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Dairago
Milano
chiesa
sussidiaria
Madonna in Campagna
Parrocchia di San Genesio Martire
Cicli affrescati; Impianto strutturale; Struttura; Opere d'arte
presbiterio - aggiunta arredo (anni '80)
XIII - XIII(preesistenze intero bene); 1522 - 1551(costruzione intero bene); 1751 - 1751(costruzione sacrestia); 1933 - 1933(campagna decorativa volta); 1937 - 1937(costruzione pronao); 1946 - 1946(costruzione campanile); 1983 - 1983(restauro apparato decorativo)
Chiesa della Madonna in Campagna
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna in Campagna <Dairago>
Ambito culturale (ruolo)
rinascimento lombardo ( intero bene costruzione)
architettura contemporanea (campanile costruzione)
architettura moderna (sacrestia costruzione)
Notizie Storiche

XIII  (preesistenze intero bene)

Sul luogo dove oggi sorge la chiesa di Madonna di Campagna di Dairago si trovava una cappella di origine longobarda, citata nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani del XIII secolo, dedicata a San Nazaro.

1522 - 1551 (costruzione intero bene)

La costruzione dell'attuale edificio avvenne nel 1522 per volere di Bernardino Casati: la data è ancora iscritta sul muro esterno dell'abside. Subito dopo la costruzione venne collocato come pala d'altare l'affresco della Madonna del Latte, probabilmente staccato dalla preesistente cappella di San Nazaro. Nel 1551 vennero eseguiti gli affreschi con figure di Santi.

1751  (costruzione sacrestia)

Nel 1751 Giovanni Battista Corte promosse la costruzione della sacrestia, come attesta anche l'epigrafe che si conserva nella chiesa "DOM SACRARIUM DEVOTIONE IO BAPTE A CURTE ERECTUM ANNO MDCCLI"

1933  (campagna decorativa volta)

Nel 1933 la volta venne affrescata dal pittore Carlo Pargoletti di Borsano.

1937  (costruzione pronao)

Nel 1937, contestualmente ad un restauro dell'edificio, venne edificato il pronao in facciata.

1946  (costruzione campanile)

Nel 1946 venne eretta la torre campanaria in memoria dei Caduti della Seconda Guerra Mondiale.

1983  (restauro apparato decorativo)

Nel 1983 l'apparato decorativo venne sottoposto a restauro.
Descrizione

La chiesa di Madonna di Campagna ha pianta a navata unica rettangolare con abside semicircolare orientata. All'aula è addossata la sacrestia alla quale, a sua volta, si connette la torre campanaria a base quadrata. La navata è coperta da una volta a botte; i perimetrali sono ritmati da paraste doriche poco emergenti che sorreggono la mensola continua su cui si imposta la copertura. Nell'abside, coperta a semi-catino, si aprono due finestre rettangolari. La facciata ha andamento a capanna ed è preceduta da un pronao con quattro colonne che sorreggono una copertura lignea con coppi. Sotto il portico si trova l'ingresso principale, affiancato da due finestre rettangolari mentre un rosone circolare è posto al di sopra del pronao e di una fascia marcapiano in laterizio a vista. I perimetrali sono scanditi da contrafforti in laterizio e arcate cieche. Il basamento è decorato con specchiature e motivi geometrici circolari, con un gioco di variazioni di rilievo tra piano di fondi ed emergenza della decorazione.
Cicli affrescati
Nel 1551 venne eseguito il ciclo affrescato con figure di Santi: sono raffigurati S. Michele, S. Caterina d'Alessandria, S. Rocco, S. Francesco, S. Sebastiano e S. Liberata, oltre alle teste coronate di Davide e Salomone. Altri affreschi conservati nella chiesa raffigurano l'Annunciazione e la scena del Cavaliere, forse identificabile con Bernardino Casati, inginocchiato davanti alla Madonna. Secondo una leggenda popolare, invece, il dipinto raffigura la scena che ricorda il prodigio compiuto nei confronti di un altro cavaliere che fu disarcionato dopo essere passato davanti a una cappella della Madonna senza accennare un saluto. Questo, pentitosi, promise di costruire un santuario dedicato a Maria.
Impianto strutturale
Impianto a navata unica absidata, sul lato meridionale di annettono la sacrestia e la torre campanaria a base quadrangolare.
Struttura
All'interno dell'edificio, una porzione di perimetrale senza intonaco lascia intravedere la muratura d'ambito realizzata in ciottoli e mattoni di reimpiego. I contrafforti laterali sono in laterizio. Il campanile è costruito in mattoni forati.
Opere d'arte
La pala d'altare è un affresco staccato raffigurante la Madonna del Latte, databile al XV secolo. La Madonna è seduta su un trono in legno, vestita con una tunica rossa e un mantello blu-azzurro. E' raffigurata mentre allatta il Bambino, il quale indossa una veste verde decorata con fiordalisi, benedice con la mano destra e con la sinistra tiene un cardellino, uccello simbolo della passione.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (anni '80)
In adeguamento alle prescrizioni del Concilio Vaticano II, davanti all'altare preconciliare con l'affresco della Madonna del Latte inserito entro un'ancona barocca, è stato posizionato un altare a mensa. Si mantengono le balaustre marmoree di divisione tra navata e presbiterio.
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