chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Viagrande
Catania
chiesa
parrocchiale
S. MARIA DELL'IDRIA
Parrocchia di Santa Maria dell'Idria
Planimetria; Interni; Prospetti; Impianto strutturale
presbiterio - intervento strutturale (anni '90 del XX secolo)
XVI - XVI(culto di San Mauro carattere generale); 1693 - 1743(costruzione intero bene); 1860 - 1860(costruzione cupola); 1924 - 1924(costruzione campanile); 1926 - 1926(erezione canonica carattere generale)
Chiesa di Santa Maria dell'Idria
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria dell'Idria <Viagrande>
Altre denominazioni Chiesa di Santo Mauro
S. MARIA DELL'IDRIA
Autore (ruolo)
Fichera, Francesco (progettista del campanile)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
maestranze siciliane (costruzione del campanile)
Notizie Storiche

XVI  (culto di San Mauro carattere generale)

L'edificio accoglie il culto di San Mauro, che dal XVI secolo è Patrono di Viagrande.

1693 - 1743 (costruzione intero bene)

Il terremoto del 1693 danneggiò gravemente l'antica chiesa madre, per cui fu necessario costruirne una nuova. La prima pietra dell'attuale edificio è stata posta il 6.01.1712 e la chiesa è stata aperta al culto nel 1743. L'edificio sorge su di un terreno venduto dai Padri Gesuiti, che nei pressi tenevano un collegio, la cui costruzione è tutt'ora esistente.

1860  (costruzione cupola)

La cupola fu costruita nel 1860.

1924  (costruzione campanile)

Il campanile fu progettato dall'arch. Francesco Fichera ed edificato al posto dell'antico campanile rimasto incompleto. La sua edificazione terminò nel 1924.

1926  (erezione canonica carattere generale)

La chiesa è stata eretta in parrocchia il 21.06.1926
Descrizione

Facciata piana rettangolare ad un ordine tripartito, con torre campanaria nel partito sinistro. Spazio interno a prevalente sviluppo longitudinale, con navate diaframmate da arcate a tutto sesto. Volumetria esterna prismatica a base rettangolare, sovrastata da cupola sulla crociera.
Planimetria
L'edificio si sviluppa secondo una planimetria a croce latina a tre navate con transetto. Oltre il transetto, le navate laterali sono concluse da cappelle absidate, mentre la navata maggiore prosegue con il coro, e quindi con l'abside, che in parte è articolata in due livelli, di cui il superiore accoglie l'organo a canne. Sulla crociera si innalza la cupola.
Interni
Gli interni, particolarmente luminosi, sono decorati da un apparato in stile composito di gusto tardobarocco, che suddivide lo spazio delle navate in cinque campate, oltre il transetto. Di interesse alcuni altari, tra i quali soprattutto quello maestoso dedicato a San Vito che conclude il braccio destro del transetto. Lungo la volta della navata destra si rintracciano delle pitture, che un tempo con molta probabilità ricoprivano buona parte dell'edificio, ma poi ricoperte dall'attuale pittura bianca.
Prospetti
La facciata è impostata secondo un modello compositivo particolarmente presente nell'architettura tardobarocca della zona etnea. Essa si sviluppa secondo uno schema quadrangolare ad un ordine, tripartito da un apparato in stile composito. Sopra il partito di sinistra si innalza quindi la torre campanaria. Malgrado l'impostazione particolarmente schematica, qui l'esito architettonico è sicuramente notevole grazie alla presenza di elementi decorativi in pietra lavica di straordinaria qualità. Infatti, malgrado il materiale sia di difficile lavorabilità, qui vengono raggiunti dei livelli di dettaglio straordinari, come evidente nel portale maggiore, definito da due serie di colonne binate.
Impianto strutturale
L'edificio è realizzato con muratura portante di pietra lavica e malta. Le navate interne sono coperte da volte reali, mentre sulla crociera si innalza una cupola.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (anni '90 del XX secolo)
L'altare attuale è stato realizzato col riadattamento dell'antico altare barocco che un tempo era posto nella cappella destra del transetto.
Contatta la diocesi