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restauro
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Tussio
Prata d'Ansidonia
L'Aquila
chiesa
parrocchiale
San Martino
Parrocchia di San Martino
Campanile; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale
nessuno
XIV - XIV(costruzione intero bene); XVII - XVII(rimaneggiamento intero bene); 1958 - 1958(copertura copertura); 2009 - 2023(danni da sisma 2009 Intero bene)
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Martino <Tussio, Prata d'Ansidonia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze abruzzesi (costruzione originaria)
Notizie Storiche

XIV  (costruzione intero bene)

con lo stesso materiale del diroccato Castello e sul medesimo posto venne edificata la chiesa. da iscrizione su soffitto ligneo istoriato ora rimosso Joseph Donzelli pinxit 1450 si desume la data di costruzione dell'edificio

XVII  (rimaneggiamento intero bene)

furono effettuati rimaneggiamenti e modifiche per portare edificio allo stato attuale probabilmente a seguito degli eventi tellurici del 1703 e 1706

1958  (copertura copertura)

nel 1958 venne rifatto il tetto e vennero sostituite le capriate in legno coperte di tele e istoriate.

2009 - 2023 (danni da sisma 2009 Intero bene)

la chiesa subisce diversi danni a causa del sisma del 2009 e rimane inagibile (2023)
Descrizione

la chiesa ad aula unica con sei cappelle laterali, presenta facciata a capanna divisa in due parti orizzontalmente da cornice marcapiano appoggiata su paraste laterali. Nella parte superiore trova posto una finestra ellittica con asse maggiore orizzontale, mentre nella parte inferiore in asse si trova il portale in pietra sette-ottocentesco con mensola e sotto mensola lavorata con cinque fiori a sbalzo. La facciata intonacata è frutto delle opere di ammodernamento del 1958. La chiesa è affiancata dalla cappella della congregazione di San Giuseppe. La torre campanaria, relitto della torre di avvistamento dell’antico castello, è separata dalla chiesa. All’interno, la chiesa ad aula ha soffitto piano privo di decorazioni e spazio scandito da archi che inquadrano gli altari laterali. Sulla porta di ingresso la cantoria è sorretta da due colonne in pietra. Due nicchie ospitano le statue di s. Emidio e della Vergine Addolorata. Sopra la cornice dell’aula sorretta da paraste con capitelli compositi, si aprono le finestre rettangolari in asse con gli assi sottostanti. La zona presbiterale ha altare in travertino sorretto da quattro colonne scanalate in marmi policromi che inquadrano nella parte centrale la tela raffigurante la Vergine del Rosario, contornata dai Quindici Misteri. Due nicchie laterali ospitano le statue di Sant’Emidio e di San Giuseppe, mentre nella parte superiore il timpano triangolare inquadra la rappresentazione dell’ultima cena. Fuori dalla composizione architettonica altre due nicchie laterali ospitano le statue del Cristo e della Vergine. L’altare è separato dall’aula da tre gradini e da balaustra con colonnine in marmo. La pavimentazione dell’aula è in granagliato di cemento grigio-nero bianco con larga guida centrale della medesima fattura con colorazione mattone.
Campanile
la torre campanaria, relitto della torre di avvistamento dell’antico castello, è separata dalla chiesa.
Facciata
facciata a capanna divisa in due parti orizzontalmente da cornice marcapiano appoggiata su paraste laterali. Nella parte superiore trova posto una finestra ellittica con asse maggiore orizzontale, mentre nella parte inferiore in asse si trova il portale in pietra sette-ottocentesco con mensola e sottomensola lavorata con cinque fiori a sbalzo. La facciata intonacata è frutto delle opere di ammodernamento del 1958.
Pavimenti e pavimentazioni
in granigliato di cemento 1958
Impianto strutturale
edificio in muratura continua con tetto in legno a falde
Adeguamento liturgico

nessuno
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