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Milano
Milano
chiesa
parrocchiale
Corpus Domini
Parrocchia Corpus Domini
Impianto strutturale; Altare maggiore; Elementi decorativi; Opere d'arte; Opere d'arte; Elementi decorativi; Cappelle laterali; Cappelle laterali; Opere d'arte; Soffitto; Opere d'arte; Soffitto; Cappelle laterali
presbiterio - intervento strutturale (1970)
1895 - 1895(preesistenze intero bene); 1897 - 1899(costruzione intero bene); 1900 - 1910(costruzione intero bene); 1956 - 1956(consacrazione intero bene); 1970 - 1970(adeguamento interno); 2006 - 2006(adeguamento intero bene); 2009 - 2010(adeguamento interno); 2011 - 2011(restauro interno); 2012 - 2012(restauro interno)
Chiesa del Corpus Domini
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa del Corpus Domini <Milano>
Autore (ruolo)
Marchetti, Ippolito (costruzione)
Solmi, Francesco (costruzione)
Ambito culturale (ruolo)
eclettismo (costruzione)
Notizie Storiche

1895  (preesistenze intero bene)

La chiesa provvisoria dei Carmelitani fu ricavata in un padiglione dell'Esposizione Universale.

1897 - 1899 (costruzione intero bene)

La costruzione della chiesa definitiva, iniziata dall'ingegnere architetto Ippolito Marchetti, fu portata avanti dopo la sua morte l'anno successivo da Francesco Solmi.

1900 - 1910 (costruzione intero bene)

Il 31 dicembre 1900 fu inaugurata la chiesa inferiore, mentre per la chiesa superiore si dovette aspettare il dicembre del 1910.

1956  (consacrazione intero bene)

La chiesa diveniva Parrocchia il primo novembre 1956, mediante una solenne inaugurazione, officiata dall’allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini.

1970  (adeguamento interno)

Intervento di adeguamento liturgico a cura dell'architetto Antonio Ornati: venne rimossa la balaustra, sostituita da un nuovo complesso in marmo comprendente due nuovi pulpiti e l'altare rivolto vero il popolo.

2006  (adeguamento intero bene)

Realizzazione di un ascensore in acciaio e vetro sul fianco laterale sinistro per permettere l'accesso alle persone diversamente abili sia alla basilica superiore che a quella inferiore, progetto a cura dell'architetto Bolgian.

2009 - 2010 (adeguamento interno)

Ristrutturazione della Cappella del Suffragio (detta basilica inferiore o chiesa di sotto), realizzazione del nuovo impianto di riscaldamento e rifacimento della pavimentazione con vespaio a cura dell'architetto Bolgian.

2011  (restauro interno)

Restauro del dipinto raffigurante "Pietà, Cristo compianto da Maria e S.Teresa d'Avila" - pala d'altare, olio su tela, scuola di Guido Reni , sec. XVII a cura della dr.ssa Alessandra Tibiletti di Milano.

2012  (restauro interno)

Restauro dipinto murale staccato, raffigurante "Gesù" o "Sacro Cuore di Gesù", sito nella chiesa parrocchiale a cura dell'impresa di restauro Anna Lucchini Restauri Srl di Milano.
Descrizione

Il complesso ecclesiastico, orientato a nord ovest, è costituito da una basilica superiore ed una inferiore, caratterizzate da uno stile eclettico, di orientamento romanico-bizantino rivisitato con il gusto liberty proprio del periodo di costruzione. La facciata principale, sopraelevata tramite una imponente scalinata è rimasta incompiuta in ammattonato a vista. Si presenta a salienti, con triplice portale architravato in pietra con portoni in rame lavorati a sbalzo, opera della scuola del Beato Angelico. Al posto del rosone centrale che doveva dominare il fronte è presente una monofora con una vetrata artistica rappresentante l'ultima cena. I tre portali e la monofora superiore sono contenuti in un grande sfondato ricavato da una grossa strombatura ad arco tutto sesto che interessa gran parte della porzione centrale della facciata. I prospetti laterali sono costituite da pareti in laterizio a vista interrotte dalla sporgenza delle tre cappelle per lato e dai prolungamenti del transetto che si sviluppano negli ambienti della sacrestia a sinistra e della cappella del S. Suffragio a destra. In queste sporgenze si aprono quattro bifore e due monofore per pareti. La navata centrale è illuminata da sei oculi aperti sulla porzione di muratura superiore. Internamente la chiesa è a tre navate, con quelle laterali ridotte ad ambulacri coperti da volta a botte e sopraelevati di tre gradini, che proseguono nel deambulatorio absidale. La navata centrale, coperta con un cassettonato in cemento armato dipinto, risulta divisa dalle laterali tramite otto pilastri per lato ad impianto quadrangolare che sorreggono alternativamente sei architravi e sei arconi a tutto sesto. L'arco trionfale, cui corriponde un altro grande arco in facciata , è incorniciato da due alte pareti curve dalle quali sporgono gli amboni. Gli interni sono decorati dal pittore Eugenio Cisterna e dell’architetto carmelitano frate Bernardo Arosio. Tramite due scale opposte tra loro e ortogonali allo sviluppo del complesso si scende nella chiesa inferiore, che ha il piano di calpestio di tre metri sotto il livello stradale. Una sorte di endonartece dà accesso, tramite una porta vetrata, alla chiesa inferiore che ha simile impianto della basilica, ma di altezza decisamente più contenuta e meno ricca di decorazioni. Le tre navate sono scandite da pilastri ottagonali in pietra che sostengono archi a sesto ribassato e su cui si impostano le volte a crociera costolonate ribassate. Sopra l’altare maggiore campeggia una vetrata a colori, col monogramma costantiniano. Nell'abside la parte decorativa è tenuta dall'ostia raggiante, attorno alla quale danzano, leggere figure di serafini; sotto dodici pecorelle, simbolo dei fedeli, partenti da Gerusalemme e dirette all'altare.
Impianto strutturale
Impianto basilicale a tre navate (di cui le laterali ridotte ad una sorta di deambulatori) con tre cappelle poligonali per lato, transetto occupato dalla sacrestia da un lato e dalla cappella della Deposizione dall'altro, terminazione emiciclica estradossata dell'abside.
Altare maggiore
L’altare maggiore è opera di padre Arosio, possiamo dire che è il suo capolavoro; eseguito dallo scultore Cavalier Colombo in marmo di Carrara, Candoglia e Cipollino, alabastri e pietre dure. E’ di stile bizantino, decorato da basamenti, capitelli, archetti, piccoli sfondi, trabeazioni, statuette, decorazioni. La porticina del tabernacolo, disegnata sempre dall’Arosio, è in argento cesellato a sbalzo opera del Bellosio. Anche gli arredi dell’altare furono eseguiti su disegno di padre Arosio in collaborazione con lo scultore Colombo.
Elementi decorativi
Le vetrate artistiche sono opera del professor Eugenio Cisterna di Roma; la vetrata in controfacciata fu realizzata nel 1950 da un artista veronese.
Opere d'arte
All'altezza degli archi a tutto sesto, sopra gli architravi sono presenti nicchie rivestite in tessere musive dove avrebbero dovuto essere collocate statue di santi e beati dell'ordine. Attualmente sono conservate sulla parete sinistra due statue di bronzo alte più di tre metri, raffiguranti l’una Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, l’altra la Beata Mantovani. Sulla parete destra ...
Opere d'arte
Nel transetto destro si trova la Cappella della Deposizione, con un dipinto della fine del Cinquecento, attribuito a Guido Reni (Bologna, 4 novembre 1575 – Bologna, 18 agosto 1642) o scuola (più probabile).
Elementi decorativi
Catino affrescato dal Cisterna con il Cristo al centro e i dodici apostoli al cospetto.
Cappelle laterali
Basilica superiore, cappelle o altari laterali lato destro, dalla controfacciata: altare dedicato al Bambino di Praga; cappella dedicata a Santa Teresa d’Avila; cappella dedicata a San Giuseppe, recante un bassorilievo in marmo raffigurante il transito di San Giuseppe eseguito su disegno di Eugenio Cisterna e da Beppe Rossi.
Cappelle laterali
Basilica superiore, cappelle o altari laterali lato sinistro, dalla controfacciata: cappella dedicata al Sacro Cuore; cappella dedicata a Santa Teresa del Bambin Gesù, con disegni del Cisterna e con pala d'altare di Vanni Rossi; cappella dedicata alla Madonna del Carmine.
Opere d'arte
Statua della Madonna di marmo, opera dello scultore Michele Tripisciano (Caltanissetta, 13 luglio 1860 – Caltanissetta, 21 settembre 1913), conservata nella terza cappella laterale sinistra dedicata alla Madonna del Carmine.
Soffitto
Nella chiesa superiore: la navata centrale è coperta con un cassettonato in cemento armato decorato con motivi del cielo stellato e con medaglioni racchiudenti croci fiammeggianti (ad eccezione della prima campata coperta con volte a botte in laterizio a vista); le navatelle laterali da volte a botte; le cappelle laterali da volte ad ombrello; lo spazio centrale da una volta a padiglione ad impianto ottagonale.
Opere d'arte
Il fonte battesimale è collocato a sinistra in prossimità della controfacciata ed è costituito da una vasca a base esagonale in pietra grezza con coperchio in rame lavorato a sbalzo, realizzato nel 1960 per iniziativa di padre Ettore Spozio. Sulla parete è ospitato un dipinto ad olio su tela raffigurante l'Annunciazione, opera attribuita a Francesco Albani.
Soffitto
Nella chiesa inferiore le navate sono coperte con volte a crociera costolonate ad arco ribassato.
Cappelle laterali
Basilica inferiore, cappelle laterali, lato sinistro dalla controfacciata: la prima cappella ospita annualmente il presepe, la seconda è la cappella di S. Teresa del Bambin Gesù e terza è dedicata alla Madonna del Carmine; lato destro: cappella di S. Giovanni della Croce, cappella di S. Teresa d'Avila; Cappella di S. Giuseppe. Tutte sono delimitate da balaustre in legno e gesso in stile geometrico, complete di cancelletti decorati da stemmi carmelitani.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970)
Nella zona presbiteriale venne rimossa la balaustra, sostituita da un nuovo complesso in marmo comprendente due nuovi pulpiti e l'altare rivolto vero il popolo, progettato dall'architetto Antonio Ornati.
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