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Monticello Brianza
Milano
chiesa
parrocchiale
S. Agata
Parrocchia di Sant'Agata
Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Opere d'arte
presbiterio - intervento strutturale (1977)
1289 - 1398(costruzione intero bene); 1567 - 1571(costruzione intero bene); 1611 - 1611(completamento intero bene); 1716 - 1733(ampliamento intero bene); 1757 - 1757(ampliamento intero bene); 1869 - 1876(ampliamento intero bene); 1907 - 1977(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di Sant'Agata
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Agata <Monticello Brianza>
Altre denominazioni S. Agata
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

1289 - 1398 (costruzione intero bene)

La chiesa è nominata nel Liber Notitiae di Goffredo da Bussero del 1289 e viene descritta con un altare dedicato a Santa Maria e successivamente, nel 1398 è citata come "Capella de Montexello".

1567 - 1571 (costruzione intero bene)

Padre Leonetto Chiavone, che il 12 novembre 1567 ispezionò la parrocchia su incarico di San Carlo, nella relazione di visita descrive la chiesa in pessime condizioni. La cappella maggiore in cui si trovava l’altare era coperta da una volta “fracassata”, la navata con tetto a vista, senza campanile ma con solo una struttura in legno che reggeva una campana sulla piccola facciata della chiesa. L’edificio era inoltre privo di sacrestia e intorno ad esso sorgeva il cimitero. San Carlo Borromeo visitò personalmente la parrocchia il 23 agosto 1571 trovandola nella medesima critica situazione. Indicò alcune prescrizioni come la costruzione di un tabernacolo in legno, di una mensa in pietra per l'altare e la formazione di un fonte battesimale in pietra.

1611  (completamento intero bene)

Il Cardinale Federico Borromeo nella visita pastorale del luglio del 1611 descrive la chiesa con navata unica e con cappella maggiore quadrata. Sul tetto, in corrispondenza della cappella maggiore, era stata costruita una torre campanaria di forma quadrata con una sola campana. All’interno della chiesa alcune delle modifiche raccomandate da San Carlo erano state eseguite: la navata aveva una copertura in muratura e a sinistra dell’ingresso era stata aperta la cappella per il battistero con il fonte battesimale in pietra. Le pareti erano prive di decorazioni con l’eccezione della cappella maggiore dipinta con affreschi raffiguranti Santa Caterina e Santa Lucia, oltre a un quadro raffigurante la Vergine con Gesù in grembo, Sant’Agata a destra e Sant’Apollonia a sinistra. L’unico altare presente nella chiesa era appoggiato al muro di fondo della cappella con tabernacolo ligneo, privo di mensa.

1716 - 1733 (ampliamento intero bene)

Agli inizi del XVIII secolo la chiesa di Sant'Agata era divenuta troppo piccola per la popolazione della parrocchia, come segnalato da Mons. Antonio Corneliano nel verbale della visita a Monticello del 1716. Successivamente lo stesso Corneliano in visita nel 1726 raccomandava di allargare la chiesa, che riusciva a contenere appena metà della popolazione. La richiesta di autorizzazione per l'ampliamento fu inoltrata alla Curia nel marzo 1733 e già nel novembre dello stesso anno il parroco di Monticello, dichiarando che l’allargamento era stato eseguito, richiedeva la benedizione del nuovo altare della Vergine.

1757  (ampliamento intero bene)

Negli atti della visita pastorale del card. Pozzobonelli del 1757 viene descritta la cappella maggiore con balaustra in pietra, l'altare rialzato di un gradino a ridosso della parete con il tabernacolo in legno dorato con l’immagine di Cristo col petto trafitto. Nella cappella della Vergine era la statua lignea della Madonna della Cintura e sopra il fonte battesimale era collocato un quadro con l’immagine del Battesimo di Cristo. Oltre al cimitero che si estendeva intorno all’edificio, all’interno della chiesa vi erano tre sepolcri collettivi, di cui uno riservato ai confratelli della Cintura.

1869 - 1876 (ampliamento intero bene)

Il parroco Don Felice Baroni nel 1869 incaricò l'Arch Gioacchino Tagliasacchi per il progetto di ampliamento della chiesa. I lavori iniziarono nell'ottobre dello stesso anno e si conclusero nel 1876 con la consacrazione della chiesa dall'Arcivescovo Luigi Nazari di Calabiana.

1907 - 1977 (ristrutturazione intero bene)

A seguito di un lascito alla Parrocchia da parte del Cav. Gerolamo Radice del 1907, vennero avviati alcuni lavori di ristrutturazione della chiesa nel 1909, con la formazione di una nuova pavimentazione in marmette di graniglia, la costruzione dell'altare di San Giuseppe e la realizzazione dell'impianto elettrico in chiesa e in sacrestia. I lavori vennero conclusi nel 1910. Nel 1960 venne realizzata la Via Crucis ad opera di Aligi Sassu. La decorazione interna della chiesa venne completata nel 1977 e contestualmente venne eseguito l'adeguamento liturgico del presbiterio, con l'asportazione delle balaustre e il rifacimento della pavimentazione, oltre al tamponamento dell'apertura centrale dell'abside con la formazione dell'affresco raffigurante il Crocifisso, ad opera di Aligi Sassu.
Descrizione

La chiesa, con orientamento est - ovest, è situata in posizione sopraelevata rispetto al nucleo storico di Monticello Brianza ed è raggiungibile sia dalla scalinata antistate la facciata, sia dalla strada posta a nord. La facciata è a salienti, con diverse altezze corrispondenti alla navata centrale e a quelle laterali, con lesene che sottolineano la partizione interna in tre navate, a cui corrispondono i tre ingressi con il portale centrale più grande, con una lunetta con la raffigurazione del Cristo benedicente, al di sopra della quale vi è una decorazione di laterizio di sagoma triangolare. Una cornice marcapiano con andamento a capanna e decorata con archetti pensili sovrasta il portale. La parte superiore, in cui si apre un rosone, è conclusa dalla cornice ad archetti pensili che decora anche i salienti. La torre campanaria, in corrispondenza del prospetto sud, presenta una cornice marcapiano in pietra che separa la base, inserita nella muratura, dalla parte mediana a sua volta scandita da due cornici in altrettante parti. Nella prima, decorata con archetti pensili in cotto, si apre una monofora per ciascun lato mentre nella seconda è collocato l’orologio. La cella campanaria con apertura a tutto sesto con ghiere in laterizio, è decorata con archetti pensili e coronata da una cuspide conica in rame. L'interno si sviluppa con una pianta a tre navate, suddivisa ciascuna in tre campate con volte a crociera ogivali sorrette da pilastri. Le navate laterali sono concluse da piccole cappelle quadrate con a destra la cappella dedicata alla Madonna che ne conserva in una nicchia la statua, mentre a sinistra è conservata la tela con la raffigurazione del Battesimo di Gesù. In corrispondenza della prima campata della navata sinistra è presente una tela con la raffigurazione della Morte di San Giuseppe, anticamente collocata sopra l'altare ora non più esistente, mentre nella seconda campata è il piccolo altare ligneo con il Santissimo Crocifisso. Nella prima campata della navata laterale destra è la tela con la raffigurazione di Sant'Antonio Abate e nella seconda è l'altare ligneo che conserva una raffigurazione di Sant'Agata. Lungo le pareti sono presenti i riquadri della Via Crucis, opera di Aligi Sassu. La navata centrale è conclusa dal presbiterio con abside semicircolare, con mensa in marmo posta centralmente, fonte battesimale posizionato in corrispondenza del lato destro dell'arco trionfale ed ambone posto a sinistra. In corrispondenza della parete di fondo dell'abside è presente l'affresco con la raffigurazione del Crocifisso, opera di Aligi Sassu.
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua con volte interne, coperture a falde con struttura lignea e manto di copertura in pietra.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione delle navate costituita da marmette di graniglia decorate e pavimentazione del presbiterio in marmo.
Opere d'arte
In corrispondenza della parete di fondo dell'abside è presente l'affresco con la raffigurazione del Crocifisso e lungo le pareti della navata sono presenti i riquadri della Via Crucis, opera di Aligi Sassu.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1977)
E' stato eseguito l'adeguamento liturgico del presbiterio, con l'asportazione delle balaustre, il rifacimento della pavimentazione e la formazione della mensa in marmo posta centralmente.
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