chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Magnago Milano chiesa sussidiaria S. Gaetano Parrocchia di San Michele Arcangelo Impianto strutturale; Opere d'arte; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura nessuno 1696 - 1714(costruzione intero bene); 1876 - 1877(costruzione campanile); 2005 - 2006(restauro ciclo affrescato)
Chiesa di San Gaetano
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Gaetano <Magnago>
Altre denominazioni
S. Gaetano
Ambito culturale (ruolo)
barocco lombardo (intero bene costruzione)
maestranze lombarde (campanile costruzione)
Notizie Storiche
1696 - 1714 (costruzione intero bene)
Come riferisce la Visita Pastorale del Cardinale Pozzobonelli, l'oratorio venne edificato nel 1696 e consacrato nel 1714.
1876 - 1877 (costruzione campanile)
Il campanile a vento venne edificato tra il 1876 e il 1877. Questa datazione è ricostruibile attraverso le note spesa dei registri parrocchiali ed è confermata dalla data incisa sulla campana. Inoltre, nessuna Visita anteriore a questa data descrive il piccolo campanile come parte già esistente del complesso architettonico.
2005 - 2006 (restauro ciclo affrescato)
Tra il 2005 e il 2006 vennero riportate alla luce e restaurate le decorazioni affrescate interne, datate al 1793 e stilisticamente affini al quadraturismo lombardo.
Descrizione
La chiesa di San Gaetano presenta un impianto molto semplice: una struttura quadrangolare che unisce nel medesimo vano aula e presbiterio, al quale è annessa una sacrestia. Lo spazio presbiteriale si differenzia dallo spazio destinato ai fedeli perchè è sopraelevato di un gradino e diviso da una balaustrata marmorea policroma, ancora interamente conservata. L'oratorio non è orientato, ma presenta l'altare posizionato a nord, probabilmente per costruire l'entrata verso l'unica strada percorribile, che fronteggiava la chiesa sul lato meridionale. All'interno lo spazio è coperto da una volta a botte; nel presbiterio, attraverso un impiego illusionistico della prospettiva, si finge un'abside semicircolare con copertura voltata e cassettonata dietro all'altare. I perimetrali del piccolo oratorio sono ritmati da paraste ioniche in stucco, che si prestano ad impaginato architettonico per la decorazione ad affresco che si estende su tutte le pareti. Questa finge marmi preziosi, scorci prospettici e riquadri appesi, secondo lo stile quadraturista molto in voga nel Settecento lombardo. Anche all'esterno l'edificio ha forme semplici ed è interamente intonacato. La facciata è racchiusa tra due contrafforti sporgenti dotati di risegna angolare. Lo scomparto centrale della facciata è a sua volta frazionato orizzontalmente in due settori da due fasce marcapiano aggettanti: nella parte bassa si apre il portale, sormontato da un fastigio a lunetta aggettante; nello scomparto superiore vi è una finestra quadrangolare incorniciata. La facciata termina con un fastigio timpanato. Sull'angolo nord-est si trova un piccolo campanile a vento. Altre due finestre sui lati est e ovest danno luce all'interno della chiesa.
Impianto strutturale
Chiesa con impianto quadrangolare, un unico vano ospita navata per i fedeli e presbiterio.
Opere d'arte
La pala d'altare raffigura San Gaetano in ginocchio che tiene nella mano sinistra un giglio con il quale indica una trascrizione in latino di un passo del Vangelo. Il Santo è circondato da angeli. Il modello per questa composizione viene individuato nella pala dipinta da nel 1605-1610 Giovan Battista Crespi, detto il Cerano, per la chiesa di Sant'Antonio Abate di Milano, appartenente all'ordine dei Teatini. Non si conosce la datazione precisa della pala di Magnago ma essa è sicuramente antecedente al 1753, in quanto viene già citata nella Visita del cardinale Pozzobonelli. La data 1892 scritta in basso a destra fa, invece, probabilmente riferimento alla cornice, dono della famiglia Puricelli, che ne sostituì una precedente.
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa conserva l'originale pavimento in cotto lombardo variegato, databile al XVIII secolo.
Struttura
Il rivestimento ad intonaco non rende possibile esaminare i materiali strutturali.
Adeguamento liturgico
nessuno
L'arredo liturgico non risulta aggiornato secondo i dettami del Concilio Vaticano II. Si conservano ancora integri e in situ l'altare pre-conciliare datato 1893 e la balaustrata marmorea policroma di XVIII secolo.