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Cortenova
Milano
chiesa
parrocchiale
Santi Gervaso e Protaso
Parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso
Impianto strutturale; Coperture
presbiterio - intervento strutturale (1991)
XIII - XIII(costruzione intero bene); 1614 - 1628(riedificazione intero bene); XVIII - XVIII(rifacimento presbiterio); 1893 - 1895(ampliamento intero bene); 1978 - 1979(rifacimento coperture); 1983 - 1983(restauro intero bene); 1990 - 1990(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso <Cortenova>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione chiesa originaria)
Notizie Storiche

XIII  (costruzione intero bene)

La costruzione dell'impianto originario della chiesa si fa risalire alla fine del XIII secolo.

1614 - 1628 (riedificazione intero bene)

Nel 1605 fu rivolta una supplica dagli abitanti del paese per la ricostruzione della chiesa parrocchiale, autorizzata dal cardinale Federico Borromeo nel 1614. La nuova chiesa, a navata unica, fu consacrata nel 1628, come testimonia un'iscrizione all'interno.

XVIII  (rifacimento presbiterio)

Nel corso del XVIII secolo fu rifatto il presbiterio.

1893 - 1895 (ampliamento intero bene)

Negli anni 1893-95 l'edificio fu ampliato con l'aggiunta di due navate laterali su disegno dell'ing. Angelo Manzoni; contemporaneamente venne realizzata l'abside dietro il presbiterio, già rifatto nel Settecento.

1978 - 1979 (rifacimento coperture)

Il tetto fu rifatto in seguito al crollo causato dalle abbondanti nevicate dell'inverno 1977/1978.

1983  (restauro intero bene)

Furono rifatti tutti gli intonaci della facciata e del campanile.

1990  (restauro intero bene)

Nel 1990, per il cinquecentesimo anniversario dalla creazione della parrocchia, la chiesa fu completamente restaurata.
Descrizione

La chiesa dei Santi Gervaso e Protaso si caratterizza per la facciata articolata su due ordini: l'inferiore, tripartito da lesene ioniche, è caratterizzato dal portale in pietra a timpano spezzato; il superiore dalla serliana con il fornice centrale aperto con una vetrata raffigurante l'Assunzione della Madonna Immacolata. Sui corpi laterali della navate minori vi sono due statue di angeli musicanti. Gli altri prospetti sono semplicemente intonacati e tinteggiati e presentano alla base un zoccolo cementizio. L'interno è suddiviso in tre navate scandite in tre campate e terminanti in altrettante cappelle. Il battistero è nella prima campata della navata sinistra, chiuso da una cancellata in ferro battuto. Nelle campate centrali delle due navate minori sono collocati i confessionali. In fondo alle navate laterali a sinistra è posta la cappella della Madonna del Rosario e a destra quella dedicata a San Mauro vescovo e abate, entrambe chiuse da balaustre in marmo. Il presbiterio, ampliato nel 1991, rialzato di due gradini è coperto da volta a botte con unghie e termina con un coro semicircolare coperto da semicatino. Alla destra del presbiterio si apre la sacrestia.
Impianto strutturale
Muratura portante in pietrame intonacato.
Coperture
Tutte le coperture sono realizzate in coppi.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1991)
Su progetto dell'arch. Mario Uberti venne realizzato l'adeguamento postconciliare in marmo. Preservando l'altare settecentesco, l'area presbiteriale fu ampliata a scapito della navata e furono posti il nuovo altare e l'ambone in marmo sui toni del bianco e del grigio scuro.
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