed aiuterà coloro che si cimentarono in tanta impresa".
Altare maggiore
L'altare maggiore, realizzato dal marmista Carlo Comana, è costituito da una elaborata alzata, con composizioni di marmi a venature e colorazioni contrastanti ma armoniosamente abbinate. Il basamento è in marmo verde nero di san Benedetto, i fianchi in giallo roano di Verona con quadretti e fodrine di arabasco di Brembana con capitelli e basamenti di marmo bianco Botticino di Rezzato; poi il tabernacolo con graziose lesene e fascia di un delicato arabesco rosso carne di Spagna. Lo sovrasta il "tempietto" in cui è collocato il Crocifisso o, durante il periodo natalizio, il simulacro di Gesù Bambino. Sopra il tempietto la statua del Cristo Risorto. Ai lati di ingresso dell'altare vi sono due pulpiti in legno accessibili dalla sacrestia e dalla penitenzieria.
affresco
Il catino dell'abside raffigura una scena dell'Apocalisse con Dio al centro dell'affresco. Sotto a lui sono rappresentati gli evangelisti attraverso le allegorie dell'angelo, del leone, dell'aquila e del bue. Le sette fontane sgorganti dal monte dove vi sono collocati gli evangelisti, simboleggiano i sette sacramenti. Il gregge raffigurante il popolo di Dio si abbevera ai fiumi paradisiaci della gloria.
affresco
Nella volta antistante il catino absidale l'affresco ritrae sant'Ambrogio mentre celebra la santa messa alla presenza dell'imperatore Teodosio in atteggiamento penitente secondo l'imposizione del santo. Sul fronte della volta sono raffigurati al centro un medaglione con angeli recanti il messaggio: "Ambrogio con Cristo, vittima sacrificale per il popolo" ed ai lati angeli recanti "Il Pastorale e la Mitria" e "Il Turibolo e la Navicella dell'incenso". Sopra la trifora di destra, nel lunottone, sono raffigurati angeli recanti le parole di sant'Ambrogio: "Ove c'è Pietro vi è la Chiesa, ove c'è la Chiesa non c'è la morte ma la vita eterna". Simmetricamente sul lato sinistro ancora raffigurati angeli con il messaggio: "Questo è il pane di vita. Prendi ogni giorno ciò che ti possa giovare ogni giorno e vivi meritando di riceverlo ogni giorno". Infine si possono ammirare le effigie di sant'Agnese e san Tarcisio nelle lunette sopra alle porte della sacrestia e della penitenzieria. Sant'Agnese è rappresentata come una giovane con un agnello in braccio.
vetrate
Nella zona presbiteriale vi sono tre finestre, ornate da altrettante vetrate di modesto interesse. La vetrata centrale raffigura sant'Ambrogio ed è stata realizzata nell'aprile del 1975 dai fratelli Grassi di Milano.
affresco
La tazza, affrescata dal Marigliani nel 1931, presenta un affresco grandioso. Primeggia la figura di Cristo in una forma maestosa con alla sua sinistra la Madonna. Più in basso è raffigurato uno scorcio di "paradiso ambrosiano". All'interno dell'affresco è facile individuare sant'Ambrogio con alle spalle il papa Pio XI, sant'Antonio Abate, san Pietro Martire e san Satiro. Sull'altro lato sono presenti invece santa Marcellina, san Carlo Borromeo e i cardinali succedutogli tra cui il cardinal Schuster. Altre figure sono state riconosciute come don Biagio, l'architetto Barboglio e lo stesso Marigliani.
affresco
Nella parte centrale della chiesa, sotto la tazza, su ciascuno dei quattro angoli sono raffigurati gli Evangelisti. Guardando l'altare maggiore, il primo a destra è san Matteo, rappresentato mentre scrive il Vangelo ispirato dall'angelo, figura della visione di san Ezechiele, cui gli artisti hanno aggiunto le ali, poiché il suo Vangelo inizia con la genealogia di Gesù. Ruotando in senso orario troviamo san Luca raffigurato con il bue, animale legato al santo. A sinistra guardando l'altare maggiore è raffigurato san Giovanni come un giovane imberbe con l'aquila e il libro. Infine ruotando in senso antiorario troviamo san Marco rappresentato in età matura nell'atto di scrivere il Vangelo, con al fianco il leone.
affresco
La volta della navata è interamente affrescata. L'affresco della morte di sant'Ambrogio si trova al centro della volta della navata in prossimità dell'ingresso. È rappresentata insieme alle virtù cardinali e teologali della Speranza e della Carità a testimonianza della virtù della Fede. Sono raffigurati sant'Ambrogio morente, sua sorella santa Marcellina, san Sempliciano ed il vescovo di Vercelli sant'Onorato.
Altare
Sul lato destro della chiesa vi è l'altare dedicato al Sacro Cuore. I lavori di realizzazione dell'altare furono fatti durante la seconda guerra mondiale, iniziandoli nel febbraio del 1941.
Altare
Sul lato sinistro della chiesa vi è l'altare dedicato alla Madonna e ai santi Martiri Greci. Dopo il riordino del presbiterio, l'urna con le reliquie dei santi greci fu posizionata sotto la mensa di questo altare. L'altare fu realizzato dal marmista Remuzzi.
affresco
Sulla volta del transetto di destra è rappresentata con un affresco la sacra famiglia di Nazaret.
affresco
Sulla volta del transetto di sinistra è rappresentata con un affresco famiglia della Madonna fanciulla.
Impianto strutturale
Chiesa a navata unica con transetto e pianta a croce latina. L'ampia abside e la tazza generata dal transetto, hanno un valore e delle dimensioni notevoli per la chiesa. L'altezza della tazza è di 23 metri mentre la volta a botte che contraddistingue la navata centrale supera di poco l'altezza di 10 metri.
Soffitto
Il soffitto voltato a botte è quasi interamente affrescato anche sul transetto.
Statue
Nelle nicchie della tazza, sono presenti statue raffiguranti i profeti Daniele, Ezechiele, Geremia e Isaia.
Organo
In prossimità dell'altare della Madonna e dei santi Martiri è allestita la stazione dell'organo elettrico e della cantoria.
Elementi decorativi
Sotto le finestre della tazza si sviluppa una fascia con vistosi motivi ornamentali ed al centro di ogni lato vi è un medaglione rettangolare ed a completamento, agli angoli medaglioni tondi. Sotto un medaglione rettangolare, citante il Salmo 88, vi è un crocifisso ligneo proveniente dalla vecchia parrocchiale. Gli altri medaglioni citano invece il Salmo 144, la Messa della Regalità di Cristo e il Salmo 145. In una cornice più bassa è invece riportata l'orazione a sant'Ambrogio.
Cappelle laterali
A destra della navata, subito all'ingresso si trova la cappella della Madonna del Rosario. La cappella, molto frequentata accoglie la statua della Madonna.
Fonte
Sulla sinistra della navata, posto simmetricamente rispetto alla cappella della Madonna del Rosario, vi è il piccolo battistero con fonte battesimale. Il battistero ha un affresco che raffigura il Battesimo di Gesù. Molto originali sono anche l'altro affresco anche se più piccolo e le decorazioni sulle pareti laterali.
Statue
La statua di sant'Antonio in legno è proveniente dalla vecchia parrocchiale ed è stato restaurato negli anni 2000. Sant'Antonio è raffigurato vestito da eremita con un bastone "a T", una campanella ed un maiale.
Statue
La statua lignea di santa Rita da Cascia realizzata in val Gardena è dono recente di una devota persona di Ronco. È posta ai piedi dell'altare della Madonna e dei santi Martiri greci. L'iconografia la rappresenta come matura monaca agostiniana la spina in fronte e il Crocifisso che contempla.
Statue
La statua lignea di san Giuseppe risalente agli anni 2000 e realizzata da Art-Studio Demetz di Ortisei, è posta nella nicchia del transetto di sinistra.
Statue
Nella cappella della Madonna e dei santi Martiri è presente una statua lignea di sant'Antonio da Padova proveniente dalla vecchia parrocchiale.
Opere d'arte
Il quadro ad olio di Marigliani raffigurante il Sacro Cuore che fa da pala d'altare fu posizionato nel novembre del 1935. Ai piedi di Gesù a sinistra vi è raffigurato sant'Ambrogio mentre a destra san Carlo Borromeo.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è realizzato in marmette di graniglia di differenti colorazioni.
sagrato
La pavimentazione del sagrato è realizzata in lastre di pietra.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1974)
L'adeguamento liturgico ha comportato l'inserimento di un altare in marmo davanti all'altare tridentino e la quasi totale eliminazione delle balaustre; ne è rimasta solo una parte sulla sinistra, piegata ad angolo, mentre sulla destra è stato creato un ambone riutilizzando elementi della vecchia balaustra.
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