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Bresso
Milano
chiesa
parrocchiale
Madonna della Misericordia
Parrocchia Madonna della Misericordia
Impianto strutturale; Coperture; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Opere d'arte; Opere d'arte
chiesa - intervento strutturale (1965)
1963 - 1965(costruzione intero bene)
Chiesa della Madonna della Misericordia
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Madonna della Misericordia <Bresso>
Autore (ruolo)
Cerutti, Ferruccio (costruzione)
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (costruzione)
Notizie Storiche

1963 - 1965 (costruzione intero bene)

La Parrocchia della Madonna della Misericordia nasce e si sviluppa tra il 1963 e il 1965, grazie all’iniziativa del Prevosto Mons. Giuseppe Re Dionigi, che ne fu promotore e finanziatore con i fedeli della comunità di Bresso. La necessità di un nuovo edificio di culto è da attribuirsi all’espansione demografica che caratterizza anche la città di Bresso come altre realtà del nord Italia di quegli anni. L’area per la costruzione della Chiesa venne individuata nel quartiere “corea”, della città di Bresso così denominato poiché vi risiedevano prevalentemente famiglie di immigrati giunte al nord Italia per trovare un’occupazione professionale. La chiesa venne realizzata su progetto dell’architetto milanese Ferruccio Cerutti.
Descrizione

L’edificio ha un’architettura compatta, un unico blocco, assimilabile esternamente ad un prisma derivante dalla pianta esagonale dell’edificio sacro, controbilanciato dalla cappella del SS. Sacramento, a pianta pentagonale, utilizzata come cappella feriale, disposta trasversalmente rispetto all’asse principale. Al suo interno lo spazio sacro occupa una sola parte dell’ampio complesso che accoglie l’abitazione del parroco e altri locali parrocchiali. L’unico elemento che emerge dalla struttura architettonica esterna è il campanile: una semplice torretta collocata al vertice di un angolo del prisma coincidente con la casa parrocchiale. Il manufatto architettonico è chiuso all’interno di un recinto con antistante giardino. In corrispondenza di uno dei vertici del prisma, che è leggermente rialzato rispetto ai restanti volumi, si apre l'ingresso della chiesa, con un atrio a pilastri chiuso da vetrate. Il volume architettonico è interamente rivestito da metallo brunito e caratterizzato in sommità da una croce anch’essa in metallo, che indica l'ingresso. Dall’atrio si accede direttamente all’aula assembleare ad unica navata rettangolare, sormontata da una balconata che ne caratterizza i lati. La balconata sul lato destro è schermata da elementi architettonici in cemento che hanno la funzione di modulare la luce proveniente dall’esterno e di migliorare l’acustica dell’aula. Lungo il lato sinistro dell’aula trovano spazio una piccola cappella commemorativa, due vani di piccole dimensioni delimitati da pilastri strutturali, e un’ampia cappella utilizzata per le funzioni feriali, con una copertura piana su tre grandi travi in cemento, chiusa da una parete vetrata. L’ingresso della cappella feriale è sottolineato anche dalla presenza della vetrata, posta alla sommità dell’accesso. Tutte le pareti sono tinteggiate di bianco. La copertura dell’aula è asimmetrica a doppio spiovente, leggermente declinante verso l’interno, tinteggiata di colore bruno-rossastro e maschera con il suo andamento il lucernario collocato al di sopra del presbiterio. L’area presbiterale geometricamente caratterizzata dal vertice del prisma, che forma la zona absidale, ha le pareti completamente rivestite in legno ed è sopraelevata rispetto alla navata. L’altare è posto al centro del presbiterio, è sormontato da pilastri inclinati che formano le nervature di un triangolo vuoto, questi oltre ad assolvere ad una funzione strutturale per la copertura, richiamano la forma della tenda che il progettista ha voluto sottolineare nell’architettura dell’edificio sacro. La mensa altro non è che una mensola ed è collocata all’interno della struttura architettonica triangolare a cui è appesa al centro una croce metallica. A destra dell’altare è collocato il fonte battesimale: illuminato da una grande vetrata che rappresenta Cristo Risorto, opera dell’artista Domenico Spagarino. La vasca battesimale composta da lastre di marmo nero e bianco raccoglie l’acqua che sgorga da una roccia: un geode di ametista.
Impianto strutturale
La chiesa è una grande aula rettangolare, absidata su entrambi i lati corti che ne costituisce una pianta esagonale, i cui vertici sono occupati dall’ingresso posto d’angolo, e dall’abside Tutte le superfici esterne della chiesa sono rivestite in elementi dalla dimensione costante in metallo brunito. Tutta la struttura è costruita in cemento armato e muratura
Coperture
La chiesa presenta una copertura continua a falde inclinate verso l’impluvio caratterizzato dalla presenza di un lucernario che permette l'illuminazione naturale del presbiterio.
Campanile
Il campanile altro non è che una semplice torretta in cemento, recante la cella campanaria, che si erge in un angolo del complesso parrocchiale e supera di poco la quota delle coperture.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione dell'aula liturgica divisa in quattro campi di granito grigio ripartiti da fasce in granito rosso. Zona del presbiterio e dell'altare in pietra chiara: perlato di Sicilia.
Opere d'arte
Alla sinistra dell’altare è collocata una tavola a mosaico raffigurante la Crocifissione, realizzato con tessere in legno, sassi con e altri materiali. di Pia De Carli (1986)
Opere d'arte
Vetrate: Nella parete destra, al di sotto della balconata sono collocate le vetrate a nastro raffiguranti la via Crucis di Domenico Spagarino. Dello stesso autore è anche la vetrata posta sulla parete di sinistra al di sopra dell’ingresso della cappella feriale.
Adeguamento liturgico

chiesa - intervento strutturale (1965)
La chiesa realizzata tra il 1963 e il 1965 è stata costruita secondo le prescrizioni dell'adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II.
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