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Chiesa di San Giusepe Lavoratore
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giusepe Lavoratore <Ponte Nuovo, Magenta>
Altre denominazioni
Chiesa di San Giuseppe Lavoratore S. Giuseppe Lavoratore
Autore (ruolo)
Muzio, Giovanni (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche
1940 - 1950 (costruzione intero bene)
La chiesa venne costruita fra gli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento, su progetto dell'architetto milanese Giovanni Muzio, responsabile in quegli stessi anni della costruzione di molti altri edifici del villaggio industriale S.A.F.F.A. di Ponte Nuovo di Magenta; un villaggio attorno al quale ruotava l'intera vita della comunità locale.
1963 (consacrazione intero bene)
La chiesa venne consacrata il 1 maggio 1963.
1970 - 1985 (adeguamento liturgico intero bene)
Fra gli anni Settanta ed Ottanta la chiesa fu oggetto di un intervento di riammodernamento atto ad adeguarel'edificio alle indicazioni del Concilio Vaticano II.
Nel 1984, la chiesa ottenne anche il titolo parrocchiale.
Descrizione
L'edificio presenta una pianta pentagonale irregolare che in alzato si traduce in un sistema di cinque solidi con coperture a falde, fra loro intersecati.
L'ambiente interno è ad aula unica ed è caratterizzato da una suggestiva luminosità determinata dagli inserti vetrati e dalla cromia dei materiali.
Le murature presentano rivestimenti in laterizio e clinker.
I sistemi di copertura dell'aula sono piuttosto eterogenei: capriate a vista in calcestruzzo armato in corrispondenza del presbiterio (a formare una sorta di tribuna illuminata da grandi vetrate) e solai in laterocemento variamente inclinati per lo spazio vicino all'ingresso.
Lungo le pareti interne corrono scritte votive.
All'esterno svetta una slanciata torre campanaria.
Impianto strutturale
L'edificio presenta strutture in cemento armato, con tamponamenti in laterizio (mattoni forati), tetto a falde e solai in laterocemento.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1980)
A seguito del Concilio Vaticano II la chiesa è stata oggetto di un intervento di riammodernamento che ha interessato l'area presbiterale e che ne ha consentito l'adeguamento alle indicazioni conciliari.