chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Grantola Milano chiesa parrocchiale Santi Pietro e Paolo Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo Pianta; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Organo presbiterio - intervento strutturale (1980-1990) 1958 - 1969(costruzione intero bene); 1980 - 1990(completamento interno bene)
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo <Grantola>
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (costruzione)
Notizie Storiche
1958 - 1969 (costruzione intero bene)
L'idea di dotare Grantola di una chiesa comoda e capace, in unità con un centro pastorale attrezzato (oratorio; casa parrocchiale), fu suggerita nel 1947 dal card. Ildefonso Schuster all'allora parroco, don Alfredo Astori. L'antica chiesa di S. Pietro era rimasta a servizio del cimitero, mentre la chiesa di S. Carlo, che fungeva da qualche secolo da parrocchiale nel centro del paese, era oramai inidonea. Toccò ad Astori mettere in pratica quella promessa impegnandosi in un cantiere lungo e faticoso, durato decenni. Il nuovo polo (dotato in origine anche di una casa di riposo per anziani) sorse fuori dall'abitato, lungo la provinciale Luino-Varese, in un'area sufficientemente ampia per ospitare un ridotto centro sportivo in appoggio all'oratorio.
1980 - 1990 (completamento interno bene)
La chiesa, dedicata ai santi Pietro e Paolo, fu ultimata definitivamente nel corso degli anni: ancora tra il 1980 circa e il 1990 circa fu interessata da lavori di rifinitura, sia per il completamento dei rivestimenti interni, sia per l'adeguamento degli ambienti interni. Nel frattempo, una parte degli arredi della soppressa parrocchiale di S. Carlo (venduta al comune di Grantola) fu trasportata nella nuova sede: l'organo (1976); l'altare laterale della Madonna del rosario; qualche tela; le suppellettili.
Descrizione
La chiesa parrocchiale di Grantola, dedicata ai santi Pietro e Paolo, sorge lungo la provinciale Luino-Varese, poco fuori dall'abitato. Il complesso, comprendente una nuova casa parrocchiale e l'oratorio, fu costruito a partire dalla fine degli anni cinquanta del XX sec. su iniziativa del parroco Alfredo Astori, anche cultore di storia della Valtravaglia attraverso numerose e qualificate pubblicazioni, e del card. Ildefonso Schuster, in visita a Grantola nel 1947. La chiesa si annuncia con una semplice facciata a capanna rivestita di laterizi. L'interno si articola in un'unica, ampia navata e si conclude in un presbiterio a terminazione rettilinea. Col tempo, nella nuova chiesa hanno trovato posto alcuni arredi provenienti dall'antica parrocchiale di S. Carlo, posta nel cuore dell'abitato; tra questi, l'altare della Madonna del rosario e l'organo settecentesco, restaurato già nel 1976.
Pianta
Chiesa a navata unica con presbiterio a terminazione rettilinea. La sacrestia si apre a destra dell'altare; l'unica cappella laterale, ricavata in una nicchia della parete destra, è dedicata alla Madonna del rosario.
Struttura
Sistema portante puntuale con pilastri in c.a. alternati a murature piene. Rivestimento esterno in cemento a vista e laterizi.
Coperture
La copertura si sviluppa in due falde di tetto sopra l'aula unica; a falda unica sopra il presbiterio. Il manto di copertura è in tegole di cemento sorrette da una soletta in c.a.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di klinker nella navata unica, in marmo nell'area presbiteriale.
Organo
L'organo è uno strumento composito con materiale per buona parte settecentesco; è racchiuso in una belle cassa lignea, pure settecentesca. Strumento e cassa provengono dalla soppressa parrocchiale di S. Carlo, nel centro del paese, qui trasportati, nel 1828, da Sacconago.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1980-1990)
La lunga fase del cantiere consentì alla nuova chiesa dei santi Pietro e Paolo di Grantola di accogliere le nuove direttive conciliari in fase di esecuzione dell'area presbiteriale.