chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Erna Lecco Milano chiesa sussidiaria Beata Vergine della Neve Parrocchia dei Santi Giorgio Caterina ed Egidio interno; Presbiterio; Opere d'arte; Campanile; Impianto strutturale altare - intervento strutturale (1966) XVIII - XVIII(costruzione intero bene); XIX - XIX(restauro intero bene); 1926 - 1966(restauro intero bene)
Chiesa della Beata Vergine della Neve
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Beata Vergine della Neve <Erna, Lecco>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche
XVIII (costruzione intero bene)
Angelo Borghi in "I Piani d'Erna" ricorda che la chiesetta, allora dedicata alla Madonna del Carmine, venne costruita all'inizio nel Settecento per l'uso estivo che i pastori di quell'alpe potevano esercitare durante quattro mesi della bella stagione. Ora l'oratorio è dedicato alla Madonna della neve.
La chiesetta, costruita con le offerte e il lavoro degli stessi alpigiani, fu eretta su di un terreno donato dal barone Giorgio Cattaneo che aveva una masseria lì vicino. Nel 1722 l'edificio era già delineato ma solo nel 1761 venne completato e aperto al pubblico. Il Cardinale Pozzobonelli dispose che l'importo annuo del reddito venisse ridotto a sole lire 15. Il primo sacerdote fu don Giuseppe Valsecchi. Dopo poco la chiesa ottenne la concessione di indulgenze.
XIX (restauro intero bene)
Una nota del 1803 narra che l'oratorio era difficilmente raggiungibile ed era mantenuto da elemosine dei 50 Bergamini (pastori) che vi salivano in estate. Successivamente, nel 1829, una nota della fabbriceria avverte che la chiesa vera in rovina e chi doveva occuparsene per mantenerla non era reperibile.
Nel 1847, il sub economato Giovanni Gattinoni, scrisse agli eredi degli antichi costruttori di provvedere per il restauro, che accettarono e donarono e 5 lire ciascuno, oltre a una donazione globale di 500 lire milanesi.
1926 - 1966 (restauro intero bene)
Ma i restauri più significativi si ebbero nel 1926 quando i residenti di Erna si diedero da fare per raccogliere denaro da utilizzare nella riparazione del tetto, della sacrestia e dei locali retrostanti la chiesetta, destinati a ospizio.
L'oratorio venne totalmente devastato durante le giornate dell'ottobre 1943 ma quasi subito riparato e benedetto nel 1946 dal parroco Valsecchi.
Un successivo e radicale restauro si ebbe nel 1966 a cura della società SPER che costruì la funivia.
Descrizione
La chiesetta alpina, di modeste dimensioni, è situata nel Borgo Vecchio in località Erna, alle pendici del monte Resegone.
Arrivati con la Funivia si giunge al'edificio percorrendo un breve sentiero sterrato.
Appena giunti al Borgo, costituito da due caseggiati ed un rifugio, si intravede il piccolo campanile e quindi la chiesa con il suo sagrato erboso, leggermente elevato rispetto al piano del bosco. Una mulattiera arriva dal centro di Acquate.
L'orientamento dell'abside, verso sud est, si allinea con la restante parte del borgo.
All'esterno la chiesetta è intonacata con strollatura cementizia e sulla facciata principale si apre il portone ligneo per l'accesso, con soprastante finestra rettangolare.
Sul retro è collocata la sacrestia a sinistra e l'abitazione del custode.
La celebrazione eucaristica si tiene ogni domenica d'estate e su richiesta di gruppi.
interno
All'interno troviamo una sola aula con soffitto voltato a botte. Anche sul presbiterio la volta è a botte ma sono presenti alcune vele in corrispondenza delle aperture.
Tutte le superfici interne sono intonacate e tinteggiate di bianco. Solo il cornicione all'imposta della volta è tinteggiato con tono più scuro.
La pavimentazione è costituita da lastre di granito lucide, di recente fattura.
Sulla contro parete sono presenti alcune lapidi in memoria di alpinisti caduti in montagna.
Presbiterio
Per salire nel presbiterio, di forma quadrangolare, si percorrono tre gradini, anch'essi di granito lucido.
La mensa, collocata la centro del presbiterio, su di una predella di granito, è invece di granito bocciardato, in stile moderno. Presenta la Sacra Pietra e le Croci della Consacrazione. Non c'è il seggio mentre il leggio è in legno massello.
Opere d'arte
Sulla parete di fondo del presbiterio è esposto un forte alto rilievo di pietra bianca (San germano di Vicenza), raffigurante la Beata Vergine delle nevi con il Bambino in braccio. E' opera dello scultore Angelo Casati e risale al 1968. La scultura prende il posto di una piccola statuetta mutilata durante un'azione bellica, ora conservata nel Museo della resistenza di Lecco
Sulle pareti dell'aula sono affisse le formelle della Via Crucis, copia delle stesse presenti nella parrocchiale di Acquate, opera di Orlando Sora.
Un piccolo crocefisso francescano scende dall'arco presbiteriale.
Campanile
Il piccolo campanile a vela, con una sola campana, è collocato sulla copertura, in corrispondenza della sacrestia. La campana non ha iscrizioni ma reca la data del 1759 oltre ad alcune figure Santi e di Cristo nella fascia centrale.
Impianto strutturale
L'edificio in muratura intonacata è coperto da un tetto a doppio spiovente con manto di lastre in lamiera graffata, color marrone.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1966)
Adeguamento liturgico eseguito in occasione dei restauri che hanno interessato l'intero edificio nel 1966.