chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Pettino L'Aquila L'Aquila chiesa sussidiaria Madonna delle Grazie Parrocchia di San Francesco d'Assisi Facciata; Pianta; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Campanile altare - aggiunta arredo (1985-1995) XVI - XVI(costruzione intero bene); 1726 - 1730(ricostruzione intero bene); 1820 - 1820(realizzazione apparato decorativo ); 2009 - 2009(danni da sisma e messa in sicurezza intero bene ); 2012 - 2014(riparazione intero bene)
Chiesa della Madonna delle Grazie
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Madonna delle Grazie <Pettino, L'Aquila>
Altre denominazioni
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Ambito culturale (ruolo)
architettura rinascimentale (costruzione)
architettura tardo barocca (riscostruzione)
Notizie Storiche
XVI (costruzione intero bene)
La chiesa, ex rurale Madonna di Pettino, annoverata così tra le chiese cittadine, è stata edificata alla fine del '500 dalla famiglia Alfieri Ossorio (proprietari dei terreni circostanti), sul luogo di un' edicola dedicata alla Vergine, il cui affresco è rimasto poi inglobato sul muro absidale della chiesa. (Fonte: Orlando Antonini, Architettura religiosa Aquilana, Tau editrice, Todi (PG) 2010, pag 153, tomo II)
1726 - 1730 (ricostruzione intero bene)
A seguito del sisma del 1703, della chiesa originaria e della sua conformazione non rimase nulla, ad eccezione dell'immagine mariana di mediocre fattura. L'odierna, come riporta il Mariani, fu ricostruita tra il 1726 e il 1730. (Fonte: Orlando Antonini, Architettura religiosa Aquilana, Tau editrice, Todi (PG) 2010, pag 153, tomo II)
1820 (realizzazione apparato decorativo )
L'applicazione del rivestimento plastico, è stata eseguita intorno al 1820, nella stagione del neoclassicismo. (Fonte: Orlando Antonini, Architettura religiosa Aquilana, Tau editrice, Todi (PG) 2010, pag 153, tomo II)
2009 (danni da sisma e messa in sicurezza intero bene )
A seguito del sisma, a causa dei danni riscontrati, è stata effettuata la messa in sicurezza per somma urgenza da parte dei Vigili del fuoco
2012 - 2014 (riparazione intero bene)
La chiesa, in aggregato con le abitazioni, è stata riparata con i fondi della ricostruzione privata, ai sensi del Decreto commissariale n. 3 del 09.03.2010. Agibile
Descrizione
Situata alle falde del Monte Pettino, nel centro dell'omonimo quartiere di recente costituzione, la chiesa presenta una facciata a coronamento orizzontale; lateralmente, una coppia di lesene in pietra squadrata, sostengono una liscia trabeazione spezzata da una finestra rettangolare con modanatura in pietra, davanzale e appoggi; in asse il sottostante portale rettangolare, anch'esso modanato è incorniciato da un arco a sesto ribassato. L'aula a pianta centrale a croce greca con soprastante tamburo circolare su pennacchi, è coperta da soffitto piano dipinto a finta cupola
Facciata
la facciata quadrangolare, delimitata da lesene in pietra squadrata, è interamente intonacata di color rosa ad eccezione di una cornice bianca in stucco che riquadra il portale. Sia il portale d'ingresso con timpano ad arco ribassato che il soprastante finestrone sono arricchiti da cornici di semplice geometria
Pianta
la chiesa a pianta centrale a croce greca con i bracci raccordati a 45 gradi da larghi setti parietali, presenta l'altare principale e la zona presbiteriale in asse con l'ingresso. Ai lati di questo due nicchie, ricavate nei bracci, con al di sopra finestre quadrate leggibili anche dall'esterno
Struttura
struttura in muratura portante.
Coperture
il tetto è a padiglione su soffitto piano in corrispondenza dell'aula, a botte in corrispondenza dei bracci. Manto di copertura in coppi
Pavimenti e pavimentazioni
pavimento in lastre di marmo
Elementi decorativi
l'interno del primo settecento, dal carattere schiettamente classico, è scandito da paraste di ordine corinzio che sorreggono una trabeazione continua; lo arricchiscono un altare centrale in marmi policromi in asse con l'ingresso, due nicchie ai lati di esso, ricavate nei bracci con soprastanti finestre rettangolari, quattro nicchie con statue nelle pareti oblique di raccordo tra i bracci; la tela del Damini raffigurante la natività della Vergine, situata nella controparete a seguito dei lavori post sisma è stata trasferita nei locali della Soprintendenza, dove si trova tutt'ora