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Milano
Milano
chiesa
parrocchiale
S. Paolo
Parrocchia di San Paolo
Pianta; Struttura; Opere d'arte; Opere d'arte; Opere d'arte; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
altare - intervento strutturale (1991)
1926 - 1928(costruzione intero bene); 1932 - 1934(consacrazione intero bene); 1946 - 1948(ricostruzione intero bene); 1951 - 1956(completamento intero bene); 1963 - 1967(ristrutturazione intero bene); 1979 - 1979(adeguamento esterno); 1991 - 1991(consacrazione altare)
Chiesa di San Paolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Paolo <Milano>
Altre denominazioni S. Paolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

1926 - 1928 (costruzione intero bene)

Su esigenza della popolazione del quartiere, l'arcivescovo di Milano, Eugenio Tosi, promuove anche economicamente la costruzione della nuova chiesa, progettata dall'arch. Piero Palumbo in stile neo-romanico. Il primo aprile del 1928 viene inaugurata la prima parte della chiesa (dal pronao fino al transetto escluso) e pone la prima pietra dove sorgerà l'altare maggiore.

1932 - 1934 (consacrazione intero bene)

Nel dicembre del 1932 la chiesa viene ultimata e l'11 dicembre dello stesso anno viene inaugurata. La consacrazione avverrà il 28 giugno da parte del card. Schuster.

1946 - 1948 (ricostruzione intero bene)

Alla fine della seconda guerra mondiale, il parroco don Giulio continua l'opera del predecessore: nel settembre del 1946 innalza la cupola; nel maggio del 1948 inaugura il nuovo altare dedicato a Maria Santissima.

1951 - 1956 (completamento intero bene)

Negli anni cinquanta vengono intrapresi numerosi lavori di completamento: nel 1951 vengono realizzate le decorazioni dell'abside che rappresentano i tre momenti pricipali della vita di San Paolo ad opera dell'artista Vanni Rossi; nel 1952 viene costruito il pronao laterale e rifatto l'impianto di illuminazione; nel 1956 viene ampliato il pronao in facciata.

1963 - 1967 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1963 don Giacomo rinnnova l'impianto di riscaldamento e l'anno successivo intraprende la pulitura degli interni della chiesa. Nel 1967 vengono ridatte le coperture.

1979  (adeguamento esterno)

Nel 1979 viene realizzata una rampa sul lato destro del sagrato per permettere il superamento del dislivello esistente a persone con disabilità motoria.

1991  (consacrazione altare)

Il 21 giugno viene consacrata dall'arcivescovo Martini la nuova mensa, realizzata dalla scuola Beato Angelico per adeguare la chiesa ai dettami del Concilio Vaticano II.
Descrizione

La chiesa, orientata ad ovest, presenta un tipico impianto basilicale a tre navate con transetto terminante con cappelle emicicliche estradossate, presbiterio e zona absidale anch'essa estradossata. Il campanile originariamente previsto nel progetto non fu mai realizzato. Esternamente i prospetti sono interamente in laterizi facciavista con alcuni cantonali in materiale lapideo e alcuni blocchi lapidei inseriti nella muratura anche con funzione decorativa. La facciata principale a capanna è anticipata da un protiro a tre arcate con analogo andamento e fiancheggiato da due ambienti poligonali coperti da alti tiburi conclusi con lanterne anch'esse ad andamento poligonale. Superati i tre portali di accesso architravati la chiese si presenta interamente intonacata ad eccezione degli archi e dei pennacchi di raccordo con le volte e la cupola, nonché dei sostegni verticali che ripartiscono lo spazio in tre navate e che sono alternativamente colonne in granito e pilastri polilobati misti (blocchi lapidei e porzioni in muratura di laterizio) secondo una tradizione tipicamente lombarda di stampo neoromanico. A lato dell'ingresso sono presenti due cappelle speculari contenenti statue e immagini di santi; quella di sinistra originariamente ospitava il battistero. La chiesa è illuminata naturalmente da monofore presenti nelle cappelle laterali, nel catino absidale e nella controfacciata, dove la disposizione segue l'andamento della copertura. Il transetto si conclude con due cappelle emicicliche: a destra l'altare di San Giuseppe dove è anche collocata la Custodia Eucaristica; a sinistra l'altare della Madonna, dove è collocato il fonte battesimale.
Pianta
Impianto basilicale a tre navate con transetto terminante con cappelle emicicliche estradossate, presbiterio e zona absidale anch'essa estradossata.
Struttura
Muratura in laterizi e malta.
Opere d'arte
Portoni di ingresso laterali rivestiti di rame con raffigurate scene della vita di San Pietro e San Paolo, opera dell'architetto padre Dante Maranta.
Opere d'arte
Altare di S. Giuseppe, a destra dell’altare maggiore con medaglione del defunto primo prevosto don Giuseppe Bossi, su disegno dell’arch. Palumbo ed opera dello scultore Lochis.
Opere d'arte
Altare della Madonna, a sinistra dell'altare maggiore, su disegno dell’arch. Palumbo, con marmi policromi della cooperativa marmisti G. Piatti di Verona.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazioni in lastre di marmo.
Coperture
Volte a padiglione nelle cappelle laterali in prossimità della controfacciata; volte a crociera nelle navate; volta a botte in prossimità della controfacciata; volta a padiglione all'incrocio del transetto con la navata.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1991)
Agli inizi degli anni novanta del novecento viene realizzato dalla scuola Beato Angelico una nuova mensa lapidea, in sostituzione della provvisoria in legno, per adeguare la chiesa ai dettami del Concilio Vaticano II. Viene anche data una nuova sistemazione del fonte battesimale. Il Tabernacolo col SS. Sacramento viene collocato nella cappella destra del transetto, dalla parte opposta del battistero. Tutti i lavori sono opera dell'arch. Valerio Vigorelli, direttore della Scuola Beato Angelico e dell’Industria Marmi Carlo Comana di Seriate.
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