chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Milano Milano chiesa parrocchiale Santi Giovanni e Paolo Parrocchia dei Santi Giovanni e Paolo Pianta; Coperture; Fondazioni; Pavimenti e pavimentazioni; Opere d'arte; Opere d'arte; Opere d'arte presbiterio - aggiunta arredo (2000(?)) 1964 - 1964(progetto intero bene); 1964 - 1964(committenza intero bene); 1965 - 1965(inizio lavori intero bene); 1967 - 1967(benedizione intero bene); 1977 - 1977(dedicazione intero bene); 1992 - 1992(ristrutturazione avancorpo); 2001 - 2001(rifacimento copertura)
Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo <Milano>
Altre denominazioni
Chiesa dei SS. Giovanni Battista e Paolo Apostolo
Autore (ruolo)
Figini, Luigi (progettazione)
Pollini, Gino (progettazione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (progettazione)
Notizie Storiche
1964 (progetto intero bene)
L'incarico di progettazione della chiesa dei SS. Giovanni e Paolo è affidata agli architetti Luigi Figini e Gino Pollini dall'Opera Diocesana per la Preservazione e Diffusione della Fede, nella persona di monsignor Virginio Rovera.
1964 (committenza intero bene)
Il 21 giugno papa Paolo VI, in occasione del primo anniversario della sua elevazione al Pontificato, benedice la prima pietra di marmo bianco di Candoglia della chiesa, offerta quale omaggio degli ambrosiani al pontefice. L'area su cui sorge la chiesa fu donata gratuitamente dal Comune in omaggio al Pontefice.
1965 (inizio lavori intero bene)
Il 12 febbraio iniziano i lavori di costruzione della chiesa.
1967 (benedizione intero bene)
La chiesa è inaugurata al culto il 29 giugno dal parroco don Antonio Boggi.
1977 (dedicazione intero bene)
Dedicazione della chiesa ai SS. Giovanni Battista e Paolo Apostolo il 19 marzo per opera del cardinale Giovanni Colombo.
1992 (ristrutturazione avancorpo)
Realizzazione di una rampa all'ingresso da via Maffucci per permettere il superamento del dislivello e l'ingresso all'esonartece della chiesa a persone con disabilità motorie.
2001 (rifacimento copertura)
Rifacimento del manto di copertura e sistemazione dei lucernari.
Descrizione
Il complesso parrocchiale sorge in un’area di forma allungata tra via Catone, via Patti e via Maffucci al limite tra le zone Bovisa e Dergano, con orientamento nord-sud.
L’involucro esterno, costituito da pilastrature in cemento armato con murature di tamponamento e rivestimento in laterizi forati, presenta un andamento articolato in pianta in una serie continua di rientranze e di sporgenze, che rispondono alle necessità di caratterizzazione degli spazi interni anche in rapporto alla loro particolare destinazione funzionale. L’impianto generale è asimmetrico e con una disposizione dei partecipanti bidirezionale ed avvolgente rispetto al presbiterio. Superato l'esonartece a cui si accede tramite due scale asimmetriche ed ortogonali rispetto all'ingresso sono possibili tre percorsi differenti per la sua fruizione: il principale corrisponde all’asse primario della chiesa ad unica navata, dall'ingresso principale alla zona presbiteriale; il secondo parte dall’esonartece e passando da un piccolo patio detto degli sposi passa dalla cappella della madonna e arriva alla “chiesa alta”; infine il terzo sempre entrando dall’esonartece attraversa un secondo patio e arriva al battistero. Tutti gli ambienti dedicati alle diverse funzioni non sono intesi come spazi secondari rispetto alla navata centrale ma come elementi funzionali specializzati che partecipano ad un discorso unitario di spazio interno. L'interno della chiesa è rifinito con intonaco rustico bianco, in contrasto con lo scuro trattamento al carbolineum delle tavole di abete del soffitto e delle strutture portanti dei lucernari lasciate a calcestruzzo a vista. La pavimentazione in una sorta di opus sectile realizzato con tessere quadrate di marmo di dimensione diverse ospita, appena varcato l'ingresso principale, quattro grandi lapidi: due ricordano il giorno della consacrazione (29 giugno 1968); le altre sono dedicate a Giovanni Battista Montini.
Nella chiesa sono chiaramente distinguibili diverse quote: la più bassa comprende il battistero e l'aula assembleare; la seconda corrisponde al presbiterio, alla cappella della Madonna e alla chiesa alta, rispetto alla quale l'altare è ulteriormente sopralzato tramite un basamento. L'illuminazione naturale è prevalentemente zenitale dai grandi lucernari cruciformi in calcestruzzo a vista, composti da moduli quadrati e chiusi da piramidi trasparenti in plastica (bianche e policrome). I lucernari sono nove di cui il maggiore è situato sopra il presbiterio e nella parte alta della chiesa. La parete terminale della zona presbiteriale, su cui è appeso il tabernacolo e il crocifisso ligneo (scultura non prevista nel progetto originario), è illuminata da una luce radente la cui provenienza è nascosta da un setto murario. Il tabernacolo (1968) e la croce dell'altare sono di padre Costantino Ruggeri, autore anche del portale di ingresso e delle vetrate policrome incastonate nei muri d'ingresso e del battistero. In corrispondenza del lucernario più grande si trova l'altare, costituito da un enorme blocco di marmo di Verona, lasciato grezzo e poggiato su un basamento. L’edificio sacro forma un complesso unico e inscindibile con la retrostante canonica: sebbene con la medesima finitura i due ambienti sono caratterizzati da differenti volumetrie e altezze e sono collegati con una pluralità di cavedi e cortili. Completa la composizione il campanile sul lato occidentale ad impianto a croce greca.
Pianta
La chiesa ha un impianto asimmetrico con una disposizione bidirezionale rispetto al presbiterio.
Coperture
La struttura di copertura è piana ed è costituita da una soletta in tavelloni di cemento. Il manto è realizzato con guaine bituminosi impermeabilizzanti.
Fondazioni
L'accesso alla chiesa avviene tramite una doppia scalinata che sopralza il piano di calpestio dell'esonartece e dello spazio interno; al di sotto della navata della chiesa, con accesso laterale da via Catone, trova spazio la palestra.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna è realizzata in una sorte di opus sectile con tessere quadrate di vari litotipi; la zona presbiteriale e la parte alta della chiesa ha una pavimentazione in lastre di marmo.
Opere d'arte
Il battistero in materiale lapideo è stato progettato da Figini e Pollini.
Opere d'arte
Il tabernacolo e la Croce, posta alla destra dell'altare, sono di padre Costantino Ruggeri.
Opere d'arte
Il Crocifisso posto sulla parete proprio dietro all'altare, di fianco al tabernacolo, è di Enrico Manfrini.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (2000(?))
Collocazione del crocifisso ligneo sulla parete di fondo presbiteriale (donazione dalla cappella privata di Paolo VI per volere di mons. Macchi in occasione di una sua visita).
L'edificio, essendo post-conciliare, è costruito secondo le prescrizioni dell'adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II.