chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Merate Milano chiesa parrocchiale S. Ambrogio Parrocchia di Sant'Ambrogio Altare maggiore; Campanile; Cappelle laterali; Cicli affrescati; interno; Opere d'arte; Organo; Pavimenti e pavimentazioni; Portone; sagrato; Soffitto; Impianto strutturale altare - intervento strutturale (1960) XIII - XVII(costruzione intero bene); 1758 - 1758(restauro apparato decorativo); 1760 - 1760(ricostruzione campanile); 1836 - 1979(restauro apparato decorativo); 1957 - 1957(modifica strutturale Cappella di S. Caterina); 1978 - 1979(restauro organo)
Chiesa di Sant'Ambrogio
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Sant'Ambrogio <Merate>
Altre denominazioni
S. Ambrogio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche
XIII - XVII (costruzione intero bene)
Goffredo Da Bussero cita nel suo Cartolario alcuni lasciti per le chiese di Merate (S. Bartolomeo, S. Dionigi e S. Maria di Sabbioncello). Non parla della chiesa di S. Ambrogio forse perché non faceva parte dei beni dell'Abbazia di S. Dionigi, alla quale erano destinati i lasciti dell'anno 1040 descritti nel Liber Notitiae. Tuttavia la chiesa è molto antica e ne parla il parroco Pietro Mauro nel 1639 affermando che tutta la documentazione storica fu dispersa all'epoca della peste. Il cimelio a tal punto più significativo è la lapide triangolare con l'effige di S. Ambrogio recante una data: 11 aprile 1461. Pare che questa lapide appartenesse al portale d'ingresso principale della chiesa. Oggi si trova applicata Sull'ingresso della Canonica.
1758 (restauro apparato decorativo)
Nel 1758 fu restaurata tutta la chiesa e ornata di nuovi stucchi in stile barocco, cancellando i vecchi dipinti presenti sulla volta.
Presso l'altare della Madonna, Giacomo Antonio Cucci dipinse le medaglie a fresco mentre Domenico Mutti di Carnate eseguì gli ornati a stucco.
Osservando meglio si comprende che l'apparato decorativo fu realizzato in due tempi.
1760 (ricostruzione campanile)
Nel 1648, in occasione di lavori di ampliamento alla chiesa, sotto la direzione dell'architetto Carlo Buzio, fu demolito l'antico campanile che si trovava fra le due cappelle di S. Anna e S. Orsola e ricostruito l'attuale, allungando la navata della chiesa e ampliando la piazza antistante. Le opere rimasero incompiute a causa di "calamità dei tempi". Tutt'oggi sono incompiute.
1836 - 1979 (restauro apparato decorativo)
Il prevosto Sala descrive che nel 1836 la chiesa fu "guastata" perché vennero distrutti i ricchi ornati a stucco e le medaglie dipinte.
Una modifica alle decorazioni del presbiterio fu eseguita anche nel 1976 con l'intento di conservare gli ornati di stucco barocchi e ridipingere alcune figure. Le tinte di fondo vennero rinnovate, così anche le decorazioni in oro.
Durante il restauro furono puliti anche i due grandi affreschi raffiguranti "Dio che porta la Legge a Mosè, sul monte Sinai" (a destra) e "Gesù che accoglie i bambini" (a sinistra). Entrambe sono opera del pittore bergamasco A. Sibella e portano la data del 1896.
Anche i due affreschi seicenteschi presenti sulla volta (S. Ambrogio che ferma l'imperatore Teodosio e S. Carlo che comunica gli appestati) furono restaurati e riportati alla situazione originale in chiaro scuro.
1957 (modifica strutturale Cappella di S. Caterina)
Nel 1957, a spese dell'Amministrazione comunale, con lo scopo di agevolare il transito veicolare, aumentando il calibro stradale di via Cerri, fu accorciata la cappella di S. Caterina.
Sempre nello stesso momento venne abbellita la piazza pavimentandola con porfido a cubettti, aggiungendo aiuole con fiori e alberi a basso fusto.
1978 - 1979 (restauro organo)
il primo organo fu realizzato nel 1842 a opera di Carlo Serassi di Bergamo, sostituito nel 1911 dall'attuale, restaurato nel 1979.
Descrizione
La chiesa, orientata con abside a est-, si presenta con un ampio sagrato antistante. Quest'ultimo rialzato rispetto alla strada laterale ma digradante verso lo spiazzo adibito a parcheggio, ubicato di fronte.
All'esterno la facciata principale è incompleta, con laterizio a vista, inserti in granito e la torre campanaria collocata sul lato meridionale.
Lo stile è tipico del Barocchetto Lombardo e nasconde la copertura della navata a doppio spiovente con coppi in cotto e canali in rame.
Questa facciata risale al 1600, realizzata a seguito di un ampliamento della chiesa e rimasta incompiuta sino ad oggi.
Si presenta con due ordini composti da colonne circolari in laterizio a vista che sorreggono, in sommità e un timpano solo accennato sul lato destro, adiacente al campanile. Al centro il portale d'ingresso principale è ben evidenziato dal un ulteriore timpano in granito sorretto da altre colonne laterali in laterizio a vista. All'interno di questo spazio è collocato un elemento decorativo in granito costituito da paraste laterali e timpano ad arco che inquadrano il portone d'ingresso principale.
Sempre in facciata sono ben visibili le quattro nicchie, ora vuote, collocate tra le coppie di colonne in laterizio.
Internamente, la chiesa ha un'unica navata e nove cappelle laterali.
Il coro è semicircolare, sormontato da una volta a catino è preceduto da una zona presbiteriale con volta a botte, in cui si trova la mensa.
Ai lati del presbiterio vi sono due ambienti: la sacrestia a destra e un secondo ambiente utilizzato come deposito, sul lato sinistro.
Esternamente al presbiterio, verso la navata, svettano i due pulpiti lignei in stile barocco.
Altare maggiore
La mensa, di recente fattura, è realizzata in marmi policromi mentre l'altare retrostante presenta un tempietto circolare realizzato con colonne accoppiate a pilastrini quadrangolari. L'intera struttura è di marmi policromi con prevalenza di Biancone.
Ai lati del tempietto, due sculture raffiguranti angeli si dividono lo spazio con quattro busti argentati di santi e quattro reliquiari, anch’essi argentati.
La mensa fu realizzata a seguito dell’adeguamento liturgico dei primi anni ’60 ma ulteriormente modificata nel 1992.
Il coro ligneo originale presenta 13 formelle dipinte su tavola rappresentanti gli apostoli con al centro Gesù Salvatore.
Campanile
La torre campanaria risale al 1654. E' di forma quadrangolare, innestata sulla facciata a sud. Presenta cinque ordini e si sopraeleva rispetto alla chiesa di tre ordini.
Solo sul prospetto principale, in corrispondenza del terzo ordine si trova l’orologio. La cella campanaria presenta quattro fornici.
Si notano alcuni elementi metallici per il rinforzo strutturale in corrispondenza dei pilastri angolari della cella campanaria.
La copertura del campanile è con coppi di cotto a canale, con quattro falde e croce sommitale.
Cappelle laterali
Entrando alla sinistra troviamo la prima cappella dedicata al battistero, separata dalla navata per mezzo di una balaustra di arenaria a cui si ancora un cancello di ferro battuto a due battenti. Sulla parete di fondo si trova un affresco rappresentate il Battesimo di Gesù. La pianta è quadrangolare, il pavimento è costituito da marmette cementine e la volta a botte è intonacata e tinteggiata.
La cappella successiva, proseguendo sul lato settentrionale è dedicata al Sacro Cuore. Ha una balaustra in marmo rosso e sulla parete di fondo un altare in muratura che accoglie la statua del Sacro Cuore. Sul lato destro della cappella è posizionato un confessionale ligneo di recente fabbrica. La pianta è di forma rettangolare, con pavimento di granito lucido e volta a botte tinteggiata.
Più avanti troviamo la cappella di San Giuseppe dove è presente, sulla parete di fondo, un altare sormontato dalla tela ottocentesca del pittore Jannucci, rappresentante San Giuseppe e Gesù Bambino. Ai lati della tela due colonne con capitelli ionici incorniciano il dipinto, mentre al di sotto vi è un paliotto di velluto rosso ricamato. Geometricamente la cappella è simile alle precedenti. Si differenzia per la balaustra realizzata in marmo nero con intarsi e colonnine di marmo rosso.
La quarta cappella è dedicata alla Madonna del Rosario. L’altare è in marmo rosso, rialzato su predella, anch'essa di marmo rosso e legno. Al di sopra, sulla parete di fondo, si trova una nicchia in cui è posizionata la statua lignea della Madonna del Rosario con Gesù Bambino, realizzata da Antegnati nel 1700. Sul lato destro di questa cappella è collocato un dipinto rappresentante la B.V. con Gesù Bambino che sconfiggono il drago, mentre sul lato sinistro, un altro dipinto raffigura Maria con alcune ancelle che lavano il piccolo Gesù. La pavimentazione della cappella è in marmette di graniglia.
L'ambiente successivo, dedicato a Santa Caterina d’Alessandria è molto sobrio. La Santa è raffigurata in una tela di autore ignoto, posizionata sulla parete di fondo. Sopra si apre una finestra trilobata con vetrata artistica di recente fabbrica. Mentre al di sotto della tela è collocato un paliotto di raso ricamato con fili argentati e dorati. Alle pareti laterali sono addossate due statue in gesso rappresentanti Santa Rita e l'Ecce Homo. La balaustra è di marmo rosso.
Attraversando la navata si trova la cappella di San Mauro, gemella della precedente. La tela sulla parete di fondo, di autore ignoto del XVII secolo, rappresenta San Mauro con San Bernardino di Siena. Sulle pareti laterali sono affisse altre tele di autori ignoti, risalenti al XVII secolo: Sant’Orsola, a destra, San Carlo con San Francesco e la Madonna con Gesù Bambino, sulla sinistra.
La cappella successiva è dedicata a Sant’Ambrogio. Sulla parete di fondo si trova un altare barocco di marmi policromi che accoglie una tela risalente al 1969, del pittore Cattaneo, raffigurante il Santo patrono. Sulla parete destra della cappella è esposto il bassorilievo in stucco di un’armatura, mentre a sinistra è collocata un’epigrafe di marmo.
A seguire troviamo la cappella di Santa Teresina. Sulla parete di fondo si trova un altare con colonne corinzie e la tela rappresentante Santa Teresa del Gesù Bambino, realizzata nel 1997 dalla Scuola Beato Angelico di Milano. Al di sotto della mensa è applicato un paliotto di velluto rosso ricamato con fili dorati. Sul lato sinistro di questa cappella troviamo un confessionale ligneo di recente fattura, mentre a destra è esposto un arazzo rappresentate la B.V. del Rosario.
L’ultima cappella è dedicata a Sant’Anna con una tela di autore ignoto del XVII sec., raffigurante Sant’Anna, San Gioachino e Maria Bambina. Anche qui è presente un confessionale di recente fabbrica.
Cicli affrescati
Sulle pareti laterali del presbiterio si notano due grandi affreschi ottocenteschi: "Gesù con i fanciulli" a sinistra e "Mosè che scrive le Tavole della Legge, a destra. L’autore è A. Sibella di Bergamo.
Sempre nel presbiterio, in corrispondenza della volta a botte troviamo altri due affreschi monocromi: "Sant’Ambrogio che ferma Teodosio", a sinistra, e "San Carlo che comunica gli appestati", a destra.
interno
L’interno è composto da un’unica navata con nove cappelle laterali, cinque sulla sinistra e quattro sulla destra. Le pareti laterali presentano paraste in muratura con capitello composito che sorreggono la cornice superiore. Nella navata si contano quattro catene in ferro per il rinforzo strutturale delle volte.
L’illuminazione artificiale è garantita da faretti posizionati al di sopra della cornice.
Opere d'arte
Nell’abside troviamo una tela di autore ignoto, rappresentante i Santi Ambrogio, Gervasio e Protaso, S. Carlo e S. Francesco, alle cui spalle si vede un paesaggio tipico della Brianza Meratese com'era in antichità.
Mentre sulla parete d’ingresso di si trovano altre due tele, entrambe di autore ignoto, risalenti al XVII secolo. Le tele rappresentano rispettivamente la Strage degli Innocenti e San Giovanni Battista.
Organo
Sopra la bussola d’ingresso è posta la balconata con l’organo. Lo strumento è di recente fabbrica, realizzato nel 2006 e ha una trasmissione meccanica. La balaustra lignea è tinteggiata.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento della navata è realizzato in marmette cementine. In corrispondenza delle panche troviamo predelle in laminato, contenenti il riscaldamento radiante. La pavimentazione del presbiterio è realizzata in marmo di Guipuzcoa con intarsiate croci in rosso Alicante di Spagna.
Portone
Il portone d’ingresso è di legno massello laccato, circondato da una cornice in granito.
sagrato
L’ampio sagrato è realizzato con porfido a cubetti. Inizialmente si pone alla stessa quota della sede stradale, mente sul lato sinistro, più vicino alla chiesa, risulta leggermente sopraelevato. Su questo lato si trova una balaustra in granito, interrotta nel centro, dove si apre una piccola scalinata che collega la quota stradale. Sul lato destro del sagrato si apre una cappella realizzata dalla famiglia Belgiojoso.
L’ingresso per le persone portatrici di handicap è posizionato sul lato meridionale della chiesa, in corrispondenza dell'ingresso secondario, completo di rampa d’accesso in muratura.
Soffitto
La copertura della navata è realizzata con una volta a botte e otto abbaini in corrispondenza delle finestre. L’abside, sormontata da una volta a catino, è preceduta da una zona intermedia coperta da una volta a botte ornata da affreschi.
Impianto strutturale
L'edificio è in muratura continua con volte interne in muratura e copertura lignea a doppio spiovente e di coppi in cotto a canale.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1960)
Per adeguare il presbiterio alle nuove esigenze della riforma liturgica il prevosto don Longoni provvedeva a sistemare in posizione conveniente il Tabernacolo, eliminando il vecchio altare, sistemando in posizione centrale il seggio presidenziale. Inoltre, togliendo le balaustre, venne inserito il nuovo ambone a sinistra e la nuova mensa al centro, tutto di marmo Biancone.