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Cinisello Balsamo
Milano
chiesa
sussidiaria
S. Martino
Parrocchia di San Martino
Impianto strutturale; Elementi decorativi; Coperture
altare - aggiunta arredo (1970)
XIII - XIII(fondazione intero bene); 1567 - 1567(descrizione intero bene); 1596 - 1596(progetto carattere generale); 1604 - 1604(ampliamento intero bene); 1856 - 1856(rifacimento campanile); XX - XX(ampliamento intero bene); 2022 - 2022(restauro campanile)
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Martino <Cinisello Balsamo>
Altre denominazioni S. Martino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (Costruzione)
Notizie Storiche

XIII  (fondazione intero bene)

Le prime notizie storiche su un edificio religioso dedicato a San Martino risalgono alla fine del XIII secolo, quando viene riportata un'Ecclesia Sancti Martini appartenente alla pieve di Desio, all'interno dell'elenco delle chiese dell'arcidiocesi ambrosiana allegato al Liber Notitiæ Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero. Il primitivo edificio doveva presentarsi di dimensioni sicuramente non modeste, tanto da presentare al proprio interno almeno due altari, uno dei quali dedicato alla Madonna e collocato in una cappella laterale, lungo il lato meridionale della chiesa.

1567  (descrizione intero bene)

Dalla visita pastorale di padre Leonetto Clivone del 1567, risulta che la chiesa si presentasse ancora sostanzialmente invariata, caratterizzata da una pianta rettangolare, un'unica navata e una torre campanaria.

1596  (progetto carattere generale)

Nella successiva visita pastorale condotta nel 1596, monsignor Baldassarre Cipolla ritenne l'edificio troppo ridotto per poter accogliere tutti i fedeli balsamesi, suggerendo un ampliamento che peraltro poteva coincidere con il rifacimento della chiesa coerentemente alle nuove disposizioni della Controriforma.

1604  (ampliamento intero bene)

I lavori vennero portati a compimento nei primi anni del Seicento, tanto che lo stesso Federico Borromeo nella sua visita pastorale del 21 luglio 1604, attestò la presenza di otto cappelle laterali (di cui non è però specificata la dedicazione), il trasferimento del fonte battesimale, la riconfigurazione dell'abside e il collegamento fra il coro e il campanile, lamentando tuttavia l'assenza della sacrestia (i cui lavori erano bloccati alle fondamenta) e avanzando perplessità riguardo alle dimensioni complessive dell'edificio, ritenute ancora eccessivamente ridotte.

1856  (rifacimento campanile)

Nel 1856 venne ultimato e inaugurato l'attuale campanile, alto più di sessanta metri, voluto da don Giovanni Prato allora parroco di Balsamo.

XX  - XX (ampliamento intero bene)

L'attuale assetto del santuario e l'impianto a croce latina absidata a tre navate (una maggiore centrale e due minori laterali) sono invece da imputarsi ai grandi lavori di ampliamento degli inizi del Novecento, svoltisi sotto la guida di don Antonio Colombo.

2022  (restauro campanile)

Nel 2022 si è proceduto ad attuare l’intervento di consolidamento e restauro del campanile, primo lotto funzionale di un più ampio programma di interventi che porterà al restauro di tutto il santuario, rendendo nuovamente fruibile l’edificio alla comunità.
Descrizione

Il santuario di San Martino in Balsamo (di cui è patrono e protettore) è un edificio religioso della città di Cinisello Balsamo, situato alla confluenza fra le vie San Saturnino (a sud) e San Martino (a nord), frontalmente al viale delle Rimembranze. Storicamente è stata inoltre per secoli la chiesa di riferimento della locale comunità balsamese, attorno alla quale ha avuto sviluppo fino agli inizi del Novecento l'abitato cittadino. L'attuale assetto del santuario e l'impianto a croce latina absidata a tre navate (una maggiore centrale e due minori laterali) sono invece da imputarsi ai grandi lavori di ampliamento degli inizi del Novecento, svoltisi sotto la guida di don Antonio Colombo. La chiesa raggiunse pertanto le attuali dimensioni di 24 m di larghezza per 30 m di lunghezza, affiancata a partire dal 1923 dall'oratorio Pio XI, realizzato dall'architetto Oreste Scanavini. In seguito alla crescita urbana e demografica di Balsamo, che dal 1928 era stata unita con Cinisello nel nuovo comune di Cinisello Balsamo, la chiesa di San Martino si venne a trovare in una posizione relativamente marginale rispetto ai nuovi insediamenti urbani, sviluppatisi in direzione di Cinisello. Venne pertanto decisa la costruzione di una nuova parrocchiale, decentrata all'incirca mezzo chilometro più a nord-est, in grado di garantire una maggiore capienza per i fedeli. Da allora l'importanza della vecchia chiesa (dal 1978 definita santuario) è andata scemando, pur continuando ad essere utilizzata per officiare alcune messe e celebrazioni fino al 2012. Durante la scossa di terremoto del 27 gennaio 2012 si staccarono infatti il crocifisso dalla statua della Vergine benedicente (posta sulla sommità della facciata) e alcune tegole: la statua venne messa in sicurezza e rimossa, mentre l'intero edificio venne dichiarato inagibile dai Vigili del Fuoco. L'edificio è tuttora inagibile e chiuso al pubblico.
Impianto strutturale
Murature portanti intonacate sia esternamente che internamente.
Elementi decorativi
Le superfici interne sono decorate e affrescate.
Coperture
Manto di copertura in coppi.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
Viene posizionato un altare ligneo amovibile.
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