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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Cellino Attanasio
Pescara - Penne
chiesa
parrocchiale
B. V. Maria «La Nova»
Parrocchia di Beata Vergine Maria La Nova
Preesistenze; Facciata; Pianta; Fondazioni; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Torre campanaria
presbiterio - intervento strutturale (2001-2004)
1330 - 1330(attestazione dell'esistenza intero bene); 1383 - 1383(ristrutturazione intero bene); 1424 - 1424(ristrutturazione intero bene); 1811 - 1811(abolizione titoli carattere generale); 1824 - 1829(crollo e ristrutturazione intero bene); 1852 - 1852(giurisdizione carattere generale); 1937 - 1938(ristrutturazione intero bene); 1968 - 1968(sistemazione pavimenti); 2001 - 2004(restauro intero bene)
Chiesa della Beata Vergine Maria «La Nova»
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Beata Vergine Maria «La Nova» <Cellino Attanasio>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria La Nova
Chiesa di Santa Maria Nuova
B. V. Maria «La Nova»
Ambito culturale (ruolo)
stile romanico abruzzese (costruzione dell'intero bene)
Notizie Storiche

1330  (attestazione dell'esistenza intero bene)

Nel 1330 è attestata per la prima volta l'esistenza della chiesa di Santa Maria "La nova" in una bolla pontificia da cui si deduce che era allora insignita di due dignità: Prepositura e Arcipretura.

1383  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1383 ci fu un primo intervento di ristrutturazione. Tra l'altro, a questa data risale la colonna decorata del cero pasquale.

1424  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1424 fu costruito il portale e parzialmente ricostruita la chiesa.

1811  (abolizione titoli carattere generale)

Nel 1811 furono abolite le dignità di Prepositura e Arcipretura.

1824 - 1829 (crollo e ristrutturazione intero bene)

Nel 1824 crollarono le volte della chiesa, ristrutturata poi nel 1829. Probabilmente è in questo intervento di restauro che la chiesa viene privata della navata laterale sinistra, forse anche con altre variazioni planimetriche deducibile dall'insolita posizione delle antiche colonne poste attualmente nella navata laterale destra in prossimità del muro.

1852  (giurisdizione carattere generale)

Nel 1852 la giurisdizione su Cellino passò interamente al Vescovo di Penne-Atri. Precedentemente era in comune con l'Abbazia di Montecassino.

1937 - 1938 (ristrutturazione intero bene)

Tra il 1937 e il 1038 furono realizzati lavori di ristrutturazione, su progetto del geom. Corinto Ortolani, consistenti nella risistemazione e parziale rifacimento del tetto e rifacimento della pavimentazione interna e ritinteggiatura.

1968  (sistemazione pavimenti)

Nel 1968 sono stati sistemati i pavimenti.

2001 - 2004 (restauro intero bene)

Tra il 2001 e il 2004 sono stati effettuati lavori di restauro consistenti nel rifacimento del tetto a capriate con cordolo in cemento armato, riapertura della finestra lato altare, consolidamento delle fondazioni, rifacimento della bussola d'ingresso e della cantoria su cui è posizionato l'organo, rimozione dell'intonaco dalle facciate principali. I lavori sono stati progettati e diretti dall'arch. Guido Crescenzi.
Descrizione

Elemento di emergenza architettonica al centro del paese, ingloba una antica torre della cinta muraria come parte inferiore della torre campanaria. Attestata fin dal 1330, più volte modificata, ha subito l'intervento che più ne ha stravolto le forme nel 1829, a seguito del crollo di una parte della struttura. Attualmente ha un'insolita pianta costituita da una navata principale in asse con l'ingresso, coperta a capriate, e una navata laterale destra con volte a crociera decorate, separata da un muro interrotto da ampie arcate a tutto sesto, a sua volta interrotta da antiche colonne cilindriche, probabilmente unico elemento ancora rimasto del primitivo impianto trecentesco della chiesa. La facciata a capanna è realizzata in pietra a vista, con lesene su cui poggia la cornice di chiusura, come timpano privo della base orizzontale. Da una scala si accede all'ingresso, con il notevole portale, realizzato nel 1424 da Matteo Capro di Napoli, che risente dell'influenza dei modelli aquilani del Quattrocento e del Gotico Internazionale.
Preesistenze
La torre campanaria è realizzata come prosecuzione verso l'alto di una torre appartenente ad una antica cinta muraria.
Facciata
Nascosta da edifici antistanti, la facciata a capanna è realizzata in pietra a vista, con lesene su cui poggia la cornice di chiusura, come un timpano privo della base orizzontale. Da una scala si accede all'ingresso, con il notevole portale, realizzato nel 1424 da Matteo Capro di Napoli, che risente dell'influenza dei modelli aquilani del Quattrocento e del Gotico Internazionale. Struttura a risalti multipli con colonnine incassate e decorazioni floreali e antropomorfe e archivolto a tutto sesto, caratterizzato dalla presenza di una cornice orizzontale continua che lega l'abaco dei capitelli dei pilastri con l'architrave. Su due colonnine tortili laterali aggettanti poggiano due statue da cui partono le linee oblique del timpano che culminano nella statua del Cristo Benedicente, appena al di sotto del rosone, i cui otto raggi sono realizzati come colonnine con capitelli e archi a tutto sesto disposti a raggiera che li collegano.
Pianta
Insolita pianta costituita dalla navata principale di impianto longitudinale in asse con l'ingresso e l'altare, bussola d'ingresso in legno che sostiene la cantoria su sui è posizionato l'organo settecentesco, e navata leterale destra separata da un muro interrotto da ampie arcate a tutto sesto, a sua volta interrotta da antiche colonne cilindriche, probabilmente unico elemento ancora rimasto del primitivo impianto trecentesco della chiesa. La navata laterale è costituita da quattro campate coperte con volte a crociera e l'ultima con volta a vela. Dietro l'altare maggiore, a destra, si trova il coro, a sinistra la base della torre campanaria.
Fondazioni
Fondazioni di tipo continuo in muratura di pietra (?)
Struttura
La struttura è in muratura di pietra.
Coperture
La navata principale è coperta a capriate lignee che sostengono il tetto a due falde coperto con manto di coppi, che prosegue anche sulla navata laterale destra, coperta all'interno da volte a crociera.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in cotto rosso nell'aula, in marmo nel presbiterio.
Elementi decorativi
Oltre al notevole portale quattrocentesco, la chiesa presenta interessanti affreschi trecenteschi sulle tre colonne nella navata destra e la colonna decorata del cero pasquale datata 1383. L'interno è intonacato, di colore giallo, con un pregevole altare maggiore ligneo barocco dorato, con colonne scanalate e tortili di ordine composito, pala d'altare al centro e fastigio con piccola tela quadrata in alto, e altari laterali in marmo. Le volte a crociera della navata laterale sono decorate con mosaici.
Torre campanaria
Sui primi piani, appartenenti ad una antica cinta muraria del paese, è stata realizzata una struttura più snella, sempre di pianta quadrata, sul modello atriano. Paraste, archi e marcapiani con arcatelle in laterizio sottolineano gli elementi cardine della struttura, che termina con la cuspide affiancata da quattro pilastrini angolari.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2001-2004)
Durante i lavori di restauro realizzati su progetto dell'arch. Crescenzi è stata ridisegnata l'area del presbiterio. In particolare altare, ambone e fonte battesimale sono realizzati in pietra bianca.
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