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Montefino
Pescara - Penne
chiesa
parrocchiale
S. Giacomo Apostolo
Parrocchia di San Giacomo Apostolo
Facciata; Pianta; Fondazioni; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1963 post)
1309 - 1309(attestazione dell'esistenza intero bene); 1454 - 1454(amministrazione chiesa carattere generale); 1536 - 1536(riconsacrazione intero bene); XVII - XVII(ampliamento e rifacimento intero bene); 1643 - 1643(fondazione confraternita carattere generale); 1784 - 1800(rifacimento interni e facciata intero bene); 1905 - 1905(riparazioni copertura); 1954 - 1954(restauro camapanile); 1956 - 1958(restauri intero bene); 1981 - 1982(rifacimento copertura); 1990 - 1999(restauro intonaco e decorazioni intero bene); 2004 - 2007(restauro intero bene)
Chiesa di San Giacomo Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giacomo Apostolo <Montefino>
Altre denominazioni S. Giacomo Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
stile barocco (rifacimento interno e facciata)
Notizie Storiche

1309  (attestazione dell'esistenza intero bene)

Fin dal 1309 risulta esistente una chiesa di san Giacomo in Montefino (allora denominata Montesecco).

1454  (amministrazione chiesa carattere generale)

La chiesa è indicata tra i benefici ecclesiastici della famiglia Acquaviva di Atri nel 1454.

1536  (riconsacrazione intero bene)

La chiesa fu riconsacrata nel 1536.

XVII  (ampliamento e rifacimento intero bene)

Alla fine del Seicento ci fu un intervento di ampliamento della chiesa e rifacimento dell'impianto decorativo e della facciata.

1643  (fondazione confraternita carattere generale)

Nel 1643, nella Matrice di Montefino (allora denominata Montesecco) fu fondata la Compagnia del Rosario.

1784 - 1800 (rifacimento interni e facciata intero bene)

Da documenti del 1801 risulta che il rifacimento in stile barocco della chiesa è stato effettuato tra il 1784 e il 1800. Nella documentazione relativa ai pagamenti sembra risultare che, tra gli altri, lavorò per questa chiesa il mastro ticinese G. A. Fontana.

1905  (riparazioni copertura)

Nel 1905 ci fu una riparazione straordinaria al tetto, con finanziamenti del governo.

1954  (restauro camapanile)

Nel 1954 fu restaurato il campanile.

1956 - 1958 (restauri intero bene)

Tra il 1956 e il 1958 vennero eseguiti dei lavori di restauro della chiesa, come riparazione di danni bellici.

1981 - 1982 (rifacimento copertura)

Tra il 1981 e il 1982 ci fu un intervento di rifacimento del tetto e delle capriate.

1990 - 1999 (restauro intonaco e decorazioni intero bene)

Negli anni '90del Novecento è stato effettuato un intervento di restauro degli intonaci e delle decorazoni. Durante i lavori sono tornati alla luce i dipinti delle volte che erano stati ricoperti dopo gli anni Cinquanta.

2004 - 2007 (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata nel 2007 su progetto dell'arch. P. Renzetti e dell'ing. C. Grande. Il progetto, redatto nel 2004, ha previsto il restauro della facciata e del portale e il consolidamento strutturale della copertura con elementi in acciaio e il rimontaggio del tetto.
Descrizione

Posta nel borgo medievale di Montefino, la chiesa presenta una tipica facciata barocca, parzialmente coperta dalla canonica, delimitata da lesene di ordine gigante su alti basamenti e dal cornicione ondulato aggettante. Notevole il portale cinquecentesco in pietra scolpita con mensoline a volute che sorreggono l'architrave e semplice timpano triangolare. Interessante la sperimentazione della dilatazione dello spazio in larghezza nell'impostazione planimetrica, basata su un quadrato suddiviso in tre navate da pilastri a croce in finto marmo, con lesene di ordine composito e archi a tutto sesto. La navata centrale, notevolmente più alta, a cui corrisponde la facciata, è coperta da volte a botte affrescate, con lunette in corrispondenza delle finestre. Le navate laterali, composte con campate a pianta quadrata, sono coperte da cupoline ribassate affrescate.
Facciata
Tipica facciata barocca, intonacata, delimitata da lesene di ordine gigante su alti basamenti e dal cornicione ondulato aggettante. Notevole il portale cinquecentesco in pietra scolpita con mensoline a volute che sorreggono l'architrave e il semplice timpano triangolare.
Pianta
Dalla configurazione planimetrica è evidente la sperimentazione del tema della dilatazione dello spazio in larghezza. Lo spazio complessivo è costituito da un quadrato, in cui sono individuate le tre navate. La navata centrale, notevolmente più alta, alla quale corrisponde la facciata, è coperta da una volta a botte con lunette ed è scandita da lesene in quattro campate. Nella prima, due pilastri, che individuano il vestibolo d'ingresso, sostengono una moderna cantoria. Nella quarta, più piccola, è collocato il presbiterio, da cui si accede a due locali laterali che completano il quadrato. La navata laterale sinistra, con campate quadrate coperte da cupolini ribassati, termina con un semplice muro intonacato arretrato rispetto alla facciata, mentre dalla navata laterale destra si accede alla canonica, che copre parzialmente la facciata. Lo spazio interno è illuminato dalla finestre laterali posizionate in alto sulla navata centrale e dalla finestra in controfacciata.
Fondazioni
Fondazioni di tipo continuo in muratura (?)
Struttura
Struttura in muratura portante di mattoni in laterizio, rinforzata da tiranti sia trasversali che longitudinali.
Coperture
Tetto a due falde con manto di coppi, sostenuto da capriate lignee. All'interno, la copertura è costituita da volte a botte con lunette nella navata centrale, cupoline ribassate nelle navate laterali.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in marmo.
Elementi decorativi
Impianto decorativo barocco che arricchisce la complessità architettonica degli spazi. La suddivisione dello spazio interno è affidata a quattro pilastri cruciformi in finto marmo, con la faccia rivolta verso la navata centrale evidenziata da lesene con capitelli dorati di ordine composito. Le volte della navata centrale presentano decorazioni in stucco con temi floreali e simbolici, e grandi dipinti al centro. Le cupolette delle navate laterali sono decorate con dipinti che rappresentano simboli religiosi. Solo nella prima campata della navata destra c'è un vero e proprio altare, realizzato con stucchi bianchi e dorati e lesene in falso marmo, che inquadrano la nicchia centrale. Nel presbiterio, al di sopra del ricco Altare Maggiore, realizzato con stucchi e dorature, un dipinto di recente fattura che rappresenta l'Ultima Cena.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1963 post)
A seguito della Riforma Liturgica del 1963 è stato realizzato un nuovo altare in marmo, con basamento a tronco di piramide, al centro del presbiterio, e l'ambone sulla sinistra.
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