chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Bernareggio
Milano
chiesa
parrocchiale
S. Maria Nascente
Parrocchia di Santa Maria Nascente
Altare maggiore; Elementi decorativi; Impianto strutturale; Elementi decorativi; ingresso; Pavimenti e pavimentazioni; Cicli affrescati; Pianta; Opere d'arte
altare - intervento strutturale (1971)
XIII - XIII(preesistenze carattere generale); 1578 - XVII(preesistenze carattere generale); 1850 - 1867(costruzione intero bene); 1865 - 1880(ampliamento campanile); 1913 - 1913(consacrazione intero bene); 1963 - 1963(restauro campanile); 1965 - 2005(restauro interno)
Chiesa di Santa Maria Nascente
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Nascente <Bernareggio>
Altre denominazioni S. Maria Nascente
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (ampliamento )
Notizie Storiche

XIII  (preesistenze carattere generale)

Della chiesa presente precedentemente se ne hanno tracce risalenti al 1206, quando quella di santa Maria di Bernareggio era una cappellania alle dipendenze di Vimercate. Ai tempi la chiesa era a navata unica con tre cappelle laterali per lato. A sinistra quelle del Crocifisso, san Mauro e san Giuseppe mentre, a destra, quelle di sant'Anna, sant'Antonio e dei santi Cosma e Damiano.

1578 - XVII (preesistenze carattere generale)

Nel 1578 l'antica chiesa crollò e durante la ricostruzione, finita nel 1610, le liturgie vennero celebrate momentaneamente nella chiesa dei Santi Gervaso e Protaso.

1850 - 1867 (costruzione intero bene)

Intorno al 1850, data l'insufficienza dell'antica chiesa, dedicata alla Madonna, il parroco di allora, Pietro Paolo Ponti, sentì la necessità di costruire una nuova chiesa, affidandone il progetto all'ing. Giuseppe Bonacina. La costruzione partì però solo dopo la liberazione della Lombardia dagli Austriaci, nel 1865, con la posa della prima pietra da parte del mons. Caccia Dominioni Carlo de' Conti. La chiesa venne ultimata e benedetta il 7 dicembre, giorno di sant'Ambrogio, del 1867.

1865 - 1880 (ampliamento campanile)

Edificato all'inizio del 1600 con la vecchia chiesa, venne rinforzato nella struttura muraria perimetrale grazie alla realizzazione di un nuovo muro addossato alla nuova chiesa di spessore 40 cm fino all'altezza di 15,55 m.

1913  (consacrazione intero bene)

Il cardinal Andrea Ferrari alle 4 del mattino del 26 febbraio del 1913 presiede la funzione di consacrazione della chiesa.

1963  (restauro campanile)

Il restauro del campanile interessa il consolidamento delle strutture, la superficie esterna di intonaco che viene completamente rifatto e l'innalzamento della cupola di 2 m con il posizionamento di una croce dorata che porta l'altezza complessiva della torre a 42 metri. Il concerto di campane viene abbassato e riposizionato completamente automatizzato.

1965 - 2005 (restauro interno)

Realizzazione impianto riscaldamento con nuova centrale termica; collocazione del nuovo altare, posa vetrate del coro, posa nuovi rosoni sopra le porte laterali, consolidamento del tetto e rifacimento intonaco sulle pareti esterne della facciata, rifacimento pavimentazione sagrato della chiesa, nuova pavimentazione interna in marmo e posizionamento di pannelli radianti.
Descrizione

Fin da lontano si può scorgere la maestosità della chiesa che si staglia sulle case del centro storico. La massa compatta dell'edificio si presenta armonicamente in stile neoclassico con la progettualità di una pianta a croce greca. La facciata colpisce per la forza del pronao tetrastilo di ordine ionico, con colonne in granito, sormontato da architrave e timpano. L'intercolumnio è maggiorato al centro per valorizzare il portale centrale.
Altare maggiore
Oggetto di trasformazione in adeguamento delle prescrizioni del Concilio nel 1970, nel 2013 viene dotato di un nuovo tabernacolo, opera marmorea in pietra di Trani di Pasquale Galbusera, artista locale di fama internazionale nato a Bernareggio nel 1943. L'altare è sempre stato in posizione dominante (innalzato di 6 gradini) rispetto al piano della chiesa.
Elementi decorativi
Sulla facciata principale sul timpano sono posti tre acroteri di cui quello centrale con la statua di Maria Immacolata. Sopra le porte laterali sono poste delle formelle a bassorilievo con rappresentato a sinistra il matrimonio della Vergine Maria con san Giuseppe, mentre quella a destra ritrae Gesù tra i dottori del tempio.
Impianto strutturale
Un possente perimetro murario compatto costituisce la struttura portante della chiesa assieme al gruppo di quattro importanti colonne, che definiscono la croce greca della pianta e costituiscono l'imposta prima delle maestose volte a botte, che a loro volta si aprono per lasciare spazio alla cupola centrale. Lo spazio volumetrico si può intendere organizzato in tre livelli; partendo dalla pavimentazione, infatti, si notano al primo livello due finestre ad arco, una nicchia e due confessionali; un cornicione indica l'inizio del secondo livello caratterizzato tra tre finestroni semicircolari. Le lesene perimetrali infine si spingono fin oltre l'architrave iniziando cosi il terzo livello con l'apertura di una enorme finestra termale che disegna la volta mentre sui lati due lunette formano nella parte bassa due cassettoni.
Elementi decorativi
All'interno i capitelli, i fregi, i decori e le lesene sono di ordine corinzio. Vi sono poi quattro nicchie a cui la popolazione porge particolare devozione: una nicchia posta sopra l'altare laterale di sinistra in cui è esposta la scultura lignea raffigurante il Cristo Crocefisso risalente alla prima metà del Seicento. Una seconda nicchia che conserva la statua della Madonna del Rosario vestita atipicamente di rosso con manto blu, risalente al 1767. La nicchia di san Mauro, santo di devozione dell'ordine degli Umiliati, introdotta a Bernareggio da queste consacrate divenute Benedettine nel 1586. San Mauro è compatrono della Parrocchia e patrono dell'oratorio maschile. Infine la nicchia collocata sulla destra a metà della chiesa racchiude la statua di sant'Antonio.
ingresso
Nella parte centrale della controfacciata le colonne e i pilastri che sorreggono l'organo hanno il capitello ionico simile a quello del pronao esterno, mentre due mensole sorreggono la statua delle due virtù cardinali, quali prudenza e fortezza.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento della zona absidale fu sostituito negli anni del dopoguerra in quadri di marmo rosso Verona e nero marquina. Il pavimento dell'assemblea raggiunge la configurazione attuale in quadri di marmo bianco nel 2002.
Cicli affrescati
Sulle pareti laterali del presbiterio sono stati affrescati a sinistra la nascita della Vergine Maria e a destra lo sposalizio della Vergine con san Giuseppe ad opera del pittore Arturo Galli. Sul soffitto centrale, sempre del presbiterio, il pittore Galli ha raffigurato l'Agnello di Dio posto sul libro dell'Apocalisse.
Pianta
La pianta rettangolare vede diviso lo spazio assembleare in due navate laterali simmetriche. L'unica eccezione, appena entrati in chiesa, sulla parete di sinistra c'è il Battistero, mentre su quella di destra un armadio vetrato contenente le reliquie.
Opere d'arte
Il quadro di san Giovanni Evangelista posizionato nella navata di sinistra è opera dell'artista cremonese Bernardino Campi. Tela ad olio di dimensione 152 x 168 cm.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1971)
Si sostituisce la mensa dell'altare maggiore con un nuovo altare in marmo bianco posto al centro della zona del presbiterio, modificato ambone e sede e tolte le balaustre che dividevano l'assemblea dall'area della celebrazione. La consacrazione del nuovo altare avviene l'8 settembre del 1971 in una solenne cerimonia presieduta da mons. Luigi Oldani.
Contatta la diocesi