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Santa Maria del Ponte
Tione degli Abruzzi
L'Aquila
chiesa
parrocchiale
Santa Maria Assunta
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Facciata; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Campanile
nessuno
V - VI(realizzazione intero bene); XI - XI(ristrutturazione intero bene); XIII - XIII(ristrutturazione intero bene); XVI - XVII(ristrutturazione nucleo posteriore); XVIII - XVIII(ristrutturazione intero bene); XX - XX(ristrutturazione intero bene); XXI - XXI(danneggiamento intero bene)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta <Santa Maria del Ponte, Tione degli Abruzzi>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria del Ponte
Ambito culturale (ruolo)
maestranze abruzzesi (costruzione)
Notizie Storiche

V - VI (realizzazione intero bene)

La costruzione originaria risalirebbe al V o VI secolo sui ruderi di un precedente tempio pagano.

XI  (ristrutturazione intero bene)

Nel secolo XI viene officiata dai preti Equiziani

XIII  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1209 diventa Monastero Benedettino, e vi vengono trascritti i testi sacri.

XVI - XVII (ristrutturazione nucleo posteriore)

L'area posteriore al presbiterio viene aggiunta nei secoli XVI -XVII.

XVIII  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1737 diventa Collegiata.

XX  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1921, i comuni di Fontecchio e Tione degli Abruzzi e la Soprintendenza finanziano una serie di riparazioni all'interno della chiesa per fermarne il degrado.

XXI  (danneggiamento intero bene)

In seguito al sisma del 2009 l'edificio ha subito notevoli danni e risulta inagibile.
Descrizione

La chiesa si trova lungo la strada che porta al centro storico di Santa Maria del Ponte. Originariamente infatti si trovava nelle vicinanze del ponte sul fiume Aterno che oggi è sceso più a valle. La chiesa ha una struttura insolita e irregolare, a forma di E; era ben più ampia in passato poichè comprendeva anche un monastero. La facciata è in stile romanico-gotico con un affresco di Maria Vergine del XVI secolo. La chiesa duecentesca, distrutta quasi completamente forse a causa di un evento sismico, fu ricostruita ed ampliata nel corso del Trecento assumendo un aspetto nuovo e diverso. In quell'epoca vennero aggiunte molte opere d'arte che arricchirono la chiesa dandole il carattere tipico dell'architettura religiosa abruzzese. La campata presbiteriale che precede l'altare maggiore fu probabilmente ricostruita dopo la metà del XV secolo, come dimostra lo stemma di San Bernardino, scolpito in chiave, che deve essere successivo al 1444, anno della morte del Santo. Sulla struttura preesistente contemporanea all'abside venne ricostruita la nuova campata con volta ogivale che poggia su costoloni a loro volta poggianti su colonnine angolari. La copertura della chiesa doveva essere in origine a capriate lignee poi sostituita, tra il XIV e il XV secolo, da volte a sesto acuto in malta e pietra. La navata centrale fu allungata e articolata in campate con volte a crociera separate da archi a sesto acuto piuttosto schiacciati. Alle prime due campate vennero aggiunte due aule rettangolari che andarono a costituire una specie di terza navata. La navata di sinistra, anch'essa scandita da archi a sesto acuto e coperta da volta, fu allungata ed allargata fino ad invadere l'area a ridosso del presbiterio, mediante l'aggiunta di aule a destra e a sinistra. Ne risultò un organismo a tre navate di cinque campate ciascuna. Al Trecento appartiene l'altare maggiore come documenta l'iscrizione della data (1333) sulla parte anteriore della mensa. E' uno dei pochi esempi di altari trecenteschi perfettamente conservati. Di quell'epoca è anche il campanile che ha la struttura semplice di una torre quadrata con copertura a cuspide conica. Trecenteschi sono anche i vari altari. Quelli di San Pietro e Sant'Agata sono a forma di edicole con arco a sesto acuto. L'altare della Madonna della neve, quello del Rosario e quello di San Giuseppe sono romanici in marmo scolpito. Nel Settecento è stato aggiunto alla navata destra l'oratorio della confraternita, interamente affrescato. Sono invece scomparsi i locali del monastero contiguo ed un locale seminterrato posto a sinistra della porta della chiesa, abbattuto nel 1945.
Facciata
è a vela muraria, quadrangolare, con corpi aggiunti e più bassi ai due lati, sulla stassa linea muraria. La fcciata della chiesa haun portale in pietra centrale, con architrave sorretto da mensole e lunetta superiore contenente un affresco di Maria Vergine del XVI secolo. Al di sopra del cornicione orizzontale si aprono un finestrone centrale rettangolare timpanato e due finestre quadrotte ai lati.
Pianta
irregolare, a forma di E, frutto delle molte trasformazioni nei secoli. Dall'ingresso principale si accede alla navata centrale, con l'abside recante tre finestrine gotiche, alla navata di sinistra e ad una prima arcata della navata di destra. Le altre arcate in questo lato mancano e s'ignora se siano cadute a seguito a movimenti sismici o non siano state mai costruite. L'abiside a emiciclo non chiude la navata centrale nè la Chiesa, che si prolunga dietro e ha l'accesso a sinistra, incorporando l'abside stessa.
Pavimenti e pavimentazioni
irregolare e mista tra lastre in pietra e mattonelle di cotto fatto a mano, segno anche questo delle numerose trasformazioni nel tempo.
Elementi decorativi
la chiesa è ricca di elementi decorativi come altari in pietra scolpita e affreschi di epoca medioevale e rinascimentale. Da ricorda che la chiesa ospitava il celebre Trittico di Beffi, oggi conservato nella sede della banca d'Italia a L'Aquila.
Campanile
in pietra, a base quadrangolare, con copertura conica, anch'essa in pietra.
Adeguamento liturgico

nessuno
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