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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Agrate Brianza
Milano
chiesa
sussidiaria
S. Maria Annunciata
Parrocchia di Sant'Eusebio
Pianta; Campanile; Coperture; Soffitto; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Altare maggiore; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1991)
XIII sec. - XIII sec.(edificazione chiesa); 1570 - 1570(restauro chiesa); 1825 - 1835(restauro chiesa); 1925 - 1930(restauro chiesa); 1958 - 1961(restauro chiesa ); 1991 - 1992(restauro e risanamento conservativo chiesa)
Chiesa di Santa Maria Annunciata
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria Annunciata <Agrate Brianza>
Altre denominazioni S. Maria Annunciata
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

XIII sec.  (edificazione chiesa)

La prima testimonianza che attesta l'esistenza della chiesa si ritrova in un documento testamentario del 1509 in cui venne descritta la necessità di una riedificazione e restaurazione della chiesa in quanto vetusta. L'epoca di costruzione della chiesa, tuttavia, rimane incerta anche se la struttura dell'edificio potrebbe far pensare ad epoche anteriori al Cinquecento e forse anche al Trecento mentre la struttura del campanile, in un documento del 1856, il parroco don Riboldi scrive essere di epoca prima del mille.

1570  (restauro chiesa)

Durante le visite pastorali di San Carlo Borromeo, la chiesetta, lunga 15 braccia e larga 10 era priva di soffitto. Nel 1570 Carlo Borromeo disse categoricamente che la chiesa doveva essere restaurata.

1825 - 1835 (restauro chiesa)

Tra il 1825 e il 1835 vennero effettuati interventi volti a restaurare il soffitto della chiesa e la copertura in cotto.

1925 - 1930 (restauro chiesa)

Venne demolita la vecchia sagrestia, venne modificato e reso più decoroso l'altare, sulla parete laterale rivolta a sud venne murata la finestra esistente e ne furono aperte altre due più ampie, vennero scrostati i vecchi intonaci e, di seguito, rifatti.

1958 - 1961 (restauro chiesa )

A seguito di un incendio che causò gravi danni, venne costruito un nuovo tetto, soffitto e gronde, venne rifatto l'intonaco sia interno che esterno, venne rifatta la pavimentazione in marmo, e vennero rifatti il tabernacolo e la via crucis. A causa di detti interventi le caratteristiche storiche ed architettoniche dell'edificio si persero.

1991 - 1992 (restauro e risanamento conservativo chiesa)

Nel 1991, don Agostino Meroni, richiese ed ottenne la concessione edilizia per opere di restauro e risanamento conservativo di tutto l'edificio, per ripristinare le caratteristiche architettoniche e per consolidare strutturalmente l'edificio stesso. Le opere che vennero eseguite consistettero nella rimozione degli intonaci della torre campanaria, rimozione degli intonaci della facciata principale e ritrovamento del vecchio rosone in mattoni sotto il mosaico dell'Annunciazione che venne nel contempo rimosso, consolidamenti strutturali, rifacimento pavimenti in cotto lombardo, realizzazione del portale d'ingresso e della finestra adiacente, realizzazione delle vetrate, realizzazione del nuovo altare.
Descrizione

La chiesetta di Santa Maria Annunciata sorge nel centro abitato di Agrate. L'edificio a pianta rettangolare ha una navata unica e si conclude con un'abside quadrata. Attualmente presenta un tetto a doppia falda, anche se si ipotizza che un tempo avesse un orientamento differente, una facciata semplice in mattoni e pietre, così com'è riconoscibile sulla facciata a sud un tessuto murario che alterna anch'esso pietre a mattoni. La facciata principale presenta un portone di ingresso in legno con arco in mattoni leggermente ribassato, una finestra, e sopra il portale, nella porzione centrale, un rosone in mattoni composto da tre anelli concentrici di diametro decrescente con sottostante lunetta in mattoni; sopra il rosone una vi è una cornice, il tutto definito dalla cornice sagomata del tetto definita da una serie di mattoni a sbalzo. Sul lato sinistro, si trova il campanile a pianta quadrata, sostenuto in un vertice da una colonna in pietra. L'illuminazione naturale all'interno della chiesa è garantita dalla presenza di tre finestre poste nella pareti laterali rivolte a sud. La parete nord è cieca in quanto la chiesa sorge addossata ad un altro edificio.
Pianta
La chiesa presenta un'unica aula rettangolare che termina con un presbiterio.
Campanile
Il campanile a pianta quadrata è posizionato in prossimità della facciata sulla sinistra dell'ingresso. La struttura muraria è in mattoni, ed è sostenuto in un vertice da una colonna in serizzo ghiandone.
Coperture
La chiesa presenta un tetto a doppia falda con orditura primaria e secondaria in legno.
Soffitto
Il soffitto è in legno a cassettoni.
Impianto strutturale
La tessitura muraria come evidenziato dal prospetto sud, fu realizzata in mattoni e pietre. Il campanile presenta una tessitura muraria in mattoni.
Pavimenti e pavimentazioni
I pavimenti dell'aula liturgica e del presbiterio sono in cotto lombardo.
Altare maggiore
Sull'altare maggiore è posizionata un'ancona intagliata in noce con dipinta la visitazione della Beatissima Vergine a Santa Elisabetta, oggetto di recente restauro. Il crocefisso è quello dell'Oratorio dell'Offellera che serviva alla processione col SS. Sacramento, mentre il tabernacolo è in legno. In epoca recente è stato sostituito l'altare in legno posizionato in prossimità alla navata centrale con uno in mattoni e pietra.
Elementi decorativi
Le vetrate sono state realizzate dall'artista agratese prof. Alfredo Vismara e rappresentano la Natività e la Deposizione. Sulla parete nord vi è un quadro raffigurante la Presentazione di Gesù al tempio. All'interno della chiesa è custodito il mosaico dell'Annunciazione rimosso dalla facciata durante i restauri degli anni '90.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1991)
A seguito del Concilio Vaticano II è stato posizionato un altare in legno rivolto in prossimità della navata unica. Durante gli interventi di restauro della chiesa nel 1991, l'altare di legno venne sostituito da uno con struttura in mattoni e vennero demolite le balaustre di separazione tra l'aula liturgica e il presbiterio.
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