chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Villagrande
Tornimparte
L'Aquila
chiesa
parrocchiale
San Panfilo
Parrocchia di San Panfilo
Facciata; Pianta; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Campanile
altare - intervento strutturale (1965); presbiterio - intervento strutturale (1965); custodia SS Sacramento - aggiunta arredo (2002); fonte battesimale - aggiunta arredo (2002)
XII - XII(costruzione intero bene); XIV - XIV(completamento facciata); XV - XV(rifacimento e decorazioni intero bene); XVIII - XIX(rifacimento
ampliamento e decorazioni intero bene); 1920 - 1930(restauro e decorazioni intero bene); 1990 - 1995(restauro intero bene); 2009 - 2009(danni da sisma intero bene )
Chiesa di San Panfilo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Panfilo <Villagrande, Tornimparte>
Ambito culturale (ruolo)
architettura romanica abruzzese (costruzione originaria)
architettura rinascimentale (prevalente apparato decorativo)
architettura tardo barocca (rifacimento)
Notizie Storiche

XII  (costruzione intero bene)

Dedicata a San Panfilo, vescovo di Valva e Sulmona nell'anno 682, la sua edificazione verosimilmente potrebbe risalire ad un periodo anteriore all'anno 1000. Per mancanza di documenti, non è possibile confermare tale ipotesi, ma la parte più antica tutt'ora visibile in stile romanico, ne attesta l'esistenza almeno dal XII secolo.

XIV  (completamento facciata)

La facciata trecentesca è ancora visibile nella parte inferiore delimitata dal portico settecentesco.

XV  (rifacimento e decorazioni intero bene)

La chiesa è stata ricostruita nella seconda metà del XV sec, in seguito ai danni subiti con il terremoto del 1461, come sembra confermare un numero (1471) scolpito su di una grossa pietra incastrata nella facciata. Verosimilmente con questo intervento in stile rinascimentale è stato nascosto il tetto a capriate con volte a botte nella navata centrale e con volte a crociera nelle laterali. A questo stesso periodo risalgono gli altari in pietra lavorata e le principali decorazioni.

XVIII - XIX (rifacimento, ampliamento e decorazioni intero bene)

In seguito ai danni subiti con il terremoto del 1703, la chiesa è stata nuovamente restaurata e l'interno è stato completamente trasformato con stucchi e decori secondo il gusto dell'epoca. Nel settecento è stato aggiunto un avancorpo porticato delimitante nella parte inferiore strutture ancora romaniche ed è stata completamente rifatta la parte superiore della facciata e il campanile; la realizzazione delle decorazioni pittoriche e scultoree all'interno della chiesa si sono protratte sino al XIX secolo.

1920 - 1930 (restauro e decorazioni intero bene)

Negli anni '20 del novecento, in seguito al sisma del 1915, oltre agli ingenti lavori strutturali, sono state eliminate all'interno della chiesa le decorazioni pittoriche e scultoree sette-ottocentesche. Le nuove decorazioni alle pareti e alle volte sono state eseguite in stile neo-rinascimentale ad opera del pittore Cesare Manilla di L'Aquila. Su incarico della "Regia Soprintendenza all'Arte medioevale e Moderna degli Abruzzi e del Molise, sempre in quegli anni sono stati restaurati gli affreschi quattrocenteschi di Saturnino Gatti.

1990 - 1995 (restauro intero bene)

In seguito al terremoto del 1985 sono stati eseguiti ulteriori lavori di restauro finanziati dalla Soprintendenza. Oltre al consolidamento strutturale, sono stati riportati in luce gli affreschi sotto il porticato, a lungo nascosti dall'intonaco, altresì sono stati rimessi in luce gli archi a tutto sesto in pietra e solo parzialmente le antiche colonne romaniche nascoste da pilastri in muratura nei secoli passati.

2009  (danni da sisma intero bene )

La chiesa a seguito del sisma del 2009, ha riportato danni superficiali che non ne hanno compromesso l'agibilità.
Descrizione

La chiesa è sita lungo la strada principale di attraversamento della frazione di Villagrande, in posizione decentrata rispetto al nucleo antico. Ad essa si accede tramite un ampio sagrato semicircolare, recintato da un muro e chiuso da un cancello. Presenta una pianta irregolare a quattro navate; la navata centrale termina con abside semicircolare; le navate laterali, due a destra e una a sinistra, sono a terminazione piana. La seconda navata di destra, più piccola delle altre, molto probabilmente è stata aggiunta in un secondo momento, molto prossimo alla prima costruzione. La facciata a salienti è preceduta da un portico longitudinale settecentesco che la suddivide orizzontalmente in due parti. La parte inferiore conserva ancora strutture medioevali, mentre la parte superiore e il campanile quadrangolare sono rifacimenti settecenteschi, seguiti al terremoto del 1703.
Facciata
La facciata a salienti si presenta a terminazione orizzontale nel partito mediano corrispondente alla navata centrale, mentre è inclinata nelle falde laterali. Un portico longitudinale con copertura a capanna poggiante su pilastri la suddivide orizzontalmente in due parti: la porzione inferiore di epoca trecentesca, in pietra da taglio squadrata, è impreziosita da affreschi, da un portale centrale ed un portalino laterale destro di epoca coeva; la porzione superiore intonacata di color giallo è affiancata, a destra della partitura centrale rettilinea e da torre campanaria quadrangolare in pietra a tre ordini rastremati verso l'alto.
Pianta
La pianta è irregolare, a quattro navate, con profonda abside centrale e terminazione piana nelle navate laterali.
Struttura
La struttura è in muratura portante.
Coperture
L'edifico presenta volte a botte ribassata in corrispondenza della navata centrale, volte a crociera nelle navate laterali, manto di copertura in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in conci di pietra all'interno della chiesa, in pavimentazione in cubetti di porfido di 10 centimetri di lato nel sagrato.
Elementi decorativi
Bassi pilastri scandiscono le quattro navate e racchiudono parzialmente le primitive colonne romaniche, su cui impostano archi in pietra a tutto sesto. Le volte e le pareti sono decorate con colori delicati in stile neo-rinascimentale. Le maggiori decorazioni pittoriche sono quattro-cinquecentesche, come anche gli altari in pietra che adornano le navate laterali. Tra queste l'opera che conferisce maggior notorietà alla chiesa è il ciclo pittorico in affresco eseguito tra il 1490 e il 1494 da Saturnino Gatti di San Vittorino sulle pareti e sulla volta della abside centrale. Nella parte inferiore della facciata, di epoca trecentesca, sono di particolare interesse il portale principale d'ingresso e il portalino destro, entrambi romanici, nonché alcuni affreschi parietali esterni del XIV secolo.
Campanile
Il campanile quadrangolare, in pietra da taglio squadrata, è suddiviso in tre ordini rastremati verso l'alto; il terzo ordine, a quattro fornici, uno per lato, ospitante le campane, è ulteriormente bipartito orizzontalmente.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1965)
altare in pietra su base cilindrica monolitica in pietra
presbiterio - intervento strutturale (1965)
rialzamento del presbiterio mediante due gradini in muratura rivestiti in pietra
custodia SS Sacramento - aggiunta arredo (2002)
Il SS Sacramento, collocato nel 1965 in un tabernacolo esagonale all'interno dell'altare maggiore, è stato spostato nell'altare laterale della navata di destra, quest'ultima utilizzata come cappella feriale.
fonte battesimale - aggiunta arredo (2002)
il fonte battesimale in pietra è posto ad un lato dell'ingresso, senza però avere lo spazio necessario per lo svolgimento della funzione liturgica
Contatta la diocesi