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Cusano Milanino
Milano
chiesa
parrocchiale
Regina Pacis
Parrocchia Regina Pacis
Impianto strutturale; Coperture; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Opere d'arte; Opere d'arte; Opere d'arte
presbiterio - intervento strutturale (1980)
1913 - 1920(preesistenze intero bene); 1921 - 1935(preesistenze intero bene); 1937 - 1939(costruzione intero bene); 2008 - 2008(ristrutturazione sagrato)
Chiesa della Regina Pacis
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Regina Pacis <Cusano Milanino>
Autore (ruolo)
Cassi Ramelli, Antonio (Costruzione dell'edificio sacro)
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (costruzione)
Notizie Storiche

1913 - 1920 (preesistenze intero bene)

La chiesa della Regina Pacis sorge nel quartiere di Milanino, in un’area compresa tra i territori di Cusano e di Cinisello Balsamo, in un terreno in cui ha trovato sviluppo nei primi decenni del Novecento un villaggio-giardino voluto e progettato da Luigi Buffoli, presidente dell’Unione Cooperativa, secondo i canoni delle città giardino inglesi. L’idea dell’edificazione di uno spazio sacro risale ai primi anni del XX secolo, subito dopo la fondazione della città giardino di Milanino, a seguito della richiesta di un piccolo gruppo di abitanti. Un primo progetto fu affidato all’Ing. Giani nel 1913, successivamente nel 1919 venne acquistato il terreno dove edificare l’edificio sacro, ma i lavori di edificazione non partirono. Nel novembre del 1920 il cardinal Ferrari concesse che la chiesa di Milanino dedicata a Maria Regina della Pace fosse denominata “tempio votivo diocesano” in ringraziamento della pace donata all’Italia e a suffragio dei caduti della Grande Guerra.

1921 - 1935 (preesistenze intero bene)

Nel maggio del 1921 si diede inizio ai lavori di edificazione della cripta principale costruita a beneficio della nuova comunità che stava sorgendo nel quartiere. Nel 1925 dopo la costruzione della casa canonica, Milanino fu stralciato dalla parrocchia di Cusano e con decreto del 2 ottobre 1926 il cardinale Tosi rese indipendente la chiesa di Milanino che divenne parrocchia e affidata al delegato arcivescovile: don Emilio Tacchi. La storia dell’edificazione si protrae per più di un ventennio a seguito di una serie di problematiche legate a questioni di natura economica e di proprietà del terreno. Nel 1928 la chiesa non era ancora costruita e l’allora delegato arcivescovile decise di ingrandire la cripta. La commissione diocesana per l’Arte Sacra nel 1930 considerò non idoneo il progetto elaborato nel 1929 da parte dell’architetto Vinarelli. Nel 1935 un decreto regio stabilì a Milanino lo stato di parrocchia e la possibilità di nominare il primo parroco, e venne confermato don Tacchi

1937 - 1939 (costruzione intero bene)

Nel 1937 grazie ad una cospicua donazione, venne realizzata la chiesa su progetto dell’arch. Antonio Cassi Ramelli in collaborazione con l’ing. Lugli. Si tratta di una architettura tradizionale di tipo basilicale che ha come modelli di riferimento la chiesa di S. Apollinare Nuovo a Ravenna per la pianta a tre navate; la Chiesa di S. Pietro in Gessate a Milano per l’analogia delle cappelle laterali; S. Ambrogio a Milano per il rivestimento esterno a mattoni a vista e la copertura a spiovente. Gli autori nella stesura del progetto fecero riferimento alla Lettera Pastorale del 1934, dove l’allora Vescovo Schuster, richiamava i temi a cui l’architettura religiosa doveva far riferimento, attenendosi alla tradizione ecclesiastica, e definendo l’impianto basilicale come il più consono. Nella distribuzione volumetrica dell’edificio sacro a sottolineare la tradizione basilicale, venne posizionato il battistero esternamente accanto alla facciata. Il 1° ottobre del 1939 avvenne la dedicazione.

2008  (ristrutturazione sagrato)

Nel 2008 è stata rivista la viabilità cittadina da parte dell’amministrazione comunale della città di Cusano Milanino nell’area antistante la chiesa. Il sagrato è divenuto quindi uno spazio protetto dalla circolazione ed esclusivamente pedonale che favorisce la sosta di chi lo fruisce. Contestualmente venne aggiunta alla sinistra della facciata e antistante al volume architettonico del battistero una fontana e alla destra un elemento circolare contenente una scalinata e la rampa che conduce alla quota d’ingresso allo spazio sacro.
Descrizione

L’edificio, correttamente orientato, sorge in un lotto rettangolare, attestato alla via di accesso che altro non è che la dorsale principale a verde della città giardino di Milanino; antistante alla facciata principale vi è un vuoto urbano adibito a piazza semipedonale. Il progetto dell’architetto Cassi Ramelli trova riferimenti nell’architettura basilicale tradizionale, ravennate e milanese. La pianta dell’edificio è a tre navate, con cappelle laterali che si aprono solo lungo il lato nord, mentre il lato sud è caratterizzato da finestre ad arco. Sempre a nord in prossimità del presbiterio è collocato un volume a pianta rettangolare in cui trova spazio la cappella dedicata alla Regina Pacis. A lato del presbiterio nell’angolo sud-est è collocata la sacrestia. La facciata principale è definita da un pronao composto da tre fornici ad arco, di cui quello centrale più alto e i due laterali sormontati da aperture quadrangolari, prive di cornici di inquadramento. A nord nella profondità del vestibolo è collocato l’accesso al battistero a pianta circolare che si erige esterno al manufatto architettonico dell’edificio sacro. Alla chiesa si accede attraverso una scalinata che conduce al pronao e tre portali, collocati all’interno di quest’ultimo. Il portale centrale in bronzo è sormontato da una grande apertura finestrata rettangolare e dalla scritta dedicatoria “REGINA PACIS D.”. I portali hanno cornici in pietra. Dai portali si entra all’aula assembleare scandita dalla ritmica presenza in sequenza di esili pilastri a sezione rettangolare e dalla copertura della navata principale che simula una successione di travi lignee che ne scandiscono la profondità. Unica innovazione rispetto agli impianti basilicali tradizionali è la diffusa illuminazione ottenuta con il prolungamento del presbiterio su cui è impostata una cupola a finestratura continua racchiusa da un tamburo quadrangolare. Una teoria di arcate cieche su quattro ordini caratterizza la parete interna dell’abside. La mensa è posta al centro del presbiterio ad esso fa da sfondo l’altare in pietra, un manufatto architettonico dalla semplicità formale, in cui è collocato il tabernacolo sormontato dal ciborio a tempietto in metallo, realizzato in fase di costruzione su disegno di Cassi Ramelli. A destra del presbiterio è collocato un fonte battesimale e alla sinistra un piccolo organo a canne. Alle pareti della navata sono appesi delle tele provenienti da Palazzo Omodei a Cusano.
Impianto strutturale
L'edificio a pianta basilicale, con l’aggiunta della cappella dedicata alla Regina Pacis e del battistero, è costituita da pilastri in cemento armato e muratura in laterizio Tutte le superfici esterne della chiesa sono rivestite di mattoni a vista. Solo alcune parti delle facciate, che risultano leggermente sotto piano rispetto al rivestimento in mattoni, in prossimità delle finestrature e delle fasce sotto gronda sono intonacate e tinteggiate.
Coperture
La chiesa presenta un tetto a falde in pannelli di alluminio preverniciato colore antracite nella sua estensione coincidente con le linee che definiscono la planimetria e che coincidono con i corpi di fabbrica dello spazio sacro, del tamburo, della cappella dedicata alla Regina Pacis, e della sacrestia. Mentre la copertura del battistero è a cono ribassato in lastre di rame.
Pianta
La chiesa è costituita da tre navate, con cappelle laterali, che si aprono solo lungo il lato nord, mentre il lato sud è caratterizzato da finestre ad arco. Sempre a nord in prossimità del presbiterio è collocato un volume a pianta rettangolare in cui trova spazio la cappella dedicata alla Regina Pacis. All’esterno nell’angolo nord ovest è collocato il volume circolare del battistero.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula liturgica è in mattonelle di ceramica, mentre quella dell'altare è in palladiana, in pietra di Rosso Verona e pietra di Botticino.
Opere d'arte
Il Portale principale di accesso all’edificio sacro, inaugurato nel giugno del 2003, è composto da due pannelli (delle dimensioni ciascuno di 3,50x1,50) realizzati in fusione di bronzo su calco a cera persa, opera dello scultore Silvano Vismara, questi rappresentano episodi della vita di Gesù e della Vergine Maria.
Opere d'arte
Nella navata di sinistra entrando, in prossimità del presbiterio separata dall’aula da una vetrata, troviamo la cappella con altare marmoreo dedicata alla Regina Pacis, all’interno della quale è conservata la statua della Madonna realizzata nel 1944, in legno ricoperta di rame a sbalzo dorato, opera dallo scultore Lolli.
Opere d'arte
Nella chiesa sono presenti diversi quadri, undici di questi provengono dal palazzo Omodei di Cusano: L’Apparizione della Vergine; e dieci copie di affreschi eseguiti nel 1610 dal Domenichino nell’Abbazia di Grottaferrata, in provincia di Roma dei padri Basiliani ai quali il cardinale Luigi Alessandro Omodei (1608-1685) era legato. Delle dieci copie due nella cappella della Regina Pacis, sono episodi della vita di San Nilo e San Bartolomeo e otto, nella navata principale, sono ritratti di Padri della Chiesa greca. Tutte le tele sono databili tra il 1670 e il 1680, anche se hanno probabilmente subito ridipinture nel corso dell’ottocento. Tutti i dipinti sono stati restaurati tra il 1977 e il 1979 dalla restauratrice Pinin Brambilla Barcilon e sono conservati nella chiesa dal 1980.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1980)
La chiesa negli anni 80 del Novecento è stata adeguata nella zona presbiterale secondo le prescrizioni dell'adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II.
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