chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Pescina Avezzano chiesa sussidiaria Sant'Antonio Parrocchia di Santa Maria delle Grazie Pianta; Elementi decorativi; Pavimenti; Scale; Struttura; Coperture; Campanile zona presbiteriale - intervento strutturale (1970-1980) XIII - XIII(preesistenze nucleo centrale); XIII - XIII(ampliamento ala sinistra); XIV - XIV(realizzazione prospetto); XIV - XIV(ampliamento intero bene); XVII - XVII(realizzazione facciata); XIX - XIX(affidamento intero bene); XX - XX(vi si officia carattere generale); XX - XX(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Sant'Antonio <Pescina>
Autore (ruolo)
Giovanni Canale soprannominato Artusi (realizzazione facciata)
Nell'anno 1200, esisteva già, con il nome di Santa Maria Annunziata.
XIII (ampliamento ala sinistra)
Nel 1225 circa, S. Francesco di Assisi soggiornò a Pescina per circa quattro mesi, fece costruire il convento accanto ad essa che fu ampliata ed in seguito dedicata al Santo. Successivamente venne dedicata a S. Antonio da Padova.
XIV (realizzazione prospetto)
Il prospetto in pietra calcare lavorata fu realizzato verso la fine del 1300, la parte superiore vi fu aggiunta successivamente.
XIV (ampliamento intero bene)
Nel 1393 il Conte di Celano e Barone di Pescina, Ruggiero, diede un notevole contributo per l'ampliamento della chiesa e del confinante convento dei Minori Conventuali.
XVII (realizzazione facciata)
La parte superiore della facciata, è di stile rinascimentale, i lavori furono eseguiti sotto la direzione dell'architetto Giovanni Canale (n. Pescina 1610 - m. Roma 1676) negli anni 1640 48, (Giovanni Canale soprannominato Artusi, detto il Pescina, discepolo del grande G. L. Bernini).
XIX (affidamento intero bene)
Negli anni 1863-72, il convento fu soppresso, la chiesa rimase aperta al culto e fu affidata alla Confraternita di S. Antonio di Padova.
XX (vi si officia carattere generale)
Dal terremoto del 1915 fino al 1930 vi si officia anche come parrocchia, a causa della chiusura della chiesa di S. Maria delle Grazie per i danni del terremoto.
XX (ristrutturazione intero bene)
Tra il 1967 e il 1971 la chiesa di S. Antonio da Padova viene ristrutturata, l'oratorio adiacente viene demolito completamente, gli altarini vengono snaturati del loro antico splendore, sparisce anche una tela di interessante valore artistico, vengono sostituite le canne originali dell'organo settecentesco, viene demolito lo splendido e caratteristico pavimento, con marmo moderno, tutto l'archivio del convento e della confraternita risultano dispersi.
Descrizione
L’a chiesa è a pianta rettangolare, ad un’unica navata: all’interno, tre altari per parte, ciascuno incorniciato in una nicchia riccamente decorata da stucchi. Sul fondo della navata, domina l’altare maggiore, dietro al quale è collocato un bel coro ligneo in stile barocco, mentre più in alto trova posto l’antico organo.Dell’antico edificio del XIII secolo rimane originaria la facciata romanica, alla quale nel ‘600 lavorò anche Il Pescina, importante allievo del Bernini. Di particolare interesse sono i capitelli scolpiti con grandi foglie di palma ricurve e uccelli, e l’archivolto, caratterizzato da due fasce finemente intagliate, quella esterna a foglie d’acanto fortemente incurvate, quella più interna a riquadri decorati con elementi fogliacei, rosette, figurine, animaletti e mascheroni. Nella lunetta semicircolare, al di sotto dell’archivolto è ancora possibile osservare l’affresco del XVI secolo, rappresentante la Vergine, San Francesco e San Bernardino.
Pianta
La navata è composta da due campate coperte a volta lunettata, precedute da una loggia per l'organo e concluse da un vano cieco più stretto, oltre il quale aprono lo spazio quadrangolare con cupola emisferica.
Elementi decorativi
Decorazione a stucco, paraste con capitello composito e un'alta fascia con cornice aggettante, che fa da imposta per le coperture. Stucchi degli altari laterali nei quali troviamo tele.
Pavimenti
Lastre rettangolari di marmo.
Scale
L'area presbiteriale è rialzata e raccordata da due gradini.
Struttura
In muratura portante di pietrame sulla quale poggiano le volte e il tetto in legno.
Coperture
Il tetto in legno a due falde è del tipo a capanna nella navata e a pianta ottogonale nella cupola. Il manto di copertura è di tegole in laterizio.
Campanile
La torre campanaria a pianta quadrata è ubicata nella parte retrostante ed è munita di cella campanaria con monofore nelle facce. La copertura risulta del tipo piramidale.
Adeguamento liturgico
zona presbiteriale - intervento strutturale (1970-1980)
I poli sono collocati all'interno dell'area presbiteriale, rialzata di alcuni gradini, costituita da una mensa d'altare di forma rettangolare in marmo sorretta da basamento in muratura. L'ambone e la sede de celebrante sono in legno.