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restauro
adeguamento liturgico
Oggiono
Milano
chiesa
sussidiaria
S. Agata
Parrocchia di Sant'Eufemia
Facciata; sagrato; Campanile; interno; Presbiterio; Struttura
altare - intervento strutturale (1975)
XIII - XIII(fondazione intero bene); 1400 - 1571(costruzione intero bene); XVII - XVIII(completamento intero bene); 1960 - 1970(restauro intero bene); 2015 - 2020(restauro facciata); 2023 - 2023(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Agata
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Agata <Oggiono>
Altre denominazioni S. Agata
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

XIII  (fondazione intero bene)

La chiesa di Sant’Agata fu nominata nel “Liber Notitiae Sanctorum Mediolani” di Goffredo da Bussero in quanto facente parte delle parrocchie della Pieve di Oggiono.

1400 - 1571 (costruzione intero bene)

Durante il ‘400 la chiesa si privilegiò di una posizione favorevole in quanto, davanti ad essa si apriva la piazza del mercato e delle adunanze, chiamata “platea”. Dopo la visita di San Carlo Borromeo del 1571 ci fu un primo disegno dell’impianto planimetrico della chiesa. Questa presentava un’aula lunga nove metri e larga circa sei e mezzo, l’entrata era laterale e sul lato opposto si aprivano tre nicchie. L’abside era semi circolare, rivolta ad oriente e larga circa tre metri e mezzo. Del campanile non furono riportate informazioni, presumibilmente non era presente ancora alcuna campana. Di questo edificio, ad oggi, non sono rimaste tracce, se non una monofora strombata del campaniletto (completato poi in epoche successive).

XVII - XVIII (completamento intero bene)

La chiesa venne rinnovata in stile Barocco e la costruzione attuale si può far risalire al primo quarto del ‘700.

1960 - 1970 (restauro intero bene)

La chiesa subì, a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, un restauro generale: l’altare e l’ambone furono ricostruiti con pezzi di balaustra già esistenti per conto della ditta Industria Marmi Carlo Comana di Bergamo. La chiesa superiore fu restaurata riproducendo lo stesso schema di quella inferiore.

2015 - 2020 (restauro facciata)

Recentemente, la chiesa è stata oggetto di una nuova campagna di restauri che ha permesso di svelare e conservare antiche pitture in facciata.

2023  (restauro intero bene)

Da poco si sono concluse ulteriori importanti opere di restauro a carico delle superfici interne decorate, sia della chiesa al piano terra sia della cappella superiore. In particolare, nel presbiterio, sono venuti alla luce stucchi e affreschi di ottima qualità. Gli stucchi erano celati da uno spesso stato di malta che, probabilmente, ne ha conservato la consistenza. Anche nella navata le superfici si sono svelate, mettendo ora in evidenza una velatura particolare che fornisce l'effetto vellutato.
Descrizione

La chiesa sorge nella parte centro-settentrionale del paese con orientamento absidale a sud-est. In corrispondenza della sua collocazione si apre una piccola piazza che funge da sagrato, con un parcheggio antistante, perimetrato da un muro. Vicino è collocato l'oratorio parrocchiale. Sul lato sinistro del fronte si vede la torre campanaria, a impianto quadrangolare. Nella parte sommitale si apre la cella campanaria con quattro fornici, una per lato; la copertura è a doppio spiovente. La facciata della chiesa presenta alcuni caratteri barocchi, è tripartita con i due corpi laterali più bassi rispetto a quello centrale che si raccordano con lobature rampanti. Il prospetto presenta una serie di aperture dalle forme sinuose di elegante fattura e due finestroni centrali, uno per la navata inferiore, l'altro per la cappella superiore. Al centro del fronte si colloca l’ingresso principale, il portale è avvolto da una semplice cornice in pietra grigia, sormontata da un timpano. Delle piccole cornici marcapiano tripartiscono verticalmente la parte centrale del fronte in tre fasce, lasciano intendere quale possa essere la suddivisione degli spazi interni: l’aula è costituita dalla sovrapposizione di due ambienti, uno superiore ed una inferiore. La chiesa inferiore è in stile barocco, ha una sola navata divisa in tre campate, alla navata centrale si affacciano due pulpiti, l’aula termina in un’abside a pianta quadrata; quest’ultimo ha però subito modifiche negli anni ’70 per rispondere alle disposizioni degli adeguamenti liturgici. La chiesa superiore, ugualmente ristrutturata negli anni ’70 e restaurata recentemente, funge da oratorio con un’unica aula rettangolare che termina in una finta abside semicircolare.
Facciata
La facciata è barocca, con lesene lievemente in aggetto che la tripartiscono identificando un corpo centrale e due corpi laterali, questi ultimi sono più bassi. Le aperture presenti sul fronte sono otto, due vetrate sul corpo basso si sinistra, il portone di accesso principale e due vetrate sul corpo centrale, due vetrate ed un portone di accesso secondario sul corpo basso di destra. Quasi tutte le vetrate sono contraddistinte da forme sinuose. Il portale principale di accesso è sormontato da un timpano che poggia su due dadi, la trabeazione è realizzata in arenaria e la lastra soprastante riportava un'iscrizione che attestava la presenza all’interno della chiesa della Confraternita dei Disciplini. La copertura del corpo centrale è a doppio spiovente e sulla sua cuspide è posizionata una croce metallica, le coperture dei due corpi laterali invece hanno caratteri curvilinei barocchi. La tinteggiatura esterna è stata realizzata di recente. Alla sinistra del fronte principale, alle spalle del corpo laterale, si erge la torre, poco più alta rispetto alle dimensioni della chiesa. Il campanile è molto semplice, con una cella campanaria in sommità dotata di quattro monofore, ha una copertura a doppio spiovente.
sagrato
In fronte alla chiesa si apre una piazzetta, dalle modeste dimensioni, che funge da sagrato. Questo si differenzia dalla strada che gli corre a lato per via della diversa pavimentazione. I due ambienti sono separati da una serie di paletti mobili che bloccano, sul lato sinistro del sagrato, l’accesso alle auto. Sul lato destro questo risulta essere invece completamente aperto. A ovest, dirimpetto all’ingresso principale della chiesa, la piazza è delimitata da un muro alto circa tre metri, che disegna il perimetro di un'area destinata a parcheggio per le automobili. Questo muro si interrompe solamente in corrispondenza dell’ingresso carrabile. La piazzetta del sagrato prende il nome di Piazzetta Suor Onorina.
Campanile
La torre campanaria si imposta su di una pianta quadrangolare e per la maggior parte della sua altezza si addossa al fianco sinistro della chiesa. La parte inferiore della torre è costituita di pietrame di diverse dimensioni, con una particolare attenzione per la disposizione degli elementi d’angolo. Questa prima caratterizzazione materica viene interrotta da una cornice in pietra grigia che decreta l’inizio della cella campanaria. La parte sommitale ospita dunque le campane e si contraddistingue per essere stata realizzata, differentemente dal corpo della torre, in mattoni faccia vista. La cella campanaria si apre sui quattro fronti con quattro fornici a monofora. Al di sopra della cella è poggiata la copertura a doppia falda con i travetti lignei che sporgono sui fronti laterali della torre.
interno
La chiesa originale è costituita dalla sovrapposizione di due differenti aule con funzioni distinte: l’aula inferiore, di più semplice accesso, è utilizzata per le assemblee liturgiche; l’aula superiore, accessibile mediante una scala con gradini di pietra, è destinata ad aula corale. La chiesa inferiore è composta da una navata, suddivisa in tre campate. La prima e la terza campata hanno lunghezza minore e sono coperte da una volta a botte, quella centrale è invece coperta da una volta a crociera e presenta sulle pareti laterali due pulpiti. L'abside si colloca al termine dell'aula, rialzata da un gradino. Sulle volte della navata ci sono decorazioni in stucco e affreschi di Pasquale Agudio, databili 1896-1897, che raffigurano gruppi di angeli festanti. Sulla parete sinistra poco oltre l’ingresso, è raffigurata Sant’Agata venerata da San Pietro, da San Carlo e da due Confratelli; la Santa è rappresentata in modo statuario e nella parte alta compare un angioletto che porta nella mano la palma del martirio, altri angioletti compaiono tra le nuvole. La chiesa superiore è un oratorio con un’unica aula rettangolare, coperta da una volta a botte ribassata. Lungo le pareti dell’aula c'è un coro ligneo in noce del ‘600, inserito negli anni antecedenti la Seconda Guerra Mondiale per necessità dei Confratelli del SS. Sacramento che si riunivano lì ogni domenica a recitare l’ufficio della Madonna. Sul pavimento, nel centro della stanza, è collocata una botola che mette in comunicazione diretta l'aula inferiore e quella superiore. Questa apertura un tempo era utilizzata per permettere di seguire la liturgia anche a coloro che fossero nell'aula superiore.
Presbiterio
Il presbiterio della chiesa inferiore è separato dal resto dell’aula da un gradino. L’abside della chiesa inferiore ha visto, in seguito all’adeguamento liturgico degli anni ’70, la realizzazione di un nuovo altare composto dai pezzi delle balaustre esistenti modificati ed adattati attorno ad un pilastro centrale. Con la stessa metodologia è stato realizzato anche l’ambone. Il paliotto di fondo dell’Altare Maggiore è stato invece restaurato con marmi misti intarsiati; nella parte superiore dell’altare c’è una nicchia fatta risaltare da un trompe l’oleil all’interno della quale è posizionata una statua della Madonna del Carmine. La statua della Vergine è di gesso, alta quasi due metri, indossa una veste rossa ricoperta da un manto azzurro con motivi floreali dorati; sulla mano sinistra regge Gesù bambino. Poggiati alla sommità dell’altare sono disposti sei candelieri di rame argentato del ‘700. Il soffitto dell’abside è decorato da stucchi e da dipinti: al centro della volta è raffigurata l’Incoronazione della Vergine, attorno a lei compaiono i Quattro Evangelisti con i loro simboli. Mentre nel sottarco sono rappresentati: San Gregorio Magno, San Girolamo, Sant’Agostino e Sant’Ambrogio, nominati “Quattro Dottori della Chiesa”. La luce entra dalle due vetrate artistiche, dalle forme baroccheggianti, collocate sulle due pareti laterali. Il presbiterio della chiesa superiore è in continuità con il resto della navata. In corrispondenza della fine di quest'ultima sono presenti due nicchie nel muro, all'interno di una delle quali è presente una statua raffigurante Gesù. Sulla sinistra invece è possibile vedere una porta dalle piccole dimensioni, che collega alla chiesa inferiore. Nella chiesa superiore, similmente alla chiesa inferiore, in corrispondenza dell’abside, al posto dell’altare c’è un trompe l’oleil con motivi floreali che ospita al suo interno un grande quadro raffigurante la Madonna della Rosa. Il dipinto è un olio su tela del ‘700 e presenta un importante strappo in corrispondenza del ginocchio della Vergine. Questa è raffigurata al di sopra di nubi scure, con una rosa tra le mani. Nella volta dell’abside invece è collocato un affresco di Agudio della Madonna del Carmelo, datato fine ‘800.
Struttura
L'edificio, stratificato nel tempo, è costituito da muratura mista che sorregge una copertura a doppio spiovente sulla navata centrale e sul presbiterio. Le strutture laterali hanno copertura a mono falda.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1975)
Aggiunta della mensa e dell'ambone con materiali di recupero della balaustra.
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