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Correzzana
Milano
chiesa
parrocchiale
S. Desiderio
Parrocchia di San Desiderio
Impianto strutturale; Altare maggiore; Cappelle laterali; sagrato; Pavimenti e pavimentazioni; Facciata; vetrate
presbiterio - intervento strutturale (1969)
XIII - XIX(costituzione generale); 1873 - 1874(costruzione intero bene); 1874 - 1979(costruzione campanile ); 1963 - 1968(ampliamento intero bene); 1979 - 1979(restauro intero bene); 1982 - 1982(presbiterio interni)
Chiesa di San Desiderio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Desiderio <Correzzana>
Altre denominazioni S. Desiderio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

XIII - XIX (costituzione generale)

La cappella di San Desiderio, nata come a parte della Pieve di Agliate, con San Carlo Borromeo e dopo la visita del Cardinal Federico Borromeo nel 1599, divenne parte della Pieve, poi diventata Vicariato, di Vimercate, più precisamente come Oratorio della Parrocchia di Lesmo da cui dipendeva. E' ancora Cappella del vicariato di Vimercate nel 1756 al tempo della visita del Cardinal Giuseppe Pozzobonelli. Nel secolo XIX il cardinale Gaisruck smembrò diversi vicariati e ne creò dei nuovi tra i quali quello di Casatenovo. A questo veniva aggregata la parrocchia di Lesmo e di conseguenza anche la cappellania di Correzzana. Con il Concilio Vaticano II, a seguito di un fermento di riforme, i vicariati furono chiamati decanati. In questo modo la ex cappellania di Correzzana diventata parrocchia per decreto del Cardinal Eugenio Tosi il 9 agosto 1924, entrò a far parte del decanato di Missaglia.

1873 - 1874 (costruzione intero bene)

Don Biagio Volonteri vedendo le necessità della comunità di una nuova chiesa più grande che andasse a sostituire l'antico Oratorio ormai pericolante, pose la prima pietra il 23 aprile 1873. Alla costruzione partecipò generosamente tutta la popolazione che prestò la propria arte e capacità manuale. La costruzione si ultimò l'anno successivo con la consegna del sagrato che vediamo ancora oggi nelle dimensioni. All'interno, sul retro dell'altare maggiore, nell'abside, Don Biagio a sue mani erigeva una grotta dedicata alla Madonna di Lourdes in pietre di ceppo della val Camonica. La prima in tutta la Brianza.

1874 - 1979 (costruzione campanile )

Don Biagio dotò subito la nuova chiesa di un campanile innalzato al fianco destro del volume della Chiesa. Commissionò un concerto, seppur piccolo, di campane alla ditta Ottolina di Seregno. Durante il periodo bellico le due campane maggiore furono tolte e fuse come imponeva il Regime. Solo negli anni 50 nuovamente la ditta Ottolina intervenne per ricompletare il concerto di cinque campane in La bemolle. Le campane furono benedette il 26 luglio 1959.

1963 - 1968 (ampliamento intero bene)

Nel Gennaio del 1963 si rese necessario provvedere alla riparazione della Chiesa e si pensò al suo ampliamento che fu progettato e seguito dal geometra Pandolfi. l'ampliamento contemplava l'abbattimento e la ricostruzione dell'arcata del presbiterio dove era posta ormai la pericolante grotta in ceppo dedicata alla Madonna di Lourdes che doveva essere demolita perché cosi ordinavano le nuove norme conciliari e così chiedevano tutti i vescovi in visita alla Parrocchia. Nel 1966 venne ricostruita la grotta della Madonna in uno spazio attiguo alla chiesa, ricavato a seguito dell'abbattimento della antica e pericolante canonica. Nel 1967 tutto la navata e il retrocoro furono perimetrati di una importante zoccolatura in marco rosso Verona grazie ad una anonima donazione. Il 25 aprile 1968 il Cardinal Giovanni Colombo Consacrava la Chiesa

1979  (restauro intero bene)

Su progetto della Scuola del Beato Angelico la parrocchiale fu sottoposta ad una opera di risanamento che ha portato ad una accurata pulizia delle cornici di gronda in mattoni a vista, al risanamento degli intonaci esterni e alla ricorritura della copertura.

1982  (presbiterio interni)

La parte absidale con la nuova mensa furono consacrate dal Cardinal Martini in una commuovente celebrazione che vide la partecipazione di tutta la comunità che gremì la chiesa e lo spazio del sagrato all'inverosimile.
Descrizione

Modesto edificio nelle dimensioni si imposta in quota rialzata rispetto il tessuto urbano circostante. E' costituito da unico volume rettangolare della navata in stile gotico lombardo e altri due vani pure rettangolari posti a fianco del presbiterio frutto di un ampliamento absidale del 1969. Le linee semplici della facciata rispecchiano un interno altrettanto severo nelle decorazioni. Poche presenze pittoriche portano ad alzare la vista alla copertura a volte a crociera movimentate dall'inserimento di profonde unghie che partono delle finestre della navata e della parete absidale.
Impianto strutturale
Le mura perimetrali in collaborazione con pilastri sempre perimetrali ma potenziati dalle lesene in bassorilievo interno sostengono la copertura armonizzata in una successione di volte a crociera che sostengono a loro volt ala copertura lignea a doppia falda.
Altare maggiore
In marmi policromi conclude lo sfondo della navata quale elemento più prezioso dell'arredo del presbiterio.
Cappelle laterali
Due cappelle laterali ad uso ricettivo assembleare sono poste al fianco del presbiterio: quella di destra riceve le persone con disabilità perché posta a quota zero rispetto il piano stradale di accesso. La cappella contrapposta vede lo spazio ad uso per ragazzi e piccoli presenti alla celebrazione.
sagrato
Posto ad una quota rialzata rispetto il piano viario di via San Desiderio è finito a cubetti di porfido posati a ventaglio con bordatura in cubetti di marco bianco Carrara.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna è nel vano della navata assembleare in marmette di cm 40 x 40 in graniglia di marmo nera e bianca mentre la pavimentazione del presbiterio di manifattura più recente è in marmo rosso Verona e Opalino
Facciata
Dalle linee semplici propone un unico accesso dal grande portone in pannello di legno rivestito in lastra di piombo con profilo contenitivo di mattoni rossi posati ad ogiva. Un lungo zoccolo perimetrale in lastra di ceppo gentile, leggermente strombato, rimarca volume all'edificio di per sé gentile e minimo nelle dimensioni.
vetrate
Una grande vetrata con rappresentato il Santo Desiderio, Patrono della Parrocchia posto sopra il portone di ingresso in facciata principale illumina, colpito dalla luce del mattino, l'intera navata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1969)
L'intera zona del presbiterio è stata ampliata con la costruzione di due spazi laterali rettangolari per poter contenere più fedeli durante le celebrazioni. Le originarie balaustre in marmo che dividevano lo spazio assembleare sono quindi state posizionate alla destra e alla sinistra della mensa per delimitare il presbiterio. Sono stati aggiunti altare e ambone in pietra.
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